Biden arma l’Ucraina: “Putin sta compiendo un genocidio!”

Biden, dopo le dichiarazioni che condannerebbero Putin per genocidio, arma l'Ucraina! Nel frattempo, altri leader incitano i russi al colpo di stato!

Il presidente Biden è convinto che la guerra in Ucraina durerà per tutto il 2022 e proprio per questo motivo ha cominciato ad inviare nuove armi. Nel frattempo, la Russia continua i bombardamenti. Tra la distruzione e la devastazione, continuano ad emergere prove di crimini di guerra commessi dai soldati russi.

Auto di civili intenti a fuggire mitragliate e corpi seppelliti in fosse comuni o bruciati in inceneritori mobili. Queste sono solo alcune delle prove trovate dall’intelligence ucraina e comunicate ieri dal presidente ucraino Zelensky.

Notizie dell’ultima ora ci comunicano che la Russia ha intenzione di colpire le forniture Nato dell’Ucraina, ritenendole “obiettivi legittimi”. Lo ha comunicato il viceministro degli Esteri russo dopo che il presidente Biden ha accusato la Russia di genocidio verso la popolazione ucraina.

Proprio nei giorni scorsi il presidente degli Stati Uniti, Biden, ha espresso la sua opinione in merito alla situazione attualmente in atto in Ucraina. Secondo Biden, ci sono tutte le prove che portano a pensare che la Russia voglia cancellare la popolazione Ucraina. Alla domanda dei giornalisti sul perché abbia parlato di genocidio, il presidente degli Stati Uniti risponde in questo modo:

“Ho parlato di genocidio perché sta diventando sempre più chiaro che Putin stia cercando di cancellare l’idea stessa di persona ucraina”

Così gli Stati Uniti cambiano strategia militare e lo dimostrano anche gli ultimi annunci di Biden sull’invio di nuovi armi in Ucraina. Queste serviranno a rafforzare le difese ucraine e di Kiev dall’offensiva russa proveniente da est.

Peraltro, il Pentagono prima di inviare il nuovo arsenale in Ucraina ha stilato una lista di armi potenti da inviare fino a quando la guerra non terminerà. La guerra, secondo gli esperti statunitensi, durerà almeno fino alla fine del 2022.

Come scrive anche Tgcom24, la diplomazia non basterà a fermare Putin

“La possibilità che ci sia una soluzione diplomatica è pari a zero come anche quella di un vincitore sul campo di battaglia.”

Sarebbe, quindi, un’illusione affidarsi solamente alla diplomazia come mezzo di risoluzione della guerra – dicono gli esperti Usa. La guerra tra Russia e Ucraina potrebbe durare anche un anno. Ma a pensarlo non è solamente il presidente degli Stati Uniti.

Le ultime mosse dell’Europa nei confronti di Ucraina, Moldavia e Georgia fanno pensare che il conflitto, così come il procedimento di ingresso dei 3 Paesi nell’UE, possa durare più tempo di quello che pensiamo.

La Casa Bianca è convinta che entro l’estate entrambi gli eserciti risulteranno sfiancati e nessuno dei due eserciti riuscirà a lanciare l’offensiva finale. Per questo l’Ucraina deve tenersi pronta. L’obiettivo è quello di fornire non solo armi, ma anche più tempo all’Ucraina.

Se l’Ucraina riuscirà a resistere il tempo sufficiente, la Russia potrà essere schiacciata dalle sanzioni economiche e questo poterebbe come conseguenza una perdita di consensi verso lo zar: il potere di Putin potrebbe essere messo in discussione e ci saranno delle fratture interne.

Ovviamente, queste sono solo delle ipotesi. Non c’è alcuna conferma che una cosa del genere potrà mai accadere. Ma dovrebbe essere chiaro a tutti che solo un colpo di stato verso Putin potrebbe cambiare le cose.

Biden arma l’Ucraina e Boris Johnson incita la popolazione russa al colpo di stato

Il leader del governo inglese, Boris Johnson, pochi giorni fa ha lanciato un messaggio alla popolazione russa, invitandoli a ribellarsi alle decisioni del loro capo di stato. Queste le parole del leader inglese:

Il popolo russo deve sapere la verità, deve conoscere i fatti. Le atrocità commesse dall’esercito russo a Bucha, Irpin e altrove in Ucraina hanno sconvolto il mondo. Civili massacrati, uccisi con colpi d’arma da fuoco in testa mentre avevano le mani legate, donne stuprate davanti ai figli piccoli, corpi bruciati, ammassati in fosse comuni o lasciati in mezzo alla strada.

Le testimonianze della stampa sono così scioccanti e dolorose che non meraviglia il fatto che il vostro governo cerchi di nasconderle ai vostri occhi. Il vostro presidente sa che, se voi sapeste cosa sta succedendo, non dareste il vostro supporto a questa guerra

Il messaggio continua con un invito a collegarsi ad una rete VPN e conoscere così la verità. Il popolo russo non può essere identificato con le atrocità messe in atto dal proprio capo di stato. Anche l’Unione Europea ha stanziato diversi milioni per l’Ucraina, così come gli Stati Uniti: quest’ultimi hanno inviato ben 800 milioni di dollari in armamenti.

Il Pentagono in questi giorni ha convocato un consiglio segretissimo con le più importanti aziende belliche statunitensi per decide quanti e quali armi inviare all’Ucraina. L’intensificazione della strategia militare arriva proprio quando Biden ha deciso di accusare Vladimir Putin di genocidio contro la popolazione ucraina.

Effettivamente, le immagini satellitari e quelle delle videocamere mostrano l’uso della Russia di armi vietate dalla convenzione di Ginevra, ovvero le bombe a grappolo. Sfortunatamente la Russia non ha mai sottoscritto quella convenzione, per cui si sente legittimata ad utilizzare armi che i suoi avversari invece non utilizzeranno. 

Proprio per questo motivo Biden fornirà all’Ucraina delle armi nuove, adatte a respingere l’attacco dell’esercito russo nel Dombass e, tra pochi giorni, anche a Mariupol. In un precedente articolo abbiamo già detto che l’obiettivo della Russia non è solo avere il controllo del Dombass e della Crimea, ma riuscire anche a conquistare la città portuale di Mariupol.

Le armi, perciò, serviranno molto probabilmente a respingere un’invasione diretta di Mariupol. Serviranno armi ed elicotteri. Ma non solo. Secondo le fonti del Congresso americano, gli Stati Uniti manderanno obici, ovvero dei sistemi di artiglieria pesante in grado di colpire un obiettivo anche a 70 chilometri di distanza.

Inoltre, dopo l’annuncio preoccupante di Zelensky riguardo la possibilità dell’uso delle armi chimiche da parte dell’esercito russo, gli Stati Uniti invieranno anche degli strumenti e dei dispositivi di protezione contro le armi chimiche. A confermalo, il portavoce del Pentagono, John Kirby, in una conferenza stampa.

Tutto ciò, costerà all’America ben 800 milioni di dollari a cui si sommano anche i primi 1,7 miliardi di dollari inviati inizialmente dopo l’attacco del 24 febbraio. Ma dopo un invio così ingente di risorse, gli Stati Uniti rimarranno senza? Le loro scorte sono state completamente azzerate, o conservano ancora qualcosa del quale non conosciamo l’esistenza?

Secondo il Washington Center for Strategic and International Studies, gli Stati Uniti avrebbero inviato circa un terzo delle loro scorte di Javelin e un quarto di quelle Stinger. Queste scorte potranno essere recuperate solamente tra 5 anni.

Tuttavia, anche la Russia sembra star perdendo le scorte di armi. La guerra sta, quindi, prosciugando le scorte di tutti gli stati coinvolti nell’invio di armi in questo conflitto. Ad ogni modo, per riuscire a rimpinguare le scorte, il presidente Biden ha chiamato i produttori Boeing, L3Harris, Lockheed Martin e Raytheon.

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