Piero Fassino: ecco a quanto ammonta lo stipendio del politico

A quanto ammonta lo stipendio di Piero Fassino? La sua retribuzione, al contrario di quanto sostenuto da lui stesso, è "d'oro".

Piero Fassino, ex sindaco di Torino, ha fatto discutere più volte. Tra le sue affermazioni più o meno condivisibili, una ha fatto infuriare la quasi totalità della popolazione italiana. Ci riferiamo alla lamentela sul suo “stipendio d’oro“. Vediamo a quanto ammontano i suoi guadagni.

Piero Fassino: a quanto ammonta il suo stipendio?

Durante un intervento alla Camera, datato 2023, Piero Fassino ha sostenuto con una certa veemenza che il suo compenso, così come quello di tutti gli altri deputati, è ben lontano dall’essere uno “stipendio d’oro“. A questo punto, la domanda sorge spontanea: a quanto ammontano i suoi guadagni? Prima di scoprirlo, è bene ripercorrere brevemente la sua carriera.

Classe 1949, Pietro è nato ad Avigliana, in Val di Susa, ma ha sempre vissuto a Torino. Dopo la laurea in Scienze Politiche, si è avvicinato alla politica. Nel 1975 è stato eletto per la prima volta nel Consiglio comunale del capoluogo piemontese, mentre nel 1994 è entrato alla Camera dei Deputati e non ne è più uscito, se non per brevi periodi. Nel corso degli anni ha ricoperto diversi incarichi importanti, come: sottosegretario agli Esteri nel primo governo Prodi, ministro del Commercio Estero nel governo D’Alema e ministro della Giustizia nell’esecutivo Amato.

Fassino è stato anche capo e segretario dell’organizzazione del Pci, contribuendo alla fondazione del Partito Democratico, e sindaco di Torino (2011/2016). Attualmente, è vicepresidente della Commissione Difesa della Camera e membro dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa. Inoltre, nel 2023 è stato riconfermato Presidente della Commissione di monitoraggio degli standard democratici, sullo stato di diritto e sul rispetto dei diritti civili, sociali e politici del Consiglio d’Europa e Vicepresidente della Commissione Politica, Presidente della sezione di amicizia Italia-Francia dell’Unione Interparlamentare.

Pietro Fassino: uno stipendio di tutto rispetto

Tornando alla retribuzione di Pietro Fassino, nel 2023 quando si è lamentato di non percepire uno “stipendio d’oro” incassava un compenso netto di 4.718 euro. Il politico, sempre nel corso del famoso intervento alla Camera, ci ha tenuto a sottolineare che “si tratta certamente di una buona indennità“, ma comunque non può essere paragonato a guadagni da sogno.

La retribuzione di 4.718 euro al mese è al netto di “Irpef, assistenza sanitaria, previdenza dei deputati che è di 1000 euro, addizionali regionali e comunali”, mentre quello lordo è di 10.435 euro al mese. A questo compenso bisogna aggiungere gli incassi che percepisce come deputato a compensazione delle spese sostenute a vario titolo, pari a a 3.503,11 euro al mese. I rimborsi spese non si fermano qui, visto che ha diritto anche ad una cifra massima di 3.690 euro al mese. Questa viene versata forfettariamente al 50%, mentre la quota restante dopo aver presentato, ogni quadrimestre, i documenti di spesa.

Ricordiamo, infine, che come tutti gli altri parlamentari, Fassino gode di libera circolazione sul territorio italiano. Ergo: non paga treni, pedaggi autostradali, aerei e navi. L’ultima dichiarazione dei redditi disponibile, datata 2018, Piero dichiarava di percepire 109.255 euro l’anno. Oggi lo stipendio di Fassino dovrebbe essere identico a quello del 2023, quindi compresi i benefit dovrebbe arrivare a 13 mila euro al mese.

Fabrizia Volponi
Fabrizia Volponi
Copywriter, classe 1985. Laureata in Scienze Storiche presso l'Università La Sapienza di Roma, con una seconda laurea in Scienze Religiose alla Pontificia Università Lateranense, ho una passione per la scrittura e la lettura. Ideatrice di un blog dedicato ai libri, il mio motto è πάντα ῥεῖ, tutto scorre.
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