Furto in casa: quando si può chiedere il risarcimento al condominio

Chi paga quanndo si tratta di un furto in casa in condominio? Ecco cosa dice la legge

Nel caso in cui avvenga un furto in casa, anche lo stesso condominio può essere ritenuto responsabile e, in queste circostanze, la vittima può riversarsi su di esso e richiedere il risarcimento del danno.

Il rischio di incorrere nella brutta esperienza di un furto può capitare sia a chi vive in case o villette che chi vive in un appartamento sito in condominio.

Nel secondo caso, però, la responsabilità dell’accaduto potrebbe essere additata anche ad un’eventuale negligenza del condominio. Evenienze di questo tipo, affinché esistano effettivamente i presupposti per la richiesta di risarcimento devono essere debitamente documentate.

Quali sono le condizioni da accertare?

Furto in casa: quando il condominio paga il risarcimento

Subire un furto è sempre una situazione spiacevole: non solo per il danno, ma anche per vedersi violata la propria sfera privata.

La vittima deve fare i conti non solo con i danni morali, ma anche economici. I furti possono essere subiti sia se si vive in ville o casa isolate che in condominio.

Nel secondo caso, in termini di responsabilità, la questione può diventare in parte più complessa. Il condominio e lo stesso amministratore possono essere ritenuti in parte o in toto responsabili qualora il furto sia stato facilito da atti di negligenza. Comportamenti di questo tipo, naturalmente, devono essere debitamente documentati.

Possiamo fare diversi esempi, a partire dal sistema di videosorveglianza condominiale non funzionante o inadatto a tutelare la sicurezza dei condomini. In tali circostanze, il condominio è responsabile del furto e il condomino vittima del fatto può chiedere il risarcimento del danno.

Chi deve pagare il risarcimento? Il condomino può chiedere il risarcimento direttamente all’amministratore, ovvero a colui il cui ruolo è quello di provvedere alla custodia delle cose comuni, affinché non vengano arrecati danni ai condomini o a terzi.

Può essere invocato il cosiddetto caso fortuito, ma solo quando il guasto sia stato repentino e non segnalato o, per esempio, nel caso in cui i ladri abbiamo provveduto a disattivare il sistema.

Responsabilità del condominio

La responsabilità del condominio si configura in diversi casi, anche quando i portoni d’ingresso o i cancelli sono malfunzionanti. Si tratta, così come nel caso dei sistemi di videosorveglianza non funzionanti o inadatti, di situazioni che possono agevolare i furti in appartamento.

Il condominio è responsabile anche quando il portone d’ingresso viene lasciato aperto: si tratta, anche in questo caso, di una negligenza compiuta dai condomini che va a facilitare l’ingresso di ladri.

Riassumendo, i casi in cui si configura la responsabilità del condominio sono i seguenti:

  • Qualora esista un sistema antifurto o di allarme condominiale, ma questo non sia in grado di prevenire efficacemente l’irruzione esterna. Il condominio stesso viene ritenuto responsabile per l’accaduto dalla legge e la vittima del furto in casa potrà chiedere il risarcimento dei danni all’amministratore;
  • Nel caso in cui il portone o l’ingresso risulti danneggiato, quindi, impossibilitato a chiudersi correttamente, viene considerata una responsabilità esclusiva del condominio. La responsabilità ricade sul condominio anche quando il portone d’ingresso viene lasciato aperto;
  • Se dovessero essere presenti dei ponteggi per lavori sulla facciata del palazzo, le installazioni delle impalcature vengono attribuite come fattore agevolante per chiunque voglia fare irruzione in un appartamento. In questo caso, ci troviamo di fronte alla corresponsabilità tra il condominio e la ditta che sta eseguendo i lavori.

Furto a causa di ponteggi o impalcature

Parliamo, per concludere, proprio del caso in cui il furto sia in parte causato anche dalla presenza di ponteggi o impalcature. Si tratta di casi particolari, in cui la presenza dei suddetti possono semplificare l’accesso di malintenzionati all’interno degli appartamenti.

In caso di furto, in circostanze simili, le responsabilità, come abbiamo anticipato, ricadono sia sulla ditta esecutrice dei lavori di ristrutturazione che sullo stesso condominio.

Il condomino vittima del furto può contestare alla ditta la mancata adozione delle misure necessarie per impedire a terzi l’utilizzo dei ponteggi. Per esempio, gli si può contestare la mancanza di sistemi di sicurezza o d’allarme.

Invece, si può imputare all’amministratore di condominio la responsabilità di essersi affidato a ditte poco responsabili e inadeguate e di aver esonerato le stesse dall’installare antifurto collegato alle impalcature.

A tal proposito si consiglia la lettura del seguente articolo: Furto in condominio tramite i ponteggi: chi paga i danni? Ecco chi è responsabile

Quando non è responsabile l’amministratore

Ci sono, infine, casi in cui non c’è alcuna responsabilità da imputare all’amministratore di condominio.

Per esempio, quando si può dimostrare che il reato sarebbe stato lo stesso commesso, anche se l’amministratore avesse agito diligentemente.

Inoltre, quando il furto sia stato agevolato dalla condotta errata di un’altra persona, come la stessa vittima.

L’amministratore non è neppure responsabile nel caso in cui il furto sia stato commesso in una parte di proprietà esclusiva distante dalle parti comuni.

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: "L'insostenibile leggerezza della storia" e "L’insufficienza del linguaggio metafisico" per la rivista "Filosofi(e)Semiotiche", e "Il movimento comunista nel cosentino" per la "Rivista Calabrese di Storia del '900".Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati. Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.
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