3 modi certi per ottenere il tuo passaporto più in fretta!

Come fare domanda per avere il passaporto, quanto costa, che documenti portare, quali sono le possibilità per accorciare i tempi,

Se state pensando alle prossime vacanze estive, e c’è qualche paese lontano che vi chiama con insistenza è il momento di pensare non solo a prenotare viaggio, albergo e divertimenti, e per i più prudenti anche dare un’occhiata al sito viaggiare sicuri per verificare che quel bel posto esotico non sia rischioso, ma anche di andare a verificare le condizioni del vostro passaporto.

Potrebbe infatti essere una brutta sorpresa accorgersi solo all’ultimo che è scaduto. Si ricorda che vale dieci anni e poi deve essere rifatto, seguendo la procedura dall’inizio e non solo rinnovato con un iter semplificato.

Ci si deve, poi sempre recare di persona a farsi identificare in un ufficio della Questura, il che potrebbe richiedere la necessità di recarsi presso il capoluogo di provincia e di impiegare un po’ di tempo.

Con un minimo di programmazione, avendo l’attenzione di pagare tutte le tasse richieste e di arrivare al giorno dell’appuntamento con tutti i documenti necessari, è comunque una procedura che, tolti i tempi tecnici, non comprimibili, può essere fatta senza grossi disagi. 

A cosa serve il passaporto

Il passaporto come leggiamo sul sito della Polizia di Stato

viene rilasciato a tutti cittadini italiani maggiorenni ed ha una durata decennale. Al momento della scadenza non è rinnovabile, ma ne deve essere richiesto uno nuovo. Per i bambini fino ai tre anni la durata è di soli tre anni, per quelli fino ai diciotto anni è di cinque annualità.

Ma a cosa serve questo documento, perché non basta la carta di identità? In effetti se qualcuno non ha la necessitò di espatriare ed uscire anche dall’Unione Europea può benissimo fare a meno di fare di questo documento, che non costituisce un obbligo come invece lo è la carta di identità elettronica.

Non possiamo farne a meno, però se vogliamo visitare, anche solo per turismo uno dei paesi che non fanno parte del vecchio continente. Anzi in molti casi ci dobbiamo procurare anche in visto di ingresso. Non si tratta però di due documenti intercambiabili: solo il passaporto è quello in grado di identificarci in modo certo e ufficiale, il visto dice solo che siamo autorizzati ad entrare.

Quando siamo in possesso di questo documento, se vogliamo lo possiamo usare anche all’interno del nostro paese, nel caso ci sia la necessità di identificarci, ma non abbiamo alcun obbligo di portarlo sempre con noi.

A partire dal giugno del 2012 non è più previsto registrare il figlio minore sul documento di un genitore. Anche i più piccoli, pur con le differenze di rilascio previste in questi casi dovranno dotarsi di un documento individuale.

Chi avesse passaporti rilasciati prima dell’entrata in vigore delle nuove regole li potrà continuare a usare fino alla scadenza per sé, mentre per i figli ne dovrà chiedere uno nuovo.

Cosa è il passaporto elettronico

Dopo un periodo di sperimentazione, dal 20 maggio 2010 l’Italia, per adeguarsi alla normativa dell’Unione Europea, rilascia solo il passaporto elettronico. Si tratta sempre di un documento in forma cartacea e costituito sempre da 48 pagine. Sulla copertina si trova un microchip che conserva i dati anagrafici del titolare, le impronte digitali e la foto del titolare.

Sulla seconda pagina si trova anche la firma in forma digitale, per tutti tranne che per i minori di 12 anni, gli analfabeti e chi abbia un’impossibilità accertata a firmare. In questi casi ci sarà la scritta esente. Chi abbia meno di 12 anni inoltre, solo dopo aver compiuto quell’età, sarà chiamato a fornire le proprie impronte digitali.

Come chiedere il passaporto

La domanda per ottenere un passaporto nuovo può essere presentata, secondo il disposto dell’articolo 6 della legge 21 novembre del 1967 numero 1185

presso la Questura, l’ufficio passaporti del commissariato di Pubblica Sicurezza, ola stazione dei Carabinieri.

In genere è possibile rivolgersi anche all’ufficio anagrafe del proprio comune, che farà solo da tramite per l’inoltro della pratica. Per la raccolta delle impronte digitali ci si dovrà comunque recare presso gli uffici della Questura. 

Altra possibilità è quella di fare la richiesta online, accedendo al portale solo con il proprio SPID o la Carta di Identità Elettronica. Qui sarà possibile aprire la pratica e prenotare il luogo e l’orario in cui completarla davanti a un ufficiale.

Gli italiani residenti all’estero devono fare la richiesta rivolgendosi alla rappresentanza diplomatico-consolare del luogo dove si trovano, che ha competenza anche per questi adempimenti.

Qualsiasi opzione si scelga rimane sempre inderogabile la necessità di recarsi di persona davanti a un addetto che raccolga le impronte digitali e ci identifichi, confrontandoci con un documento con foto valido

Quali documenti servono per avere il passaporto

Per fare la richiesta del passaporto servono una serie di documenti, il primo dei quali è il modulo di domanda. Si tratta di un modello prestampato che costituisce un’autocertificazione, una di quelle dichiarazioni fatte sotto la propria responsabilità ai sensi della legge numero 445 del 2000.

Questa precisazione è importante perché usare questo mezzo ci evita, come in passato, di dover fare la spola tra vari uffici per chiedere certificati ufficiali. Ci mette però nei guai se dichiariamo fatti falsi o sbagliati.

Devono poi essere portate due foto formato tessera recenti e uguali tra loro. Devono essere fatte su sfondo bianco, essere frontali e con il viso scoperto. Se la domanda non fosse presentata direttamente dall’interessato una delle due foto deve essere legalizzata sul retro.

Va portato anche un documento di identità valido, eventualmente il passaporto scaduto. Se il documento viene chiesto perché il precedente era ancora valido, ma è stato smarrito o rubato dovrà essere portata anche una copia della denuncia.

Infine non dimenticare, se ci si è prenotati sul sito, la stampata della prenotaione con l’ora dell’appuntamento,giusto per sicurezza, e per tutti le ricevute dei versamenti effettuati. 

Quanto costa il passaporto

Il passaporto, al netto delle spese necessarie per recarci all’ufficio dove lo chiediamo, ha comunque un costo abbastanza importante. La buona notizia è che già dal 2014 non è più necessario apporre ogni anno sul documento una marca da bollo per confermarne la validità. Da allora anche quelli emessi dal 2012 continuano ad essere validi fino alla scadenza senza pagare più nulla.

La brutta notizia è che il costo totale da sostenere per il 2022 è stato confermato in 116 euro. Dovranno essere pagati con due modalità. Una marca da bollo da 73,50 euro acquistabile da qualsiasi tabaccaio e un versamento da 42,50 euro.

Quando devo rifare il passaporto

Come detto sopra, il passaporto non si rinnova, deve essere rifatto, seguendo la procedura descritta. Le ipotesi che si possono verificare sono quella della scadenza, dopo dieci anni dal rilascio. La data di scadenza si trova sulla pagina che contiene anche i nostri dati personali, subito sotto alla data di rilascio.

Altra ipotesi è quella in cui finiamo le pagine a nostra disposizione per apporre i timbri di ingresso e di uscita da una nazione straniera. Caso similare è quello in cui il documento sia deteriorato e non più utilizzabile. In queste due ipotesi dovrà essere allegato alla domanda di quello nuovo e sarà annullato.

Nessun duplicato neppure nel caso in cui il passaporto sia andato smarrito o ci sia stato rubato. In questa ipotesi è necessario prima rivolgersi a polizia o carabinieri per fare una denuncia di smarrimento. Con il verbale che ci sarà rilasciato, potremo iniziare l’iter per averne uno nuovo.

Quanto tempo serve per avere il passaporto

Ci sono innanzitutto dei tempi che dipendono dalla disponibilità degli uffici che si occupano dell’identificane e della raccolta delle impronte digitali. Quel servizio viene fatto sempre previo appuntamento, noi possiamo tagliare i tempi scegliendo di fare la domanda online, ma la parte dell’identificazione è possibile solo in presenza.

Dopo avere concluso questa procedura, i tempi indicativi per avere in mano il proprio passaporto sono quelli tra un minimo di due e un massimo di 20 giorni.

Il ritiro può essere fatto di persona o delegando qualcun altro allo stesso ufficio dove ci siamo già recati. Per sapere quando il proprio documento è pronto è possibile accedere al sito della Questura di interesse e utilizzando il numero della propria pratica, che si trova sulla ricevuta che ci hanno rilasciato è possibile vedere lo stato del documento.

La delega deve essere scritta su carta semplice, cioè non richiede l’applicazione di marche da bollo, ma deve essere legalizzata da un notaio o da un ufficiale di stato civile. Si tratta di una procedura piuttosto macchinosa, ma che ha una sua giustificazione nella necessità di evitare che un documento personale finisca nelle mani sbagliate.

Un’alternativa piuttosto pratica è quella di chiedere l’invio direttamente a casa. Questa opzione deve essere chiesta già in fase di presentazione della domanda ed ha un costo di 8,20 euro. Il servizio viene fatto da Poste Italiane, che ha firmato una convenzione con il Ministero dell’Interno.

In questura agli interessati verrà consegnata una busta da compilare con l’indirizzo al quale vogliamo ricevere il documento. Le spese di spedizione dovranno essere pagate in contrassegno al portalettere.

Passaporto urgente cosa è

In alcuni casi particolari è possibile chiedere di avere il passaporto in tempi notevolmente ridotti rispetto a quelli normali. Questo documento è rilasciato solo in due casi: se non si è in grado di rilasciare le impronte digitali per causa di forza maggiore, oppure quando ci sono delle urgenze comprovate legate a ragioni di salute, famiglia, lavoro o studio.

In questa ipotesi dovranno essere allegati alla domanda i documenti che giustifichino l’urgenza.

Ci verrà rilasciato entro pochi giorni un passaporto temporaneo, che ha una durata di un anno, è privo di microchip e ha solo 16 pagine. 

Questo documento è valido per l’espatrio, ma visto che non offre tutte le garanzie offerte da quello tradizionale in alcune nazioni potrebbe essere accettato solo se accompagnato da un visto di ingresso e una volta all’interno del paese potrebbe avere un uso limitato.

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