Ethereum passa il test su Ropsten! Il “Merge” è riuscito

La simulazione del Merge di Ethereum è riuscita perfettamente sulla rete di test Ropsten. Via alla migrazione definitiva verso il Proof-of-Stake.

Mentre le criptovalute attraversano il bear market, ormai molto lontane dai tempi d’oro vissuti l’anno scorso, c’è però qualcosa che fa ben promettere per Ethereum (ETH).

La criptovaluta potrebbe infatti vedere un ritorno al massimo storico quest’anno o quanto meno un rialzo netto dopo che sarà avvenuto il cosiddetto “The Merge”.

Con questo termine si intende il passaggio dell’intera piattaforma al cosiddetto Proof-of-Stake (PoS). In parole povere cambierà il protocollo utilizzato dall’intera blockchain per la validazione delle transazioni, che diverrà un processo molto meno costo e quindi dovrebbe ridurre le commissioni sulle operazioni in piattaforma.

Ethereum infatti, per via del suo protocollo di consenso Proof-of-Work (PoW), ossia del meccanismo ad alta intensità energetica che utilizza per convalidare le transazioni, ha perso una gran quantità di utenti, poiché le commissioni sono molto alte.

Il Merge cambiando il PoW con il PoS permetterà anche una riduzione dei costi di mantenimento della blockchain e si spera delle commissioni addebitate agli utenti. Il passaggio avrà un primo effetto di rendere la blockchain maggiormente sostenibile e secondo alcuni di ridurre i costi delle commissioni.

Tuttavia, come vedremo, parlando di gas fee di Ethereum, non è detto che il passaggio al PoS possa influire così significativamente su una loro riduzione.

La data esatta del “Merge” non è ancora nota e gli sviluppatori hanno parlato genericamente di agosto, ma l’8 giugno si è però tenuto un test sulla rete di prova Ropsten che ha dato esito positivo. Tale evento, avvicina incredibilmente la data del passaggio al PoS.

Ethereum ha completato con successo il “Merge” sulla rete test Ropsten!

Il passaggio di Ethereum al PoS viene definito “The Merge” (la fusione), perché al momento esistono due catene che dovranno essere unite e fuse tra loro: l’attuale blockchain, che funziona con il Proof-to-Work (PoW); la Bacon Chain, che invece utilizza il Proof-of-Stake (PoS). Queste due piattaforme si fonderanno con la Bacon Chain che diventerà la catena madre e l’altra la sua “sidechain”.

L’8 giugno sulla rete di test Ropsten è stata effettuata una prova e la fusione è avvenuta con successo il che fa ben sperare per un passaggio definitivo entro la fine di agosto come vogliono i piani.

Attualmente la Bacon Chain, cioè la blockchain con protocollo PoS, è già attiva e ha già i suoi validatori, ma gira in parallelo alla blockchain Proof-of-Work, lavorano cioè come due entità separate che dovranno diventare un corpo unico con la fusione.

Questo contrariamente a quanto può sembrare è un’operazione di una delicatezza e di una complessità estrema e perciò richiede una serie di test prima che si possa fare il passo avanti definitivo. Altri test dovranno seguire prima che la Bacon Chain diventi la catena madre della rete ed Ethereum sia definitivamente una blockchain che utilizza il PoS.

In ogni caso questo test è stato il più importante perché ha trasformato la rete testnet Ropsten, che replica praticamente Ethereum, da una piattaforma Proof-of-Work ad una Proof-of-Stake, è stata quindi una simulazione a tutti gli effetti del Merge che è riuscita perfettamente. 

Quali effetti avrà il Merge di Ethereum sulla criptovaluta ETH?

La blockchain Ethereum ha la sua criptovaluta di governance che è Ether (ETH). Il Merge di Ethereum è molto importante anche per il prezzo di questo token. Quello che caratterizza Ethereum è di essere la prima e la più grande blockchain open source, utilizzata da terze parti per lo sviluppo delle “Dapp”, che sono le applicazioni di finanza decentralizzata come NFT e criptovalute.

Ethereum ha visto una vera e propria fuga di sviluppatori dalla piattaforma a causa di quelle che sono le “gas fee”: commissioni da pagare su ogni transazione. Le gas fee esistono proprio perché al momento Ethereum ha dei costi di mantenimento altissimi dovuti al PoW. 

Il passaggio al PoS permetterà una diminuzione del fabbisogno energetico della rete almeno del 99,5%, che secondo alcuni, ma non è detto, comporterà a sua volta una netta riduzione anche dei costi delle commissioni.

La piattaforma, che resta leader tra le blockchain open source, spera così di diventare maggiormente sostenibile e recuperare anche i clienti persi e di allargare con la riduzione di costi il bacino di utenza. Una situazione che avrà inevitabilmente, almeno a medio termine, effetti benefici sull’utility token della blockchain che è Ether (ETH), segnandone il rialzo di prezzo e si spera anche il ritorno al massimo storico.

Il valore odierno di ETH per unità secondo CoinGeeko è di 1.784 $, mentre il massimo storico è stato di 4.878 $ a token.

Gli effetti del passaggio al Proof-of-Stake di Ethereum sulle gas fee

Riguardo agli effetti del Merge sulle gas fee di Ethereum c’è un aspetto che non deve essere sottovalutato. Il Merge modifica quello che si chiama “consensus layer” della blockchain e non il suo “execution layer”.

Una blockchain consiste infatti di: un consensus layer, un execution layer e un availability layer. 

Quando si effettua una transazione di pagano le gas fee per l’uso dell’execution layer. Ma il Merge è un upgrade del Layer di consenso, questo ridurrà l’uso di energia, renderà la blockchain meno costosa da mantenere, in termini di consumo per il mining, e più sostenibile, ma non dovrebbe immediatamente tradursi in una riduzione delle gas fee.

Come cambierà il sistema di convalida della transazioni su Ethereum dopo il Merge

Un altro dei problemi individuati rispetto alla Bacon Chain è anche il fatto che al momento per diventare validatori della rete Ethereum PoS i costi sono altissimi con la richiesta di uno staking minimo pari a 32 ETH.

Rispetto al mining lo il PoS sceglie infatti i nodi validatori della rete attraverso lo staking, ovvero sono validatori coloro che possedendo un minimo di 32 ETH li depositano sulla piattaforma bloccando la cifra per un determinato periodo e maturando degli interessi.

Ricordiamo infatti che il “mining” di criptovalute non si applicherà più come concetto ad Ethereum dopo il Merge, perché questo è il processo che definisce l’estrazione dei nuovi token sulle piattaforme Proof-of-Work.

Nel PoW non esiste il concetto di staking, perché sono nodi validatori gli hardware collegati alla rete, con il fine di risolvere per primi calcoli complessi allo scopo di convalidare le operazioni sulla blockchain ed estrarre così i nuovi token, che rappresentano la ricompensa dei miners.

Ethereum e i problemi causati al Merge dalla “difficulty bomb”

Se il test per il Merge su Ropsten, che è la più vecchia piattaforma testnet di Ethereum, ha dato esito positivo, non arrivano però novità in merito alla cosiddetta difficulty bomb.

Dopo la fusione la vecchia blockchain PoW non scomparirà, ma si aggancerà come sidechain alla Bacon Chain. Per spingere perciò i miners ad interrompere l’attività di mining sulla vecchia piattaforma sarà introdotta un “difficulty bomb”, che è un software il cui compito è rendere il mining meno redditizio e più difficile è così spingere verso la Bacon Chain e la validazione basata su “staking”.

L’introduzione della difficulty bomb avrebbe dovuto precedere il momento del Merge, ma il problema è stato che il software non può ancora essere lanciato perché appesantisce troppo la rete rendendola inutilizzabile del tutto.

I piani sono, per adesso, di rimandare l’introduzione della bomba di difficoltà e farla avvenire in contemporanea al Merge, anche se non è ancora stato chiarito a che punto si è con la messa a punto del software.

Alda Moleti
Alda Moleti
Collaboratrice di Redazione, classe 1984. Ho una laurea Filologia Classica e ho conseguito un dottorato in Storia Antica, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, con una tesi sull'opera frammentaria di Asclepiade di Tragilo. Sono autrice di pubblicazioni scientifiche sul mondo classico e coeditrice di due volumi accademici internazionali. Dal 2015, mi sono trasferita in Inghilterra dove ho lavorato come copywriter freelance e come croupier al casinò.Il mio motto è? Naples is the flower of paradise. The last adventure of my life"."
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
780FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate