13 criptovalute accettate come pagamento da Gucci!

La moda si sta evolvendo con il mercato e, nonostante il recente ribasso, Gucci sceglie di offrire le valute digitali come alternativa di pagamento.

Il trend non si è arrestato e oggi le nostre criptovalute continuano a fare breccia nella società in cui viviamo.

Abbiamo già visto come lo sport sia stato letteralmente preso d’assalto dall’universo crypto e da come atleti e società ne abbiano giovato, grazie alle tante possibilità che l’avvento della blockchain ha concesso.

Non sorprende affatto il grado di adozione raggiunto da parte di settori ben diversi tra di loro, ma lo fa il fatto che in un periodo così difficile per il mercato alcune aziende impegnate con le valute digitali siano riuscite a ottenere ottimi risultati!

Sul Fortune infatti apprendiamo che Coinbase, exchange di criptovalute ormai celebre, è entrato a fare parte del Fortune 500:

“Il paradosso, è che lo sbarco è avvenuto proprio durante uno dei periodi più difficili per il settore. Coinbase ha scritto la storia diventando la prima società di criptovaluta a entrare nella Fortune 500, la classifica annuale delle maggiori aziende americane in ordine di fatturato redatta da Fortune.com.”

Coinbase si è posizionata al numero 437 della classifica, testimoniando come, anche in un periodo critico in cui i ribassi delle valute digitali non sembrano frenare, la società ha saputo reggere il colpo grazie al consenso generale che il settore digitale sta riscuotendo.

Ultima, ma non per importanza, anche la moda sta ormai aprendo le porte alle criptovalute e abbiamo diversi esempi che lo provano.

Affari Italiani per esempio scrive di alcune avanguardie della moda che hanno abbracciato l’universo blockhain prima dell’approvazione delle istituzioni:

“Il sistema delle criptovalute sta definitivamente entrando nel mondo del fashion. Pioniere, tra gli altri, di questo nuovo tipo di pagamento è Philipp Plein, seguito da Off-White e altri brand.”

Uno di quegli esempi ancora più lampanti di quanto stava già accadendo è dato adesso anche da Gucci.

Il marchio di fabbrica italiano, diffusosi nel mondo in maniera capillare, ha infatti scelto di concedere ai clienti pagamenti in criptovalute, 13 per l’esattezza.

La scelta non è affatto azzardata, anzi sempre in linea con il trend attuale di molti altri settori, come testimoniato dalla rivista VogueBusiness:

“Il marchio accetterà pagamenti in criptovaluta in alcuni negozi statunitensi alla fine di questo mese e prevede di estendere il progetto pilota a tutti i suoi negozi del Nord America gestiti direttamente quest’estate. La mossa segna un’importante convalida per la valuta da un marchio di lusso leader.”

Il progetto è già in atto e mira a stabilizzarsi entro la fine dell’estate in USA, per poi arrivare presumibilmente nel resto del mondo.

Di seguito i dettagli e le monete virtuali disponibili per gli acquisti d’alta classe.

Criptovalute nel mondo: la moda Gucci guadagna il primo posto!

Come abbiamo accennato, il marchio italiano non è il primo a concedere pagamenti in criptovalute nel settore moda.

Tuttavia guadagna il primo posto per essere la prima maison (casa) di moda ad accettare valute digitali come metodo di pagamento, non un semplice brand come per esempio potrebbe essere definito Off White.

L’esperimento ancora nelle fasi iniziali comincerà con alcuni negozi degli Stati Uniti, mirando alla diffusione estesa della soluzione di pagamento a tutto il Nord America e, più in là, probabilmente a tutto il resto del mondo.

Su Fanpage ecco i primi negozi in cui sarà possibile pagare così:

“Il progetto pilota partirà da cinque negozi negli Stati Uniti: la boutique di Wooster Street a New York, quella di Rodeo Drive a Los Angeles, quella del Design District di Miami, il negozio di Phipps Plaza ad Atlanta e un punto vendita a Las Vegas.”

Gucci dice che sarà possibile pagare grazie a un link inviato contenente un codice QR con cui si potrà effettuare la transazione grazie al proprio portafoglio virtuale.

Ora si attendono solo le prime transazioni per comprendere quanto sia affidabile il sistema adottato.

Quali sono i vantaggi di Gucci nel fare pagare i clienti con le criptovalute?

In un mondo che ormai abbraccia il mondo digitale ed è preda della rivoluzione Web3, sarebbe impensabile opporsi a cambiamenti del genere.

Gucci è una delle maison di moda più celebri del mondo e non poteva esimersi dal valutare l’opportunità concessa dalle criptovalute, anche dal punto di vista del marketing stesso.

Come sappiamo la pubblicità è l’anima del commercio ed è innegabile che offrire ai clienti sempre più novità in linea con il trend generale del mercato non può fare altro che sostenere il business. Non importa che si tratti di una piccola attività o di una società internazionale e Gucci lo sa.

Inoltre, come scritto su Wall Street Italia, perfino i dipendenti hanno cominciato a seguire corsi in merito alle criptovalute per offrire ai clienti un’esperienza più soddisfacente:

“In preparazione al lancio, i dipendenti hanno iniziato a seguire corsi di formazione su criptovalute, token non fungibili (NFT) e Web3. Nel corso dell’estate il programma sarà esteso a tutte le boutique Gucci a gestione diretta, in Nord America.”

Il marchio ha trovato così nell’introduzione delle criptovalute una connessione tra la realtà digitale e i negozi fisici, fondamentale in quest’era di passaggio.

Non resta solo che capire quali saranno le monete virtuali concesse per l’acquisto da Gucci!

13 le criptovalute selezionate da Gucci come alternativa al classico!

L’intenzione della società d’alta moda è sicuramente quella di fornire dei servizi ottimi e sempre all’avanguardia.

In quest’ottica, Gucci non può che scegliere le criptovalute ritenute più affidabili e generalmente più apprezzate e seguite dagli speculatori di tutto il mondo, siano essi piccoli o grandi.

Ecco perciò l’elenco per come oggi è stato confermato: Bitcoin, Bitcoin cash, Wrapped bitcoin, Ethereum, Litecoin, Dogecoin, Shiba Inu e cinque differenti stablecoin ancorate al dollaro statunitense.

Per un marchio come Gucci, con decenni di tradizione, riconoscere le criptovalute come valute vere e proprie è una cosa molto grossa, importante, soprattutto nel panorama internazionale.

Non solo attira nuovi clienti o comunque pone l’attenzione dei più critici su Gucci, ma rende anche la criptovaluta meno un concetto stravagante, non più una cosa solo del web e più una realtà  a cui anche i marchi affermati sembrano potersi rivolgersi.

Analizziamo però un momento la scelta delle criptovalute appena elencate, pur non essendo semplice possiamo infatti dare sempre qualche spunto di riflessione.

Perché Gucci ha scelto proprio queste criptovalute?

Non dimentichiamo che, proprio come ci tiene a sottolineare Wired Italia, non si sa ancora nemmeno con esattezza quali saranno le stablecoin scelte:

“L’azienda accetterà più di dieci criptovalute, tra cui Bitcoin, Bitcoin cash, Ethereum, Wrapped bitcoin, Litecoin, Shiba Inu, Dogecoin e cinque stablecoin ancorati al dollaro statunitense, anche se non ha ancora specificato quali.”

Tuttavia dobbiamo ammettere che la scelta non poteva che ricadere sulle prime due criptovalute per eccellenza, cioè Bitcoin ed Ethereum. Per quanto riguarda invece Bitcoin Cash e Wrapped Bitcoin si tratta di due derivazione del re delle crypto che quindi sono comunque fortemente dipendenti dal suo andamento.

Il Litecoin potrebbe risultare utile visto che è stato uno dei primi altcoin progettati per garantire veloci e semplici transazioni quotidiane come l’acquisto di un capo Gucci.

Curiosa la scelta dei token basati su meme come Dogecoin e Shiba Inu, ma il primo è stato dichiarato da Elon Musk come prossimo metodo di pagamento per Space X e il secondo sta allargando il proprio sistema, facendo prospettare all’orizzonte un ulteriore rialzo. Entrambi comunque molto sostenuti dalla comunità digitale.

Discorso a parte meritano invece le Stablecoin.

Perché accettare Stablecoin dopo il crollo clamoroso di TerraUSD e Luna?

Alcuni potrebbero storcere il naso a riguardo, ma la scelta della società potrebbe avere più di una spiegazione.

Come sappiamo, le Stablecoin sono delle valute digitali che dovrebbero avere la caratteristica di essere meno volatili e più stabili, ancorate anche ad alcuni dei beni rifugio più riconosciuti come oro o dollaro americano.

Tuttavia, il crollo della Stablecoin TerraUSD e della compagna LUNA sono stati clamorosi e hanno dato una dura lezione, nonché batosta, a questa emergente categoria di criptovalute.

Il problema è che ci sono diversi tipi di Stablecoin e non si può imputare il fallimento di una di tipo algoritmico come Terra a tutto il sistema in modo generale.

Tanto per capirci, Tether, un’altra Stablecoin ancorata a USD ha una corrispondenza quasi perfetta come capiamo da Criptovaluta.it:

“Tether è una criptovaluta molto particolare, perché nasce e vive come stable coin e dunque dovrebbe avere il suo valore ancorato al dollaro in modo esatto.”

Questo ci permette di comprendere che le Stablecoin che Gucci sceglierà saranno quelle che seguiranno dei meccanismi più semplici, poco inclini a errori di calcolo, o alle folli fluttuazioni del mercato.

Fermo restando, però, che parliamo sempre di crypto.

Non solo criptovalute, Gucci è già approdata anche nel mondo NFT

Ormai è arrivata: la nave Gucci è approdata ufficialmente nel Web3!

Non solo con l’autorizzazione a pagare con le criptovalute presso i suoi negozi, ma anche con alcuni NFT che hanno avuto un discreto successo.

In collaborazione con SUPERPLASTIC, Gucci ha realizzato la collezione NFT SUPERGUCCI!

Ecco i personaggi delle opere d’arte digitali presentati da Fashion Times:

“Ogni NFT, in numero limitatissimo e di alto valore, trae ispirazione dai motivi, dalle immagini iconiche e dai simboli distintivi di Gucci, reinterpretati da Janky & Guggimon, celebri personaggi virtuali nonché artisti di SUPERPLASTIC.”

La serie in edizione fortemente limitata, infatti, realizzata è stata lanciata con tre differenti drop, divenendo l’ulteriore capitolo di Gucci Vault che, per chi non lo sapesse, è l’iniziativa basata sul negozio online che tratterrà oggetti vintage rimessi a nuovo da talenti emergenti.

Insomma l’ingresso della famosa casa di moda nell’era digitale è ormai sancito!

Tra NFT e criptovalute possiamo ormai affermare con certezza che il marchio italiano è uno dei sostenitori più eminenti nella legittimazione dell’universo crypto.

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