Bere il caffè a stomaco vuoto fa davvero male? Facciamo chiarezza

Il caffè è sempre un buon modo per iniziare la giornata, ma se si è a stomaco vuoto potrebbe avere questi effetti. Scopriamo insieme quali.

Bere il caffè a stomaco vuoto può essere una routine per molte persone, ma c’è un dibattito sulla sua sicurezza e sui possibili effetti indesiderati sulla salute. Scopriamo insieme i pro e i contro di questa abitudine e cerchiamo di capire se bere caffè a stomaco vuoto fa davvero male o sono solo dicerie.

Bere il caffè a stomaco vuoto fa davvero male? Effetti positivi

Il caffè è una bevanda ricca di caffeina, una sostanza che agisce come stimolante sul sistema nervoso centrale. Quando si beve caffè a stomaco vuoto, la caffeina viene rapidamente assorbita dal corpo, causando un aumento immediato di vigilanza e concentrazione. Questo avviene perché la caffeina fa effetto tra i 15 minuti dall’assunzione alle 2 ore, con un picco medio di 45 minuti. Questa notizia può essere utile per tutti coloro che hanno bisogno della carica giusta per iniziare la giornata, ma attenti a giocare con il fuoco perché quest’abitudine può anche causare alcuni effetti indesiderati sulla salute.

Effetti indesiderati

Bere caffè a stomaco vuoto può infatti aumentare anche i livelli di acidità nello stomaco causando problemi di digestione come bruciore di stomacodolori addominali e reflusso gastroesofageo. Inoltre, la caffeina può causare un aumento della secrezione di acido clorgenico (un estere dell’acido caffeico) nello stomaco, che può peggiorare ulteriormente questi problemi. 

L’assunzione di caffeina a stomaco vuoto può interferire anche con la capacità del corpo di assorbire i nutrienti. La caffeina può infatti inibire la digestione e l’assorbimento di alcune sostanze nutritive. Restando in tema di assorbimento e digestione, il caffè ha la capacità di rilassare lo sfintere esofageo inferiore. Qualora la valvola di tale sfintere non dovesse chiudersi bene, ci potrebbe essere il rischio che l’acido nello stomaco possa risalire all’esofago.

Conclusioni, soluzioni e consigli

Insomma, sembra proprio che assumere caffeina a stomaco vuoto non sia una delle abitudini migliori per il nostro organismo in quanto presenta più contro che pro. Attenzione però, il discorso non è valido solo per coloro che soffrono di problemi digestivi. Anche se c’è assenza di sintomi come il bruciore di stomaco, il dolore addominale o il reflusso gastroesofageo, non è detto che questi non possano comparire improvvisamente.

Le soluzioni ai problemi legati all’assunzione di caffeina a stomaco vuoto sono varie e prevedono anche alternative al caffè. Se si ha necessità di attivarsi ma si hanno problemi digestivi o non si vuole correre un inutile rischio, si potrebbebere un tè caldo o un caffè di cicoria che hanno un pH meno acido di quello del caffè. Se però siete proprio dipendenti dal caffè e non potete farne a meno, il consiglio è quello di assumerlo a stomaco pieno. Gli esperti hanno inoltre suggerito di consumare al massimo 200mg di caffeina, ossia due tazzine circa al giorno. Un altro consiglio è quello di bere caffè della moka (fatto in casa per intenderci) ed evitare il caffè in cialde o in capsule.

Leggi anche: Il caffè fa bene? Secondo uno studio tre o quattro tazzine al giorno allungano la vita

Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Redattore, classe 1994. Sono nato a Napoli ma ho vissuto un po’ in Toscana dove mi sono laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena e un po’ a Milano dove mi sono specializzato in Cooperazione Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono appassionato di politica, attualità, sport (grande tifoso del Napoli), cinema e libri. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura di racconti e quando ho tempo viaggio.
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