Patente ritirata? Ecco come riaverla

Essere imprudenti alla guida può costare caso: la sospensione o il ritiro della patente. Il permesso di guida può essere perso temporaneamente o per sempre.

Essere imprudenti alla guida può costare caso: la sospensione o il ritiro della patente. Il permesso di guida può essere perso temporaneamente o per sempre. I motivi, per i quali l’automobilista si può trovare in questa scomoda posizione, possono molti e, in alcuni casi, è possibile riuscire ad ottenere nuovamente la patente.

Volendo essere un po’ ottimisti, nel momento in cui si infrange una delle tante norme del Codice della Strada ci si ritrova a pagare una multa. Se si mette mano al portafoglio immediatamente, tra l’altro, è anche possibile beneficiare di uno sconto. In alcuni casi, quelli leggermente più gravi, si potrà perdere qualche punto della patente. Nulla di grave, se si volesse guardare la cosa in maniera superficiale. Attenzione, però, che ad essere superficiali ci si può rimettere: alcune delle infrazioni che noi riteniamo innocenti, possono portare al ritiro della patente. Quindi a delle conseguenze ben più gravi di quanto avessimo immaginato.

Trovarsi con la patente sospesa o ritirata è più facile di quanto si possa immaginare. A volte basta avere il piede un po’ pesante sull’acceleratore e superare i limiti di velocità: poco importa che la strada sia sicura e non ci siano pericoli imminenti. Mai rispondere al cellulare senza auricolare o senza usare il viva voce. Mettersi alla guida dopo aver bevuto qualche bicchiere di vino o di birra di troppo, non è mai una buona idea. Sono solo alcuni dei motivi, che potrebbero portarci a perdere la patente.

Patente: cosa si rischia ad essere indisciplinati

Non bisogna mai sottovalutare i comportamenti che teniamo al volante. Anche quella che noi riteniamo come la più innocente ed innocua infrazione, in realtà, può avere delle conseguenze pesantissime. Fatta questa doverosa premessa, è bene ricordare che quanto è più grave la violazione al Codice della Strada, tanto più alto è il rischio di perdere la patente. Le conseguenze di un comportamento imprudente dell’automobilista possono avere le seguenti conseguenze sul permesso di guida:

  • decurtazione dei punti;
  • sospensione;
  • revoca;
  • ritiro.

Quelle che abbiamo visto sono a tutti gli effetti delle sanzioni accessorie, perché accompagnano sempre l’obbligo di pagare una multa, che può essere più o meno salata a seconda della gravità della violazione che abbiamo commesso.

Patente: quando vengono decurtati i punti

Il sistema noto come patente a punti è partito il 1° luglio 2003. Come si intuisce proprio dal nome, questo sistema premia gli automobilisti più bravi e disciplinati e penalizza quelli più sbadati. Ogni singola persona parte con 20 punti a disposizione, che possono aumentare di due unità ogni due anni, fino ad arrivare a 30 punti, nel caso in cui non vengano commesse delle infrazioni, per le quali si rischia la decurtazione. Il numero dei punti della patente che possono essere persi, variano dal tipo e dalla gravità dell’infrazione che si è commessa: guidare senza cinture, passare con il semaforo rosso o guidare in una corsia preferenziale. Solo per citare alcuni casi.

Nel caso in cui l’infrazione sia commessa nel corso dei primi tre anni da quando si è presa la patente, la decurtazione raddoppia. Nello stesso periodo, i neopatentati che non commettano nessuna infrazione ottengono un punto ogni anno, arrivando ad ottenere un bonus complessivo di tre punti. Nel caso in cui vengano persi dei punti, è possibile fare dei corsi presso una scuola guida. In alternativa sarà possibile mettere la testa a posto e stare un po’ più attenti al volante: in questo modo sarà possibile fruire dei bonus biennali.

Sospensione e revoca della patente

Nel momento in cui si commettono delle infrazioni più gravi si corre il rischio di vedersi sospesa la patente. Questa è una disposizione che può essere presa dalla Motorizzazione Civile, dal Prefetto o dall’autorità giudiziaria. Una decisione in questo senso può anche essere presa dal Dipartimento dei Trasporti, che a seguito di un accertamento sanitario effettuato a seguito di un rinnovo, decide di togliere il permesso di guida perché sono stati persi i requisiti fisici o psichici necessari per poter guidare in assoluta sicurezza.

La sospensione della patente, come si intuisce, è un provvedimento che impedisce all’automobilista di guidare un qualsiasi veicolo, per il quale sia necessario essere in possesso della licenza. Generalmente viene presa questa decisione quando il diretto interessato mette in grave pericolo la propria vita e quella degli altri. La patente può essere sospesa per i seguenti motivi:

  • vengono superati i limiti di velocità per oltre 40 Km/h;
  • si circola contromano o si fanno altre manovre rischiose;
  • si guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti entro determinate soglie;
  • si percorre la corsia di emergenza dell’autostrada, fatti salvi i casi previsi dal Codice della Strada;
  • omissione di soccorso;
  • nel caso in cui si guida un veicolo sotto sequestro;
  • nel momento in cui si perdono i requisiti psicofisici;
  • nel caso di un neopatentato, circolare senza il rispetto dei limiti previsti su veicoli e velocità;
  • guida con patente non idonea;
  • guida con assicurazione obbligatoria falsificata o contraffatta.

Le autorità competenti potrebbero decidere di sospendere la patente, nel caso in cui l’automobilista commetta due volte nel corso di un biennio alcuni tipi di violazioni, come la mancata precedenza.

La revoca della patente, invece, costituisce una sanzione ben più grave. In questo caso il provvedimento porta alla cancellazione del permesso di guida. Questo avviene quando l’automobilista:

  • perde definitivamente i requisiti psicofisici richiesti per mettersi al volante di un veicolo;
  • sostituisce la propria patente con una estera;
  • si mette alla guida in forte stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti e causa incidenti.

Patente: ecco quando può essere ritirata

La patente può essere ritirata nel momento in cui l’automobilista commette particolari infrazioni. Il ritiro del permesso di guida consiste nel ritiro del permesso stesso di guidare. Questo atto può portare, in un secondo momento, alla sospensione o alla revoca della patente, che potrà essere restituita all’automobilista in determinati casi. La patente può essere ritirata nei seguenti casi:

  • guida in stato di ebbrezza;
  • uso del cellulare alla guida;
  • guida con patente scaduta;
  • eccesso di velocità.
Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
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