Banca MPS sull’ottovolante. Quali scenari dopo cessione MEF?

Banca Monte Paschi incerta dopo la cessione da parte del MEF di un’altra quota: a cosa prepararsi ora?

Giornata sulle montagne russe per Banca Monte Paschi che in più di un’occasione ha già attraversato la linea della parità, con movimenti anche accentuati in una direzione e nell’altra.

Il titolo, dopo due sessioni consecutive in rialzo e dopo aver guadagnato ieri oltre un punto percentuale, ha avviato gli scambio in netto calo.

Banca MPS sulle montagne russe

Dopo un bottom a 4,077 euro, con un affondo di oltre quattro punti percentuali, Banca Monte Paschi ha dato vita a un forte recupero che ha visto le quotazioni tornare in positivo e allungare fino a un top a 4,344 euro.

Da questo massimo si è avuto un ripiegamento ora il titolo viene fotografato a 4,246 euro, con una flessione dello 0,23% e volumi di scambio esplosivi, visto che fino a ora sono transitate sul mercato oltre 198 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 24 milioni.

Banca MPS: il MEF colloca il 12,5% del capitale

Banca Monte Paschi è salito sull’ottovolante dopo che nella serata di ieri il MEF, attraverso un accelerated book building, ha ceduto sul mercato un’ulteriore quota del 12,5% della banca toscana.

L’operazione, avvenuta a un prezzo di 4,15 euro per azione, a sconto di circa il 2,5% rispetto al prezzo di chiusura di ieri, permette allo Stato di incassare circa 650 milioni di euro.

Nell’ambito dell’operazione, è previsto che il MEF si impegni a non vendere sul mercato ulteriori azioni della Banca per un periodo di 90 giorni.

Attraverso il piazzamento, la quota del MEF in Banca Monte Paschi è scesa dal 39,2% al 26,7%.

Banca Monte Paschi: il commento di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM ricordano che a novembre il Governo aveva già collocato sul mercato una quota del 25% a un prezzo di 2,92 euro per azione.

Il piazzamento di un’ulteriore quota di Banca Monte Paschi non è inatteso, considerando che nelle scorse settimane, una volta scaduto il lock-up del primo ABB, la stampa aveva anticipato la possibilità che il MEF potesse procedere con un’altra cessione, sebbene fosse considerato maggiormente probabile che questa avvenisse post pagamento del dividendo da parte della banca.

Secondo alcuni articoli di stampa, in assenza di eventuali scenari di consolidamento, il MEF potrebbe optare per un nuovo piazzamento dopo l’estate e ridurre la sua quota sotto il 20%.

La riduzione della quota da parte del Governo rende teoricamente Banca Monte Paschi maggiormente contendibile, tuttavia gli analisti di Equita SIM non escludono che, in assenza di compratori interessati, il MEF possa negoziare con l’Unione Europea un’uscita completa dopo il 2024.

Non cambia intanto la view di Equita SIM che su Banca Monte Paschi ribadisce una strategia improntata alla cautela, con una raccomandazione “hold” e un prezzo obiettivo a 4,3 euro.

Banca MPS: la view di Deutsche Bank

Secondo gli analisti di Deutsche Bank. l’ulteriore diluizione della quota del Mef in Banca Monte Paschi, rappresenta un altro passo verso la normalizzazione per una banca già normalizzata che ha ripreso a generare profitti e a pagare dividendi.

La banca tedesca ritiene che le valutazioni attuali non incorporino ancora alcun premio potenziale per un’eventuale operazione di M&A, per questo motivo gli analisti confermano la raccomandazione ”buy” sul titolo, con un prezzo obiettivo a 5,1 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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