L’ameba mangia cervello è un microrganismo che sta tornando a preoccupare l’intera popolazione mondiale, America in primis. Secondo un ultimo rapporto dei Centers for Disease Control and Prevention, i lavaggi nasali potrebbero in un certo senso causare la malattia. Vediamo cosa c’è da sapere.
In questo articolo riportiamo le domande e risposte più chieste dalla nostra comunità.
Sommario:
- Ameba mangia cervello e lavaggi nasali: ci sono collegamenti?
- Come si cura l’ameba mangia cervello?
- Dove si trovano le amebe mangia cervello?
Ameba mangia cervello e lavaggi nasali: ci sono collegamenti?
Microrganismo presente naturalmente nel suolo e in molti tipi di acqua, anche quella del rubinetto, l’ameba mangia cervello può entrare nell’organismo tramite gli occhi, le ferite o il naso. Prima di vedere come i lavaggi nasali possono contribuire all’insorgere di complicazioni, vediamo quali sono i rischi dell’infezione legata a Naegleria fowleri, Acanthamoeba ssp. & Co.
L’ameba mangia cervello è un nome comune che viene utilizzato per identificare una specie di microrganismi unicellulari che possono sopravvivere nell’ambiente senza alcun tipo di ospite. Occasionalmente, però, possono vivere come parassiti nei vertebrati, in primis mammiferi, umani inclusi. Causano malattie gravi e, nella maggior parte dei casi, mortali.
Generalmente, i primi sintomi dell’infezione compaiono dopo pochi giorni: febbre, nausea, vomito, vertigini e ulcere cutanee. Si tratta, purtroppo, di disturbi aspecifici, che possono tranquillamente essere scambiati per un’altra malattia di minore importanza. Nel momento in cui l’ameba raggiunge il cervello, possono comparire sintomi neurologici, come: mal di testa, convulsioni, anomalie del comportamento, alterazioni sensorie, visione doppia e problemi di coordinazione.
Stando a quanto sostiene un nuovo report dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), l’agenzia di sanità pubblica degli Stati Uniti, i 10 pazienti documentati negli USA hanno effettuato lavaggi nasali prima della comparsa dei sintomi dell’infezione. Sul rapporto si legge:
Almeno quattro hanno riferito di aver utilizzato acqua del rubinetto per il lavaggio nasale e un altro paziente ha detto di aver utilizzato acqua sterile ma di aver sciacquato il dispositivo con acqua del rubinetto. Pertanto, il lavaggio nasale con acqua non sterile potrebbe essere stata la via di trasmissione dell’ameba.
Come si cura l’ameba mangia cervello?
L’ameba mangia cervello si cura con una combinazione di antibiotici sistemici e intratecali. E’ bene sottolineare che il tasso di mortalità rimane comunque superiore al 97%, anche con un trattamento adeguato. Questo perché l’infezione può causare malattie quasi sempre letali.
Nel caso di Acanthamoeba spp., ad esempio, le patologie che possono scatenare sono l’infezione della cornea e l’encefalite amebica granulomatosa. Quest’ultima colpisce il cervello e il midollo spinale e lascia pochissime possibilità di sopravvivenza.
Dove si trovano le amebe mangia cervello?
Le amebe mangia cervello si trovano naturalmente nel suolo e in molti tipi di acqua, soprattutto nelle acque dolci di fiumi e laghi, ma anche nell’acqua di sorgenti termali, o in quella del rubinetto o di piscine quando la disinfezione non è adeguata. E’ bene ricordare che tra tutti i microrganismi unicellulari soltanto alcuni sono pericolosi per gli esseri umani, come la Naegleria flowleri (causa della meningoencefalite amebica primaria) e l’Acanthamoeba (causa infezioni quasi sempre mortali).