Cinven investe 100 milioni in Eurovita, ma servono altri investitori

Ad Eurovita servono circa 400 milioni per un corretto livello di Solvency, e Cinven inietta 100 milioni, una mossa per attirare altri investitori.

Secondo le stime Eurovita necessita di circa 400 milioni per un corretto Solvency, e, a tale proposito è intervenuta Cinvem, che, attraverso il proprio fondo di private equity, Fondo 5, ha iniettato nella società cica 100 milioni. Ora però, serve trovare altri investitori.

Cinven inietta 100 milioni in Eurovita

Cinven ha iniettato, attraverso il proprio fondo di private equity, Fondo 5, 100 milioni di euro in Eurovita.

L’investimento è un palliativo alla necessità di Eurovita di trovare 400 milioni circa per un corretto livello di Solvency, tuttavia, i cento milioni immessi da Civen non sono sufficienti.

La mossa di Cinven non ha in effetti una natura o un intento risolutivo, ma, come precisato, è parte di una strategia elaborata insieme ad Alessandro Santoliquido, commissario di Eurovita, per trovare una soluzione a lungo termine, e attirare nuovi investitori.

Cinven ha dunque messo in gioco un quarto del capitale necessario a soddisfare i bisogni della società controllata, lanciando così un segnale molto forte da parte. L’immissione di capitale esplicita il desiderio del fondo nel cercare una soluzione per evitare la liquidazione della società, inoltre, rappresenta anche un forte segnale per eventuali investitori terzi.

La grande immissione di capitale potrebbe infatti attirare nuovi partner e investitori in grado di coprire i rimanenti tre quarti del capitale necessario a salvare Eurovita.

La crisi di Eurovita

La necessità di trovare 400 milioni di euro per Eurovita nasce da alcune scelte operative non più in linea con il mutato contesto economico e finanziario che si sono tradotte in un crollo della solvency, portandola al di sotto dei livelli di guardia.

Il portafoglio di Eurovita

Guardando al dettaglio il portafoglio di investimenti di eurovita, emerge come questi gestisca asset per circa 15 miliardi di euro, di cui, circa 6 miliardi sono riferibili a prodotti Unit Linked, mentre i restanti 9 miliardi sono legati alle gestioni separate e titoli governativi.

Entrando nel merito dei 9 miliardi, di questi, oltre 6 miliari sono investiti in titoli governativi, per lo più Bund e titoli francesi. Una scelta che in condizioni ordinarie di mercato, con bassi tassi di interessi, poteva rappresentare una sorta di garanzia, tuttavia, il mutato contesto economico e i nuovi tassi di interesse incrementati dalla BCE hanno sortito effetti negativi sul portafoglio di Eurovita.

Nello specifico, su queste obbligazioni Eurovita conta notevoli minusvalenze e nessun beneficio in termini di rendimento che hanno reso necessario per la compagnia, reperire capitali per circa 400 miliardi per evitare la liquidazione della società stessa.

Il caso di Eurovita è particolarmente significativo perché di particolare incidenza per l’intero settore, di conseguenza, è importante che Cinven ed altri investitori intervengano per evitare il fallimento della società, un fallimento che potrebbe avere effetti negativi sull’intero settore.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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