Da sempre sinonimo di sole e mare o vacanza, ma la bella stagione porta con sé anche parecchi inconvenienti, come le infezioni estive. Quali sono le principali?
Tempo di vacanze e spensieratezza, per i più fortunati ma anche chi non va in vacanza beneficia della chiusura delle scuole e delle varie attività extra-scolastiche pomeridiane, per poter rallentare un po’.
L’estate è quindi un periodo amato da tutti, per vari motivi. Purtroppo il caldo eccessivo e l’afa, in abbinamento con le zanzare, rischiano di innervosire chiunque, così come qualche infezione tipica di questo periodo.
Vediamo quali sono e come proteggere al meglio grandi e piccini.
Infezioni estive, quali sono le più comuni
La stagione perfetta non esiste ovviamente. In inverno i bambini si ammalano sicuramente più di frequente, non fosse altro che vivono in ambienti al chiuso, che si tratti della scuola, di casa o della palestra/ludoteca e via di seguito.
In estate, il fatto di stare all’aria aperta, è di grande aiuto per il benessere fisico e mentale. Ma sovente proprio mare o piscina, nonché caldo eccessivo e sbalzi termici causati dall’aria condizionata, aumentano la presenza di altri tipi di virus o batteri.
Ecco quali sono le infezioni estive più diffuse.
Infezioni cutanee
Streptococco e stafilococco sono sempre in agguato e in estate, una delle infezioni più comuni, soprattutto tra i bambini che vivono maggiormente in promiscuità, è l’impetigine, che si manifesta con bolle e vesciche sulla pelle che si risolvono nell’arco di 4-8 giorni.
Le micosi sono invece causate dai funghi, si localizzano a mani e piedi e spesso si contraggono in piscina, soprattutto se molto affollate e in condizioni igieniche non ottimali. Compaiono delle chiazze squamose tipo eritema tra le dita, che causano fastidio e prurito.
Gastroenteriti e intossicazioni
Escherichia Coli, salmonella, stafilococco si moltiplicano in estate. Complici le alte temperature, gli alimenti deperiscono più facilmente oppure vengono mal conservati, con sbalzi termici notevoli e interruzione della catena del freddo.
È più frequente dunque andare incontro ad intossicazioni alimentari e gastroenteriti, senza febbre ma con nausea e vomito. La cosiddetta diarrea del viaggiatore è tipica di questa stagione e colpisce in particolare chi viaggia in alcuni Paesi e si disidrata.
Punture d’insetto e allergie
Ci sono zone del mondo dove la prevenzione nei confronti delle punture di zanzare deve raggiungere livelli elevati, perché si tratta di insetti letali.
Nelle nostre serate estive, le comuni zanzare possono arrecare non poco fastidio ma senza conseguenze nefaste. A ogni modo la profilassi è fondamentale ed è bene evitare di uscire nelle ore del tramonto, coprirsi con abiti lunghi o utilizzare zanzariere, repellenti per la cute o altri dispositivi per tenere lontani gli insetti molesti.
Per chi è amante dei boschi, massima attenzione alla puntura di processionaria, in caso di sviluppare un’importante reazione allergica in tutto il corpo.
Infine le punture di api e vespe vanno trattate in maniera specifica.
Reazioni da contatto con meduse e tracine
Chi non ha mai sperimentato sulla propria pelle la puntura di una medusa, facendo il bagno in mare? O di una tracina ovvero il pesce ragno che si trova appena sotto la sabbia, in riva o in acqua?
Ebbene, esperienze poco piacevoli sicuramente ma non pericolose per la salute. Come già abbiamo avuto modo di approfondire, questi sono i consigli su cosa fare in caso di puntura di medusa.
Per la tracina invece, l’ideale sarebbe immergere subito il piede sotto la sabbia calda e in acqua calda tra 37-40 gradi centigradi, perché il veleno è termolabile ovvero sensibile al calore.
Se c’è un bagnino, è bene rivolgersi subito a lui, dal momento che ha a disposizione la cassetta di primo soccorso. Bisogna pulire la ferita da eventuali spine e disinfettare. Il dolore aumenta e il picco si ha anche dopo mezz’ora dalla puntura. Nelle ore successive, bisogna trattare la ferita con antistaminico o pomata cortisonica/antinfiammatoria. Meglio chiedere consiglio in farmacia.
Colpi di sole e colpi di calore
Se si resta troppo esposti al sole, si va incontro al rischio di scottature ma non solo: il pericolo di un colpo di sole è dietro l’angolo. Il colpo di calore si verifica invece quando il corpo non riesce a disperdere in modo efficace il calore che accumula.
Questa è la differenza tra l’insolazione e il colpo di calore.
Ne sono soggetti soprattutto le persone più fragili, come bambini e neonati, che vanno sempre protetti dal sole e dall’eccessivo caldo, soprattutto a livello della testa.
La temperatura corporea può raggiungere rapidamente i 38°C e possono sopravvenire sintomi come cefalea, nausea, irritabilità, confusione mentale, e, nei casi più gravi, perdita di coscienza e collasso cardio-circolatorio.
Bagno in mare, infezioni: consigli per evitarle
Che si tratti di mare o anche piscina, alcuni accorgimenti sono utili da seguire sempre.
Ad esempio, uno dei dubbi più frequenti riguarda l’eventuale necessità di cambiare il costume a ogni bagno. In realtà non è obbligatorio, se ci si asciuga nel frattempo.
Le infezioni che possono sopraggiungere, come Candida o problemi alle vie urinarie, possono sopraggiungere se il costume rimane bagnato per un tempo prolungato.
Infine, è bene evitare che i bambini stiano seduti sulla sabbia, soprattutto senza costumino.