I 5 Paesi più pericolosi al mondo nel 2023: ecco quali evitare

Esistono delle mete bellissime che incuriosiscono tanti viaggiatori, ma che presentano notevoli pericoli. Ecco dove non è prudente avventurarsi.

Prima di organizzare un viaggio è bene essere informati sulla situazione sia politica sia economica del Paese in cui si vuole soggiornare, per non incorrere a sorprese poco piacevoli. Infatti, ci sono dei Paesi che sono estremamente a rischio e in cui non è bene viaggiare. Se lo si fa, bisogna prendere dei grossi accorgimenti.

In aiuto arriva il Global Guardian, che ha stilato un rapporto annuale, Global Risk Report, in cui elenca i Paesi più pericolosi al momento, sia per ragioni politiche sia per il tasso di criminalità. In queste nazioni non è prudente viaggiare…

Si tratta spesso di Paesi che vantano tantissime bellezze da scoprire, ma il rischio è troppo alto in quanto si registrano numerosi furti, rapine e sequestri.

I 5 Paesi più pericolosi al mondo 2023

Sono tanti i motivi che rendono pericoloso un Paese: dai malcontenti politici, che possono scoppiare in vere e proprie guerre, alla criminalità diffusa che può sfociare in scontri tra gang, furti, sequestri di persona con finalità di riscatto.

Per questo, è importante conoscere le caratteristiche delle destinazioni scelte e valutare eventuali alternative.

Conosciamo quindi i Paesi in cui è troppo pericoloso viaggiare.

1. Messico

Nell’elenco degli itinerari più richiesti appare spesso il Messico, dove è possibile visitare delle splendide opere d’arti naturali e archeologiche.

Purtroppo nel Paese è presente un alto tasso di criminalità diffusa su gran parte del territorio, ma soprattutto nelle città principali come Los Cabos, Acapulco e Tijuana.

Non è da escludere neppure Città del Messico, che sebbene sia una meta interessante da visitare, è una città che registra un altissimo tasso di omicidi e sono frequenti furti e sparatorie.

 2.Pakistan

La sua capitale, Islamabad, è una meta che incuriosisce molti viaggiatori proprio per le sue bellezze caratteristiche, ma è allo stesso tempo una città poco sicura da visitare.

Tra i rischi maggiori riscontrati dalla Farnesina, si vede la possibilità di attacchi terroristici derivati dalle continue proteste che insorgono in tutto il Paese e che spesso hanno risvolti molto violenti, pericolosi anche per i turisti che si trovano a viaggiare in quelle zone.

3. Sri Lanka

L’isola dello Sri Lanka è una meta molto ambita e attualmente regna la pace. Nonostante ciò, i recenti attacchi terroristici minano la sicurezza e la situazione pacifica potrebbe dissolversi da un momento all’altro.

Per questo, potrebbe risultare molto rischioso decidere di viaggiare nel celebnre Paese asiatico.

4. Kenya

L’Africa è una meta molto amata soprattutto per il gusto esotico che la caratterizza.

Ma se c’è uno stato africano in cui è bene prestare massima attenzione: il Kenya. Infatti, soprattutto nelle grandi città come Mombasa e Nairobi, sono presenti altissimi tassi di criminalità organizzata che sfociano in aggressioni a mano armata anche in pieno giorno.  

5. Venezuela

Nonostante nel Paese permanga la pace, sono comunque a rischio gli standard di sicurezza.

Le bellezze del Venezuela attirano tanti visitatori da ogni parte del mondo, ma purtroppo la pace è precaria e il Paese si colloca su un livello di criticità alto, anche per quanto riguarda la criminalità. Non a caso, Caracas è considerata la città più pericolosa al mondo.

Tutti i consigli per viaggiare in sicurezza

Se il viaggio diventa una necessità e non si può fare a meno di doversi recare in zone pericolose, sono importanti delle avvertenze per potersi sentire tutelati qualora dovesse succedere il peggio. La Farnesina ha messo a disposizione dei consigli su come prepararsi prima di dover affrontare un viaggio rischioso.

Tra questi, l’accorgimento iniziale è quello di informarsi prima di intraprendere un viaggio pericoloso: sul sito ViaggiareSicuri.it è presente la lista di tutti i Paesi del mondo e si può risalire a tutte le informazioni sulla situazione in cui il Paese si trova in quel momento. In questo modo, si è consapevoli di ciò che si potrebbe rischiare e ci si può organizzare di conseguenza.

Un altro passo da compiere è quella di informare la Farnesina e iscriversi al portale Dove Siamo nel Mondo. In questo modo, in caso di emergenza, lo Stato italiano è informato di tutti gli spostamenti e, qualora ce ne fosse la necessità, è in grado di procedere con eventuali interventi. I dati inseriti nella piattaforma verranno cancellati 48 ore dal rientro in Italia.

In ultimo, se si viaggia in zone particolarmente pericolose, è bene procedere con un’assicurazione sanitaria. Questa scelta è importante sia se viaggia nei Paesi Ue sia in quelli extraeuropei, ed è consigliata sia per poter accedere a cure medico-sanitarie nel luogo visitato sia per procedere con un eventuale rimpatrio con l’aero-ambulanza, qualora la situazione lo richiedesse.

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