Amministratore di condomino: che titolo di studio serve per svolgere questo lavoro?

Amministratore di condomino: che titolo di studio serve per svolgere questo lavoro? Analisi della professione e dei nuovi requisiti richiesti

La figura dell’amministratore di condominio svolge un ruolo cruciale nella gestione degli edifici condivisi e nell’assicurare il benessere dei loro residenti. Con l’obiettivo di rafforzare la professionalità degli amministratori e garantire una gestione efficace e competente, il legislatore, recentemente, ha introdotto nuovi requisiti e standard che gli amministratori devono rispettare.

Requisiti fondamentali dell’amministratore di condominio e il titolo di studio richiesto

Il nuovo articolo 71 del Regio Decreto 318/42, modificato dalla Legge 220/2012, stabilisce una serie di requisiti fondamentali per gli amministratori di condominio.

Ecco quali sono:

  1. 1.

    Diritti civili. Gli amministratori devono essere in possesso dei diritti civili, dimostrando una condotta moralmente integra.

  2. 2.

    Reati gravi. Non devono aver commesso delitti contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la fede pubblica o il patrimonio.

  3. 3.

    Altri delitti. Non devono aver commesso altri delitti non colposi che prevedano una pena di reclusione da 2 a 5 anni.

  4. 4.

    Misure di prevenzione. Non possono essere soggetti a misure di prevenzione divenute definitive.

  5. 5.

    Interdizione e inabilitazione. Non devono essere stati interdetti o inabilitati.

  6. 6.

    Protesti cambiari. Non devono essere annotati nell’elenco dei protesti cambiari.

  7. 7.

    Diploma di scuola secondaria. Devono aver conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado.

  8. 8.

    Formazione iniziale e periodica. Devono aver frequentato un corso di formazione iniziale e svolto attività di formazione periodica in materia di amministrazione condominiale.

Pertanto, come appena menzionato, per fare l’amministratore di condominio non è richiesta una laurea ma solo un diploma di scuola superiore. Tuttavia, stanno sorgendo sempre più corsi universitari o di pari livello che offrono una formazione completa su come accedere a questo tipo di lavoro.

Eccezioni ai requisiti

Gli ultimi due requisiti, ovvero il diploma di scuola secondaria e la frequenza di un corso di formazione, non sono richiesti qualora l’amministratore rientri in una delle seguenti categorie:

  1. 1.

    Essere un condòmino dello stabile. Se l’amministratore è uno dei condòmini dello stabile, tali requisiti non sono obbligatori.

  2. 2.

    Esperienza precedente. Se l’amministratore ha svolto l’attività di amministrazione condominiale per almeno un anno nei 3 anni precedenti all’entrata in vigore della riforma, è esentato dai requisiti di diploma e formazione iniziale. Tuttavia, l’obbligo di formazione periodica rimane valido.

Formazione obbligatoria

Per garantire che gli amministratori acquisiscano le competenze necessarie, il Ministero della Giustizia aveva già emesso il Decreto Ministeriale 140 del 13 agosto 2014. Successivamente, la cosiddetta Riforma Cartabia ha portato a ulteriori modifiche di alcuni aspetti rilevanti della figura dell‘amministratore di condominio.

Tale regolamento stabilisce i seguenti requisiti di formazione:

  • I corsi di formazione iniziale devono avere una durata di almeno 72 ore, con un terzo dedicato a esercitazioni pratiche. Per l’aggiornamento, sono richiesti corsi di almeno 15 ore per ogni anno.

  • I corsi devono coprire gli aspetti giuridici, tecnici, contabili, gestionali e relazionali riferibili alla materia condominiale.

  • È previsto un esame finale obbligatorio, da svolgersi presso una sede fisica.

È obbligatorio comunicare al Ministero, entro la data di inizio di ogni corso, le informazioni relative alle modalità di svolgimento, ai formatori e al responsabile scientifico.

La formazione obbligatoria mira a garantire che gli amministratori siano sempre aggiornati sulle leggi e le pratiche relative alla gestione condominiale, migliorando la qualità dei servizi offerti ai condomini.

In conclusione, la figura dell’amministratore di condominio è soggetta a requisiti rigorosi per garantire una gestione competente e professionale degli edifici condivisi. Questi requisiti includono l’adempimento di standard morali e legali, il conseguimento di una formazione specifica e l’aggiornamento continuo, il tutto a vantaggio della comunità condominiale.

La conoscenza di tali requisiti è essenziale per chiunque desideri intraprendere questa professione e per i condomini che vogliono garantire che il proprio edificio sia gestito in modo adeguato e trasparente.

Robert Sanasi
Robert Sanasi
Copywriter. Classe 1981. Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione all'Università di Lecce per poi trasferirmi all'estero e lavorare nelle grandi aziende del digitale. Ho vissuto in Irlanda, Francia, Polonia e Slovacchia. La mia passione per la scrittura mi ha portato a scrivere e pubblicare romanzi di narrativa in Italia e Inghilterra e a specializzarmi nel Content e Copywriting in italiano e inglese. Amo la letteratura, il cinema, la musica rock e il calcio. Tornato a casa in Salento in pianta stabile, lavoro da remoto.
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