Ftse Mib: ecco fin dove potrebbe calare. Focus Eur/Usd e Oro

Il Ftse Mib punta ora alla chiusura di un gap-up aperto a metà marzo, ma la discesa potrebbe proseguire oltre. La view di Antonello Marceddu.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata ad Antonello Marceddu, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari, con una particolare attenzione rivolta a Piazza Affari.

Il Ftse Mib ha ritracciato di circa 1.000 punti dai top raggiunti di recente. Quali le attese per le prossime sedute?

La salita che ha portato il Ftse Mib fino ad area 25.500 si è tramutata in un pull-back.

Il picco toccato nella sessione del 29 marzo a 25.505 punti potrebbe aver dato adito alla conclusione del pull-back e sarà interessante vedere coe potranno avvenire le chiusure dei gap.

Vado subito a valutare quello del 15 e 16 marzo tra i 23.500 e i 24.000 punti, rispettivamente i valori del close e dell’open delle due sedute indicate.

Dopo la chiusura di questo gap il Ftse Mib potrebbe anche registrare un approfondimento al ribasso, ma non mi aspetto che peda terreno molto oltre l’area dei prezzi citati.

Da notare che il picco del 29 marzo in area 25.500 di Ftse Mib, è andato a ridosso del 38,2% di Fibonacci del vettore ribassista iniziato il 5 gennaio scorso e concluso il 7 marzo.

Non mi aspetto che il Ftse Mib vada a raggiungere i minimi del 7 marzo in area 21.000, mentre è più credibile una discesa fino ai 22.500 punti, target più facilment raggiungibile per il ribasso partito da area 25.500.

In area 24.000 c’è la base di un trading range che si è concluso per il Ftse Mib a fine ottobre dello scorso anno e sotto il livello indicato vedo bene un approdo in area 22.500, altro livello molto battuto in passato.

Anche nel caso in cui siano raggiunte queste aree di prezzo, non ci sarà nulla di drammatico per il Ftse Mib che potrebbe anche vivere questa fase di flessione prima di avviare una nuova salita.

L’euro-dollaro è sceso a mettere sotto pressione anche l’area di 1,09. Cosa aspettarsi nel breve?

Dobbiamo valutare se queste sedute di ribasso per l’euro-dollaro potranno essere lette come una sorta di test, per andare a verificare se il mercato ha ancora qualcosa da offrire in termini di acquisti a questi livelli di prezzo.

Sappiamo benissimo che il mercato da anche queste piccole indicazioni che non sono discese vere e proprie, ma dei test che servono per verificare se c’è ancora offerta.

Potremmo leggere il movimento dell’euro-dollaro in questa chiave, a patto che le quotazioni rimangano dentro il minimo del 7 marzo scorso a 1,08. 

Se il cross rimarrà al di sopra di tale soglia o si limiterà a scendere poco sotto, sempre in ottica di prova di acquisti da parte degli operatori che stanno andando effettivamente a valutare lo shopping sulla base di offerte ipotetiche che il mercato può dare.

Se l’euro-dollaro dovesse consolidare intorno ad area 1,09, sarà possibile una nuova partenza al rialzo.

Cosa può dirci in merito al recente andamento dell’oro e quali i possibili scenari nel breve?

L’oro si mantiene all’interno del 50% del vettore rialzista che ha portato da area 1.775/1.780 dollari fino al massimo dei 2.070 dollari circa.

Il gold si mantiene in una fase laterale in cui mancano indicazioni degne di nota, quindi a questo punto è bene navigare a vista per cercare di capire quando il trading range in atto potrà finire.

Il consiglio quindi è di muoversi con estrema cautela perchè in questo momento non ci sono indicazioni di direzionalità.

Cautela dunque, andando a valutare di volta in volta la situazione, fermo restando che si possono fare operazioni nell’intraday, ma diventa più difficile operare in ottica più lunga.

Al ribasso sotto i 1.914 dollari l’oro potrebbe andare a rivedere quota 1.900 dollari prima e poi 1.800 dollari.

Sopra i 1.950/1.960 dollari, invece, il gold potrebbe esprimere una direzionalità rialzista verso i 2.000 dollari prima e i 2.070 dollari in seguito.   

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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