Covid, mascherine al chiuso: stop dal 1° maggio? Le risposte

Covid, quando verranno abbandonate le mascherine al chiuso? Il 1° maggio? Ecco le posizioni degli aperturisti e chiusuristi a riguardo.

Abbiamo, ormai, abbandonato lo stato di emergenza dallo scorso 31 marzo 2022. Con il decreto-legge del 24 marzo 2022, infatti, è stato stabilito che dal 1° aprile 2022 il Green Pass nella sua versione “super” deve essere sostituito dal normale Green Pass di base, mentre le mascherine Ffp2, utilizzate nelle scuole hanno lasciato spazio alle normali mascherine chirurgiche.

Discorso differente per i mezzi di trasporto pubblico, a bordo dei quali vige ancora l’obbligo di indossare le mascherine di tipo Ffp2.

Ma quando ci libereremo delle mascherine al chiuso? Andiamo a vedere insieme tutti gli aggiornamenti sul Covid e sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, al chiuso. 

Covid, si continuano ad usare le mascherine al chiuso fino al 30 aprile

Per ora quello che sappiamo è che le mascherine chirurgiche continueranno ad essere utilizzate al chiuso, come nelle sale dei cinema e dei teatri, oltre che tra i banchi di scuola e sui mezzi di trasporto pubblico. 

Su questi ultimi, però, non basta utilizzare una mascherina chirurgica, poiché le norme prevedono che venga indossata una mascherina di tipo Ffp2

Solo ieri, nel nostro Paese si sono contati 18.380 nuovi casi di Covid, mentre a Pasqua i numeri hanno superato i 50 mila, toccando i 51.993 casi di Covid e 85 morti. 

Insomma, il pericolo del coronavirus sembra tutt’altro che un ricordo lontano

Nonostante tutto, però, in Italia si è arrivati a una spaccatura. Abbiamo, da un lato, gli aperturisti che chiedono di eliminare anche le mascherine al chiuso, mentre dall’altro lato, invece, abbiamo i chiusuristi, che chiedono di prestare ancora attenzione. 

Vediamo un po’ insieme le due correnti di pensiero. 

Covid, aperturisti e chiusuristi, le mascherine verranno eliminate al chiuso dal 1°maggio?

La risposta a questa domanda verrà data proprio nel corso di queste due settimane. È possibile che il 1° maggio verrà dato l’addio ufficiale alle mascherine al chiuso, ma attenzione, non ovunque!

Si parla, infatti, di un’eliminazione progressiva anche delle mascherine che continueranno ad essere indossate a bordo dei mezzi di trasporto pubblico e sul posto di lavoro. 

Se verrà definitivamente eliminato l’obbligo di indossare i dispositivi di sicurezza individuale al chiuso rimarrà solamente attivo l’obbligo vaccinale, la cui scadenza è prevista per il 15 giugno 2022. 

Come sottolinea il Mattino, però:

“I dati dei contagi sembrano spingere in questa direzione (la liberazione dalle mascherine). Sono 18.380 ai nuovi casi di registrati ieri – premier Draghi compreso – contro i 51.993 delle 24 ore precedenti e soprattutto i 28.368 di lunedì scorso.”

Questi numeri, però, non sono affidabili al 100% perché potrebbe pesare l’effetto-Pasqua. In che senso? Stando agli ultimi dati, i tamponi processati sarebbero solamente 105.739 a fronte di oltre il triplo delle giornate precedenti. 

Come detto poc’anzi, però, e come ha già dichiarato il Ministro della Salute Roberto Speranza, sulle mascherine al chiuso e, dunque, sui dispositivi di protezione dal Covid, si deciderà proprio in questa settimana

Anche il Presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, Presenzierà alla riunione, anche se in videoconferenza, dato che ieri è risultato positivo al Covid.

Andiamo a scoprire le due correnti di pensiero tra aperturisti e chiusuristi.

Covid, ecco le posizioni di aperturisti e chiusuristi: mascherine al capolinea?

Partiamo con i chiusuristi. Secondo molti esperti, occorre procedere con i piedi di piombo verso nuove libertà, come ad esempio il “liberi tutti” dall’obbligo di indossare le mascherine al chiuso. 

Secondo il direttore dell’Unità di Statistica medica ed epidemiologica molecolare del Campus bio-medico di Roma, Massimo Ciccozzi, ad oggi, stando al numero di contagi di Covid ancora elevato, è necessario tenere le mascherine anche al chiuso. 

Del medesimo parere anche il direttore sanitario dell’Ircss Galeazzi di Milano, Fabrizio Pregliasco, secondo cui:

“Le mascherine vanno mantenute e dovrebbero diventare un ‘accessorio moda’ per tutti”

Sulla stessa linea d’onda anche il Consigliere del Ministro Speranza Walter Ricciardi, secondo cui:

“Le mascherine? Serviranno almeno fino a giugno!”

Oltre che il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Busaferro e il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, che raccomandano ancora di utilizzare i DPI per proteggersi dal Covid

Covid e Mascherine, le posizioni degli aperturisti

Dall’altra parte, invece, abbiamo il Segretario alla Salute Andrea Costa che è convinto basti una raccomandazione agli italiani che, in questi due anni di pandemia, hanno preso sicuramente consapevolezza del virus e sanno come comportarsi nelle differenti situazioni.

Secondo Costa, infatti, gli italiani riuscirebbero ormai in maniera del tutto autonoma a comprendere le situazioni che richiedono particolari accortezze e quelle che, dall’altra parte, danno maggiori libertà di azione.

Secondo lo stesso Segretario alla Salute, però, questo discorso è valido in tutti i campi ad eccezione del posto di lavoro e dei mezzi di trasporto pubblico. In questi casi, infatti, i cittadini dovrebbero continuare ad indossare le mascherine per proteggersi dal Covid. 

Covid, mascherine al chiuso: le risposte in settimana

Insomma, ancora non è sicuro che le mascherine al chiuso verranno eliminate dal 1° maggio 2022. Sulla decisione influirà sicuramente l’andamento dei contagi di Covid, in particolare, nelle prossime giornate vedremo gli effetti post Pasqua e Pasquetta. Aumenteranno i contagi? 

Rimane, però, fino al 15 giugno 2022, l’obbligo di vaccino per gli over 50, cittadini con 50 o più di 50 anni, sia italiani che stranieri. 

Ricordiamo, infatti, che l’Art. 4 del decreto-legge del 7 gennaio 2022 stabilisce che:

“Dalla data di entrata in vigore della presente disposizione e fino al 15 giugno 2022, al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza, l’obbligo vaccinale per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2 si applica ai cittadini italiani e di altri Stati membri dell’Unione europea residenti nel territorio dello Stato, nonché ai cittadini stranieri (residenti in Italia), che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età.”

Fatta eccezione per tutti quei cittadini allergici alle componenti del vaccino e che sono stati esentati dalla vaccinazione dal proprio medico di base o dal medico vaccinatore. 

Chi non adempirà a tale obbligo (vaccino anti Covid), si vedrà recapitare a casa una multa del valore di 100 euro che potrà essere contestata entro 10 giorni nel caso di avvenuta somministrazione del vaccino. 

Le multe sono frutto dell’incrocio dei dati delle Tessere Sanitarie con l’Anagrafe Vaccinale e l’Agenzia delle Entrate e continueranno ad essere recapitate fino al 15 giugno 2022, il termine previsto per tale obbligo.

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