Viagra e Alzheimer, secondo una ricerca il rischio potrebbe essere ridotto del 50%

Le notizie dal mondo della ricerca scientifica aprono le porte ad una grande speranza: il Viagra potrebbe ridurre il rischio di Alzheimer del 50%.

Secondo uno studio condotto da un team di ricerca statunitense, il Viagra potrebbe ridurre lo sviluppo di Alzheimer del 50%. Al momento è necessario utilizzare il condizionale perché gli scienziati stanno ancora lavorando per ottenere maggiori evidenze scientifiche. Scopriamo insieme i risultati di questo primo studio e il motivo per cui l’assunzione di questo farmaco avrebbe giovato ai pazienti affetti da Alzheimer.

In questo articolo riportiamo le domande e risposte più chieste dalla nostra comunità.

Sommario:

  1. 1.

    Viagra e Alzheimer, secondo una ricerca il rischio potrebbe essere ridotto del 50%: i risultati dello studio

  2. 2.

    Quali sono i farmaci che rallentano l’Alzheimer

  3. 3.

    Per chi è sconsigliato il Viagra

  4. 4.

    Quali sono gli effetti collaterali del Viagra

Viagra e Alzheimer, secondo una ricerca il rischio potrebbe essere ridotto del 50%: i risultati dello studio

La ricerca è stata condotta dal team di scienziati del dottor Cheng, direttore del Cleveland Clinic Genome Center. Sono stati consultati i documenti assicurativi relativi ai soggetti affetti da Alzheimer. È stato osservato che in quasi tutti coloro che avevano assunto Sildenafil, principio attivo del Viagra, c’è stata una riduzione del 30-54% nelle diagnosi di malattia di Alzheimer rispetto a chi non aveva mai assunto tale farmaco ed era affetto dalla stessa patologia.

Gli scienziati hanno anche individuato che nei pazienti affetti da Alzheimer che assumevano Viagra c’è stato un significativo abbassamento dei livelli di proteine tau neurotossiche, che quando accumulate sono spesso associate alla malattia di Alzheimer.

Questa scoperta offre importanti spunti per la ricerca futura e potrebbe avere implicazioni significative per lo sviluppo di nuove terapie per l’Alzheimer.

Quali sono i farmaci che rallentano l’Alzheimer

I risultati dello studio già ampiamente citato hanno aperto le porte all’impiego all’utilizzo di Sildenafil per rallentare lo sviluppo della malattia di Alzheimer. Ad oggi, però, sono altre le molecole impiegate nella terapia per ritardare questa patologia neurodegenerativa.

Tra i farmaci più impiegati nel trattamento dell’Alzheimer figurato tre molecole:

  • Donepezil;

  • Rivastigmina;

  • Galantamina.

Per chi è sconsigliato il Viagra

Il Viagra è un farmaco ampiamente utilizzato per il trattamento della disfunzione erettile e come abbiamo visto in precedenza potrebbe essere utile anche per rallentare lo sviluppo dell’Alzheimer. Nonostante siano ampi i suoi benefici, ci sono alcune categorie di persone per le quali il suo uso è sconsigliato, tra queste:

  • Soggetti allergici a sildenafil o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale;

  • Soggetti che assumono medicinali chiamati nitrati, perché questa associazione può indurre un pericoloso abbassamento della pressione del sangue;

  • Soggetti che hanno un problema grave al cuore o al fegato;

  • Soggetti che di recente hanno avuto un ictus o un attacco di cuore;

  • Soggetti affetti da una rara malattia ereditaria degli occhi.

Quali sono gli effetti collaterali del Viagra

Come tutti i farmaci, anche il Viagra ha degli effetti collaterali. Tra quelli più comuni vi sono:

  • Mal di testa; 

  • nausea, 

  • vampate al viso, 

  • vampate di calore; 

  • indigestione;

  • offuscamento della vista;

  • disturbi visivi; 

  • naso chiuso;

  • capogiri.

Quelli non comuni sono invece:

  • vomito; 

  • rash cutaneo;

  • irritazione agli occhi; 

  • palpitazioni cardiache; 

  • battito del cuore accelerato; 

  • pressione sanguigna alta o bassa dolore muscolare;

  •  sonnolenza;

  •  secchezza della bocca;

  •  infiammazione della mucosa nasale;  

  • sangue nelle urine;

  • dolore alle braccia o alle gambe; 

  • epistassi.

Gli effetti collaterali rari e più gravi sono invece:

  • Ictus;

  • Infarto;

  • morte improvvisa.

Leggi anche: Alzheimer e demenza senile, differenze e sintomi: come distinguere le due condizioni

Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Redattore, classe 1994. Sono nato a Napoli ma ho vissuto un po’ in Toscana dove mi sono laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena e un po’ a Milano dove mi sono specializzato in Cooperazione Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono appassionato di politica, attualità, sport (grande tifoso del Napoli), cinema e libri. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura di racconti e quando ho tempo viaggio.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
797FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate