Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti. Mentre gli investitori rimangono in attesa degli eventi più importanti di questa settimana, l’OCSE si è pronunciata sull’Italia. L’Organizzazione si aspetta che il PIL italiano aumenterà gradualmente dal +0,7% a +1,2% nel corso del 2024-2025.
L’inflazione complessiva invece calerà dal 5,9% nel 2023 al 2,6% nel 2024 e al 2,3% nel 2025, in linea con l’inflazione core che dovrebbe raggiungere il 2,5% nel 2025. Fronte BCE, l’aspettativa degli operatori è per la conferma del tasso di riferimento al 4,5%. L’attenzione sarà concentrata sulle parole di Lagarde: in occasione del World Economic Forum, ha affermato che in assenza di shock economici, l’istituto ha raggiunto il picco dei tassi, ma è importante rimanere restrittivi. Lagarde vede un taglio dei tassi di interesse forse in estate. Fronte Fed, i mercati sono diventati meno convinti che sia pronta a iniziare i tagli.
Due importanti dati economici in arrivo questa settimana potrebbero contribuire a determinare le prossime mosse. Giovedì ci saranno le stime iniziali del PIL USA del 4° trimestre 2023, atteso in crescita dell’1,9% rispetto al +4,9% del 3° trimestre. Venerdì sarà il turno dell’indice PCE. Il PCE core, che esclude le componenti volatili di cibo ed energia, è atteso in crescita dello 0,2% su base mensile e del 3% a/a. Entrambi i dati saranno attentamente monitorati, in particolare quelli sull’inflazione, che si sta avvicinando all’obiettivo della Fed.
I MARKET MOVER
Giornata scarna di dati macroeconomici di rilievo quella odierna. Gli operatori saranno concentrati sulla fiducia dei consumatori dell’Eurozona (gennaio) e sull’indice manifatturiero della Fed di Richmond (gennaio). Lato Banche centrali segnaliamo che la BCE pubblicherà il Bank Lending Survey.