Dove investire nel 2023, ecco le migliori opportunità: 5 consigli utili

Ecco le migliori idee per investire nel 2023 per ogni tipo di strategia, dalle più difensive alle più aggressive.

Definire l’investimento giusto non è facile, il mercato è in continuo mutamento e le opzioni disponibili sono davvero innumerevoli, ecco allora un quadro generale per orientarsi in un ondo in continua evoluzione.

La scelta della strategia

La cosa più importante da sapere prima di investire è definire la propria strategia di investimento e, a seconda delle proprie possibilità, orientarsi su una strategia più difensiva o più aggressiva.

Una strategia difensiva è una strategia con un basso livello di rischio, che vede la composizione di un portafogli di investimento strutturato in modo tale da proteggere l’investitore e generare nella maggior parte dei casi un rendimento minimo, senza troppi rischi di una perdita di capitale.

Per una strategia di tipo difensivo generalmente sono indicati titoli di stato, materie prime e muoversi su scadenze a breve, così da risentire il meno possibile delle varie oscillazioni, lasciando uno spazio minimo a titoli azionari e trend del momento.

Una strategia aggressiva, viceversa, è una strategia ad alto livello di rischio, che vede la composizione di un portafogli di investimento strutturato in modo tale da generare potenzialmente grandi margini di profitto, tuttavia, i rischi connessi a questo tipo di strategia sono più alti e le possibilità di una perdita parziale o totale del capitale investito, sono sempre dietro l’angolo.

Per una strategia di tipo aggressivo, generalmente sono indicati titoli azionari e sui trend del momento, lasciando a materie prime e titoli di stato, uno spazio minimo, tale da avere comunque di un cuscinetto sicuro.

Dove investire nel 2023

Una volta definita la propria strategia, sia essa difensiva o aggressiva, è necessario individuare dove e su cosa investire, per semplificare l’identificazione è possibile ridurre i possibili investimenti in alcune macrocategorie che sono, titoli di stato, materie prime, mercato azionario, valute tradizionali e digitali e mercato immobiliare.

Prima di investire è opportuno avere un idea chiara e precisa del momento in cui ci troviamo e dei possibili risvolti futuri che possono interessare il settore in cui abbiamo deciso di investire.

Prendiamo ad esempio i BTP indicizzati all’inflazione, questi titoli di stato consentono di generare un rendimento dipendente dall’aumento dell’inflazione, e, in un momento come il 2023 in cui l’inflazione è in aumento, anche se si registrano i primi segnali di una riduzione dell’aumento dell’inflazione, e, consapevoli che secondo le stime della BCE l’inflazione in Europa non tornerà a livelli ordinari prima del 2025, scegliere di investire in titoli indicizzati all’inflazione può garantire rendimenti relativamente alti, per almeno due anni, prima che i rendimenti derivanti da questi titoli possano avvicinarsi ai loro rendimenti minimi garantiti.

Partendo da queste considerazioni, è possibile fare un passo aggiuntivo riguardante le origini dell’incremento dell’inflazione. Sappiamo infatti che questa è dipendente in larga parte dall’incertezza economica dovuta alla pandemia, dalla crisi energetica e in parte dai cambiamenti climatici.

Questi elementi possono essere utili per orientare i nostri possibili investimenti sulle materie prime relative al mercato energetico e delle risorse alimentari. Si tratta di settori generalmente molto stabili equiparabili ai titoli di stato.

Per quanto riguarda i trend del momento, su cui puntare in caso di strategie più aggressive, è importante scegliere con cautela, poiché questi trend in rapida crescita, possono decrescere altrettanto velocemente. Uno dei settori maggiormente in crescita nel 2023 è quello tecnologico, e dei titoli legati alle intelligenze artificiali, anche se, alcuni esperti temono possa trattarsi di una bolla prossima a scoppiare.

Come investire senza rischi?

Investire senza rischi non è possibile, un rischio, anche se minimo, è sempre possibile, anche quando si tratta di investimenti sicuri come titoli di stato, tuttavia, è possibile mantenere questi rischi bassi e per farlo è possibile puntare su attività finanziarie relativamente sicure, i cui rendimenti tuttavia sono molto bassi o addirittura inesistenti.

Tra le attività finanziarie più sicure oltre ai titoli di stato, vanno sicuramente indicati i buoni fruttiferi postali, i libretti postali, i fondi comuni di investimento e gli investimenti assicurativi.

Per questo tipo di investimenti i rendimenti sono come anticipato molto bassi, in media vanno dallo 0,2% ad un massimo del 3,5% a seconda della durata della sottoscrizione.

Questi rendimenti calano ulteriormente per alcuni strumenti, come ad esempio nel caso dei libretti postali i cui interessi vanno dallo 0,001% allo 0,4%.

Per i fondi comuni di investimento invece i rendimenti sono generalmente più alti.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
796FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate