Usufrutto: che cos’è? Come funziona? Quanto dura?

Scopri tutto sul diritto di usufrutto! Cos'è? Come funziona? Come si costituisce? Quanto dura? Come si estingue? Spese, diritti, obblighi e tanto altro!

Continuando a leggere questo articolo, avrai modo di andare a conoscere e di andare a scoprire tutto quello che riguarda il diritto di usufrutto!

Nello specifico, andremo a parlare, inizialmente, di quanto viene disciplinato dall’art. 981 del codice civile ed andremo a vedere, in particolare, che cos’è e come funziona il diritto di usufrutto.

Dopodiché, andremo a parlare di quali sono le parti che compongono il contratto di usufrutto e andremo a vedere i motivi per i quali si sceglie di fare questa particolare tipologia di contratto.

Successivamente, andremo a parlare di quali sono le principali differenze che intercorrono tra l’usufrutto e la piena proprietà.

Poi, andremo a parlare di come si costituisce l’usufrutto.

Dopodiché, andremo a parlare, invece, di qual è l’oggetto del contratto di usufrutto, di quanto dura e di chi è tenuto ad effettuare i vari pagamenti, riguardo questa particolare tipologia di diritto reale di godimento.

Prima di terminare questa mini guida, invece, andremo a parlare di quali sono i diritti e gli obblighi che sono previsti, dapprima in capo all’usufruttuario, e, successivamente, in capo al nudo proprietario.

Ed infine, per concludere questo breve articolo, andremo a parlare di quali sono le altre cause di estinzione del contratto di usufrutto, oltre alla normale decorrenza di questa particolare tipologia di diritto reale di godimento.

Usufrutto: cosa dice l’arti. 981 del codice civile?

Il primo passo che andremo ad effettuare in questa breve guida, sarà quello di andare a parlare di quanto viene disciplinato dall’art. 981 del codice civile, in merito al diritto di usufrutto.

Nello specifico, l’art. 981 del codice civile disciplina l’usufrutto come il diritto reale che consente ad un soggetto, cioè l’usufruttuario, di godere e di disporre di un bene che non è di sua proprietà, raccogliendone i frutti che maturano da questo.

Questo diritto è riconosciuto all’usufruttuario, però, soltanto a patto che egli non cambi la destinazione economica del bene, di cui ne è proprietario un altro soggetto, cioè il nudo proprietario.

Usufrutto: che cos’è e come funziona?

Dopo aver parlato di quanto viene disciplinato dall’art. 981 del codice civile, in merito al diritto di usufrutto, passiamo adesso a vedere, in particolare, che cos’è e come funziona questa particolare tipologia di diritto reale di godimento.

Nello specifico, il diritto di usufrutto viene disciplinato dagli artt. 978 e seguenti del codice civile, e rappresenta un diritto reale di godimento su cosa altrui.

L’usufruttuario può disporre e godere liberamente dell’utilizzo del bene che è di proprietà del nudo proprietario, può raccogliere i frutti che ne ricavano, ma detiene l’obbligo di rispettare la destinazione economica del bene, quindi, senza andarla a modificare in alcun modo.

Se viene mutata la destinazione economica del bene oggetto del diritto di usufrutto, i diritti e gli obblighi dell’usufruttuario vengono meno, dal momento che viene utilizzata la diligenza del buon padre di famiglia.

Usufrutto: quali sono le parti del contratto?

Dopo aver parlato, nel dettaglio, di che cos’è e di come funziona il diritto di usufrutto, passiamo adesso a vedere quali sono le parti che compongono questa particolare tipologia di contratto.

Nello specifico, andando subito al sodo, le parti che compongono l’usufrutto sono:

  • Il nudo proprietario, ossia il proprietario del bene a tutti gli effetti di legge, che può, quindi, decide di vendere l’immobile concesso in usufrutto, percependone i relativi frutti;
  • L’usufruttuario, ossia colui che può liberamente godere e disporre del bene oggetto dell’usufrutto e che, anche se non ne diventa il proprietario, può percepire i frutti che ne vengono ricavati da esso, a patto che egli non provveda ad alterare la destinazione economica del bene in questione;
  • Il bene oggetto del contratto, che solitamente è un immobile.

Perché si sceglie di fare l’usufrutto?

Dopo aver parlato di quali sono le parti che compongono il contratto di usufrutto, passiamo adesso a vedere i motivi per i quali si sceglie di utilizzare questa particolare tipologia di diritto reale di godimento.

Nello specifico, il diritto di usufrutto viene quasi sempre utilizzato per motivi di investimento, e cioè per andare ad acquistare un immobile a dei prezzi che sono più vantaggiosi rispetto a quelli che è in grado di offrire il mercato.

Inoltre, alla conclusione del periodo di usufrutto, chi diventa proprietario del bene oggetto del contratto, può andare a rivendere l’immobile al prezzo di mercato, andando quindi a guadagnare delle belle cifre.

I motivi per cui si sceglie di fare l’usufrutto si possono ritrovare tra quegli anziani che non hanno eredi e che scelgono questa particolare tipologia di diritto reale di godimento, per percepire un po’ di denaro da poter spendere nell’immediato, facendo la felicità di numerosi investitori.

Quali sono le differenze tra l’usufrutto e la piena proprietà?

Dopo aver parlato dei motivi per i quali si sceglie di utilizzare il diritto di usufrutto, passiamo adesso a vedere quali sono le principali differenze che intercorrono tra questa particolare tipologia di diritto reale di godimento e la piena proprietà.

Nello specifico, il diritto di usufrutto si distingue dalla piena proprietà in quanto:

  • La piena proprietà si verifica quando un soggetto acquista un bene e ne diventa il proprietario, potendo disporre godere di esso in maniera esclusiva;
  • L’usufrutto, invece, si verifica quando un soggetto acquista un bene ad un prezzo inferiore rispetto a quello di mercato, e ne diventa possessore, ma non proprietario.

Come si costituisce l’usufrutto?

Dopo aver parlato di quali sono le principali differenze che intercorrono tra il diritto di usufrutto e la piena proprietà, passiamo adesso a mostrare come si costituisce questa particolare tipologia di diritto reale di godimento.

Nello specifico, ecco quali sono le varie modalità con le quali si può costituire il diritto di usufrutto:

  • Attraverso la stipula di un contratto tra le parti, redatto in forma scritta, in maniera autonoma o mediante l’ausilio di un notaio;
  • Attraverso la stipula di un testamento redatto dal soggetto defunto, che era il proprietario del bene;
  • Per legge (usufrutto legale), come per esempio il caso di usufrutto dei genitori che possono disporre liberamente dei beni di proprietà dei loro figli minorenni;
  • Per usucapione.

Usufrutto: qual è l’oggetto del contratto?

Dopo aver parlato di come si costituisce il diritto di usufrutto, passiamo adesso a vedere qual è l’oggetto del contratto di questa particolare tipologia di diritto reale di godimento.

Nello specifico, possono essere oggetto di usufrutto queste tipologie di beni:

  • Beni immobili;
  • Beni mobili;
  • Universalità di mobili;
  • Beni immateriali;
  • Crediti;
  • Titoli di credito;
  • Aziende;
  • Azioni;
  • Prodotti dell’ingegno;
  • Ecc…

Questi beni oggetto del contratto di usufrutto devono essere necessariamente infungibili ed inconsumabili, dal momento che questi debbono essere riconsegnati dall’usufruttuario al nudo proprietario al termine dell’accordo.

Se, invece, i beni oggetto dell’usufrutto sono beni fungibili e consumabili, si parla del “quasi usufrutto”.

Usufrutto: quanto dura?

Dopo aver parlato di qual è l’oggetto del contratto di usufrutto, passiamo adesso a vedere quanto dura questa particolare tipologia di diritto reale di godimento.

Nello specifico, il diritto di usufrutto ha una durata limitata nel tempo, che può variare in base alla tipologia di contratto in questione.

Andando direttamente al sodo, ecco quanto dura l’usufrutto:

  • Termine previsto dal contratto;
  • Per tutta la vita dell’usufruttuario;
  • Per 30 anni, se questo viene concesso ad una persona giuridica.

Usufrutto: chi paga?

Dopo aver parlato di qual è la durata del diritto di usufrutto, passiamo adesso a vedere chi è tenuto ad effettuare ai vari pagamenti, riguardo questa particolare tipologia di diritto reale di godimento.

Nello specifico, al nudo proprietario spettano le spese relative alla manutenzione di tipo straordinario; mentre, l’usufruttuario deve pagare tutte le spese di ordinaria manutenzione e le imposte sul reddito.

Se il nudo proprietario decide di non adempire alle proprie spese, l’usufruttuario può pagare di tasca sua e chiedere il rimborso in un momento successivo.

Usufrutto: quali sono i diritti e gli obblighi dell’usufruttuario?

Dopo aver parlato di chi è tenuto ad effettuare ai vari pagamenti, riguardo il diritto di usufrutto, passiamo adesso a vedere quali sono i diritti e gli obblighi che sono previsti in capo all’usufruttuario, all’interno di questa particolare tipologia di diritto reale di godimento.

Nello specifico, ecco quali sono i diritti dell’usufruttuario:

  • Godere del bene oggetto di usufrutto;
  • Cedere a terzi il proprio diritto;

Ecco quali sono, invece, gli obblighi dell’usufruttuario:

  • Pagare le spese di manutenzione ordinaria;
  • Pagare le tasse;
  • Restituire il bene al nudo proprietario al termine dell’usufrutto.

Usufrutto: quali sono i diritti e gli obblighi del nudo proprietario?

Prima di terminare questo breve articolo e dopo aver parlato di quali sono i diritti e gli obblighi che sono previsti in capo all’usufruttuario, all’interno del diritto di usufrutto, passiamo adesso a vedere i diritti e gli obblighi di un’altra parte del contratto di usufrutto.

Nello specifico, andremo a parlare di quali sono questi particolari diritti e questi obblighi che sono previsti, invece, in capo al nudo proprietario, sempre all’interno di questa particolare tipologia di diritto reale di godimento.

Il principale diritto del nudo proprietario è quello di essere il proprietario e di poter vendere quando vuole il bene oggetto di usufrutto. Ma questi sono i suoi obblighi:

  • Pagare le spese di manutenzione straordinaria;
  • Pagare le tasse sulla nuda proprietà.

Usufrutto: quali sono le cause di estinzione del contratto?

Ed infine, per andare a concludere questa mini guida, dopo aver parlato, in maniera esauriente, di tutto quello che riguarda i diritti e gli obblighi che sono previsti sia in capo all’usufruttuario, che in capo al nudo proprietario, passiamo adesso a vedere, invece, quali sono le cause di estinzione del contratto di usufrutto.

Nello specifico, andremo a parlare di quali sono le altre cause di estinzione del contratto di usufrutto, oltre alla normale decorrenza di questa particolare tipologia di diritto reale di godimento.

Ecco quali sono le cause di estinzione anticipata del contratto di usufrutto:

  • Prescrizione, dopo 20 anni;
  • Consolidazione;
  • Totale perimento del bene;
  • Abuso dell’usufruttuario;
  • Rinuncia dell’usufruttuario.
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