Furto d’identità digitale, cosa fare e come tutelare i propri dati online

Non è raro, a causa delle nostre abitudini online, diventare vittima di un furto d’identità digitale. Ecco come difendersi e cosa fare se il danno è fatto.

Non è raro, a causa delle nostre abitudini online, diventare vittima di un furto d’identità digitale. 

In effetti, oggi sono molti gli strumenti e i canali informatici di cui ci serviamo nella vita di tutti i giorni. Dalle nostre abitudini di acquisto che, sempre più, si spostano su e-commerce e marketplace online, fino all’utilizzo di social network come Facebook, Instagram e Telegram, la nostra vita è notevolmente cambiata. 

Il servirsi della tecnologia ha senza dubbio reso una vasta gamma di azioni più semplici e immediate, come comunicare con gli altri, usufruire di beni e servizi, finanche comunicare con le pubbliche amministrazioni. 

È vero anche, però, che il mondo digitale ci ha messo di fronte a pericoli che, solo pochi anni fa, non erano contemplati. 

Il furto d’identità è sicuramente tra questi e, inoltre, i danni che provoca alla vittima non sono di poco conto. Si tratta sicuramente di ripercussioni psicologiche, ma non solo, perché, dal momento che hacker e criminali informatici si servono di dati e informazioni personali per compiere illeciti, la vittima potrebbe ritrovarsi a doverne pagare le conseguenze legali. 

Un ruolo importante è rappresentato dalla prevenzione, ma cosa fare quando il danno è fatto? Ecco tutti i metodi per tutelarsi, dalle azioni preventive a quelle successive al furto in questione.

Furto d’identità digitale, cos’è, come funziona e chi è più a rischio

L’identità digitale non è che la nostra identità reale che agisce nel mondo digitale. Di conseguenza, le nostre azioni (che, oggi come oggi, sono davvero moltissime), che siano esse positive o negative, vengono associate alla nostra persona, proprio così come accade nella vita reale.

Al pari della sostituzione di persona, anche il furto d’identità digitale, in Italia, costituisce reato. Vi sono soggetti che si appropriano dell’identità digitale di un individuo, con metodi più o meno sofisticati, per perseguire diversi scopi, dall’ottenere dei vantaggi ad arrecare un danno diretto alla vittima. 

Se caduti nelle mani sbagliate, i nostri dati possono essere utilizzati per commettere ulteriori reati, per chiedere riscatti, per creare una nuova identità, prelevare soldi dal conto bancario, per ottenere vantaggi fiscali e molto altro. 

Dati che, volenti o nolenti, siamo soliti utilizzare anche durante le nostre sessioni su internet. Per fare solo un esempio, molti siti richiedono all’utente, durante la fase di registrazione, di rilasciare dati come username, password ed e-mail. Altre volte, invece, le nostre informazioni lasciano una traccia ben visibile ad occhio esperto quando navighiamo sui social. 

La consapevolezza delle “nostre tracce” nel mondo online deve portare a compiere un ulteriore passo verso la prevenzione e la tutela di questi dati sensibili. Non a caso, le vittime il più delle volte sono persone che o non hanno particolare dimestichezza con la tecnologia o non prestano abbastanza attenzione alla sicurezza. 

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Furto d’identità digitale, cosa dice la legge italiana

Come già accennato, il furto d’identità digitale è reato. A stabilirlo è l’articolo 640 ter del Codice Penale che stabilisce la pena per chiunque procura a sé o agli altri un ingiusto profitto arrecando un danno ad altri, altera in qualsiasi modo:

il funzionamento di un sistema informatico o telematico o intervenendo senza diritto con qualsiasi modalità su dati, informazioni o programmi contenuti in un sistema informatico o telematico o ad esso pertinenti […]

In Italia, dunque, chi compie un furto d’identità rischia non solo una multa che va da 51 a 1.032 euro, ma anche la reclusione da un minimo di 6 mesi a un massimo di 3 anni. 

Cosa fare in caso di furto d’identità e perché è fondamentale sporgere denuncia

Sebbene esistano delle vere e proprie “vittime ideali”, è anche vero che un furto d’identità può coinvolgere chiunque, anche per un semplice errore di distrazione. 

Soprattutto, questo tipo di illecito nasconde delle particolari insidie. Non è sempre facile scoprire in tempo di aver subito un furto d’identità. Molte persone, anzi, scoprono di essere diventate vittime solo quando hanno già subito danni economici o, più generalmente, si palesano le conseguenze delle azioni illegali compiute dai criminali che hanno utilizzato la loro identità. 

Per questo motivo, come vedremo nel prossimo paragrafo, la prevenzione è essenziale. Ma cosa fare se il furto d’identità è ormai avvenuto? 

È assolutamente necessario sporgere denuncia alla polizia postale. Questo, infatti, permette alla vittima di essere sollevata dalle eventuali responsabilità di atti illeciti compiute a proprio nome. 

La polizia postale, in ogni caso, non ha potere illimitato. Nel caso, per esempio, di furto d’identità digitale su Facebook, dopo aver sporto denuncia sarà comunque necessario segnalare la cosa al social network stesso. Sarà, poi, Facebook a bloccare il profilo ed effettuare i dovuti controlli. 

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Furto d’identità digitale, come tutelarsi e fare prevenzione

Prevenire è meglio che curare, anche quando si parla di furti d’identità digitale. 

Il nostro utilizzo massiccio di siti e social network deve, infatti, essere regolamentato da una serie di azioni preventive. Utile, inoltre, è capire come agiscono spesso hacker e criminali informatici per non cadere nelle loro trappole. 

Per difendersi da eventuali furti d’identità conviene seguire alcuni consigli: 

evitare di cliccare su link inviatici anche da contatti di amici o parenti sui social network o, comunque, chiedere sempre al diretto interessato di cosa si tratta;

mai comunicare dati sensibili come username, password o codici pin;

prestare attenzione alle e-mail che ci arrivano, soprattutto quelle in cui viene richiesta la comunicazione di dati personali, e verificare gli indirizzi dalle quali provengono (specialmente se l’indirizzo sembra essere quello di istituti di credito);

non usare la stessa identica password per differenti accessi o, comunque, cambiarla periodicamente.

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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