Caro bollette: rateizzare luce e gas in 10 rate. La novità!

Per contrastare il caro bollette, a breve sarà possibile pagare luce e gas a rate, senza interessi! Ecco cosa prevede il decreto energia e come attivarsi!

È l’Arera a definire le modalità per la rateizzazione di luce e gas, per combattere il caro bollette 2022. Si tratta di consigli utili per alleggerire un po’ il carico delle spese dalle spalle dei cittadini, permettendo dunque di spalmare le spese dovute su più mesi.

L’Arera è l’ Autorità di regolazione per energia reti e ambiente

che, con la sua delibera, dispone in maniera ufficiale la possibilità di rateizzare le proprie bollette di energia elettrica e fornitura di gas, a partire dal prossimo mese di marzo 2022.

Infatti, nel fondo stanziato da parte del Governo, grazie al decreto energia, rientra anche la copertura dei costi che consentiranno a tante famiglie italiane di poter accedere al pagamento a rate, nel momento in cui arriveranno le bollette salate delle utenze domestiche.

Un piano di rateizzazione che permette ai clienti domestici in condizione di morosità di poter spalmare senza interessi in 10 quote gli importi delle fatture di fornitura energetica emesse da gennaio ad aprile 2022.

Questo dunque si traduce in una suddivisione in 10 rate, da corrispondere mese dopo mese, di tutti i conti da pagare che arriveranno relativamente ai mesi coperti dall’agevolazione, per l’appunto quelli di gennaio, febbraio, marzo e aprile 2022.

Vediamo maggiori dettagli e come attivare la procedura, nel corso di questo articolo.

Caro bollette, rateizzazione: le novità 2022

In sostanza, nel momento in cui arriveranno le bollette relative a questo periodo di riferimento, la delibera Arera prevede la possibilità di dilazionare il pagamento nel tempo.

La condizione però è di corrispondere il 50% entro i tempi stabiliti dalla scadenza della bolletta, per poi richiedere la rateizzazione della restante metà, da spalmare sui dieci mesi successivi, in quote relative solo all’importo dovuto, senza interessi.

La manovra rientra nell’ambito delle misure adottate dal Governo Draghi per contrastare l’impennata dei prezzi delle materie prime di luce e gas, legato a contingenze internazionali sfavorevoli e, ora più che mai, alla guerra tra Ucraina e Russia.

Il governo Draghi, nell’ultimo decreto (il cosiddetto decreto energia) del 18 febbraio scorso ha confermato innanzitutto di voler annullare, seppur in maniera transitoria, i costi fissi delle bollette legati agli oneri di sistema. Ha inoltre provveduto ad abbassare l’Iva nonché a potenziare il bonus sociale per le famiglie in difficoltà, prorogandolo per l’intero anno 2022.

Gli interventi prevedono anche aiuti per le aziende e le micro-imprese, ormai stremate dal rincaro dei prezzi non solo delle utenze e del carburante, ma anche delle stesse materie prime.

La novità di quest’anno consiste per l’appunto nella possibilità di rateizzare il pagamento delle bollette, senza costi aggiuntivi, e per provvedere a ciò è stato stanziato un miliardo di euro per permettere al sistema di attivarsi in questo senso.

Caro bollette, le istruzioni per pagare a rate

Veniamo dunque alla delibera Arera per il pagamento a rate delle bollette, nonché le istruzioni da seguire per poter procedere con la suddivisione del 50% della bolletta in questione, in 10 quote da corrispondere di seguito, nei mesi successivi.

Le disposizioni prevedono che ogni fornitore disponga di un piano dedicato per i suoi clienti. L’importante è verificare che siano presenti alcuni elementi essenziali, come:

una periodicità di rateizzazione pari a quella di fatturazione ordinariamente applicata al cliente finale, con un numero di rate complessivamente pari al numero di fatture emesse di norma in 10 mesi e ciascuna di valore non inferiore a 50 euro;

Cosa significa? In sostanza, le dieci rate da pagare, per arrivare a corrispondere il totale dovuto, devono avere la stessa periodicità della bolletta emessa di solito, così come previsto dal contratto. Quindi, se la bolletta della luce o del gas arriva ogni due mesi, allora la quota corrispondente alla rateizzazione segue il corso delle bollette ordinarie. Il numero di rate va inteso come il massimo applicabile, dal momento che ogni quota da pagare, delle 10 previste, non può però essere inferiore a 50 euro.

Inoltre, l’altra condizione da rispettare, a livello contrattuale, è che il 50% della bolletta da pagare, va corrisposto subito. Solo l’altra metà della somma dunque potrà suddividersi al massimo in altre 10 rate, ognuna delle quali tra l’altro, deve risultare di uguale importo.

In conclusione, il numero di 10 rate è il massimo applicabile; la quota minima che è possibile pagare è di 50 euro. Il numero minimo di quote, previste dal piano di rateizzazione (sempre stando a quanto pubblicato nella delibera Arera), non può essere inferiore a due. Se però l’importo da pagare a rate è inferiore a quanto previsto (quindi 50 euro in un mese e 50 euro per la seconda rata, condizione che corrisponde al minimo possibile applicabile), allora è possibile andare in deroga alla regola.

Ad esempio. Mettiamo il caso di una bolletta dall’importo di 180 euro. È necessario pagare entro la scadenza la somma di 90 euro (il 50% del totale). Per quanto riguarda l’altra metà, si può rateizzare pagando 50 euro, al primo mese, e 40 euro nel secondo.

Caro bollette 2022, come richiedere la rateizzazione

L’adesione al cosiddetto piano di rateizzazione non procede in automatico. Questo significa che ogni utente deve provvedere in autonomia a inoltrare la propria richiesta.

Attenzione! Per poter procedere bisogna attendere l’avvenuta comunicazione, da parte del fornitore

sollecito dal medesimo eventualmente effettuata, o comunque nella comunicazione di costituzione in mora anche l’offerta al cliente finale della possibilità di rateizzarne gli importi senza il pagamento di interessi a carico del cliente finale.

Una volta concordato il piano di pagamento ovviamente si dona il proprio consenso al rispetto delle condizioni contrattuali. Questo significa che il pagamento delle singole rate va corrisposto senza alcun tipo di ritardo, a meno di non perdere il beneficio e ritrovarsi a dover corrispondere l’intero saldo rimanente.

In caso di morosità, si attiva la procedura di distacco della fornitura, come da iter già previsto per il pagamento delle bollette ordinarie.

Caro bollette: i bonus famiglia 2022 per luce e gas

La rateizzazione delle bollette, come abbiamo avuto già modo di anticipare, non rappresenta l’unico provvedimento messo in campo dal Governo Draghi, per combattere il caro bollette.

A questa possibilità, che rappresenta una novità nel panorama del welfare familiare per gli aiuti economici nel pagamento delle bollette, si aggiungono anche dei bonus famiglia, già previsti negli scorsi anni, per i quali ora è stata confermata la proroga.

Il riferimento è innanzitutto alla concessione del bonus elettrico per disagio economico, previsto per tutti i nuclei familiari con Isee basso o con famiglia numerosa.

Nella fattispecie, si concede lo sconto direttamente in fattura (minimo 125 euro per la luce e del 30% per la fornitura di gas) per quanto riguarda le famiglie che presentano un Isee aggiornato e in corso di validità, pari a poco più di 8 mila euro annui.

Se i figli sono almeno quattro, allora tale parametro si alza, arrivando a 20 mila euro all’anno, come da attestazione Isee.

La seconda tipologia di bonus elettrico a disposizione delle famiglie italiane, è il cosiddetto bonus per il disagio fisico.

Mentre il primo arriva in maniera automatica, nel momento stesso in cui si produce l’attestazione Isee, per il secondo è necessario presentare esplicita domanda. Infatti, si tratta di un bonus destinato solo ai nuclei familiari che convivono con una persona disabile, costretta a utilizzare delle macchine elettromedicali per la sua stessa sopravvivenza.

In questo caso, gli importi sono variabili, in base sia alla potenza prevista dal contratto di fornitura elettrica (se 3 kwh oppure 6 kwh), sia dal consumo previsto.

Il bonus infatti è previsto per tutti ma per ottenere un importo realmente commisurato alle proprie esigenze, è indispensabile procurarsi un certificato Asl specifico. Tale documento deve riportare la tipologia e la quantità di apparecchi elettromedicali utilizzati nonché il fabbisogno giornaliero, da parte del malato.

Caro bollette: i consigli Enea per risparmiare 

Nel corso di questo articolo, abbiamo passato in rassegna tutte le informazioni relative alla novità, prevista dalle disposizioni governative in merito al caro bollette, per pagare a rate le prossime fatture di luce e gas, a uso domestico.

Un’opportunità importante per tutte le famiglie, considerando tra l’altro il fatto che la suddivisione dell’importo in fattura (in misura del 50%) in dieci quote mensili, avviene senza costi aggiuntivi, in quanto è senza interessi.

Contestualmente a tale delibera, l’Enea ha provveduto a diramare una serie di consigli utili alle famiglie italiane, per poter arginare i consumi relativi all’elettricità e al gas.

Infatti, il decreto energia, approvato lo scorso 18 febbraio, ha tra l’altro stanziato dei fondi per eliminare (almeno in questa fase critica) i costi fissi dalle utenze, vale a dire quelli relativi agli oneri di sistema, ad esempio.

Più che mai dunque è importante limitare i consumi personali e della propria famiglia, per limitare il più possibile il lievitare delle spese in bolletta.

Alcuni accorgimenti è bene ribadirli in quanto, lungi dall’essere banali, molto spesso invece rientrano ormai in abitudini sbagliate, portate avanti per routine o semplice pigrizia.

È il caso ad esempio dell’uso eccessivo di acqua calda sanitaria, che in molte occasioni si spreca al momento di docce che risultano troppo prolungate (la media stimata è di 5-7 minuti al massimo). Altro aspetto a cui prestare attenzione riguarda la temperatura all’interno dell’abitazione, che in pieno inverno non deve superare i 21°C  e soprattutto deve mantenersi il più possibile costante. Gli sbalzi termici infatti causano uno spreco di energia inutile.

Rimandiamo alla lettura di questo articolo di approfondimento, per conoscere l’elenco completo dei consigli Enea, per contrastare il caro bollette.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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