Ricalcolo della pensione, conviene? Sistema misto vs contributivo

Non è detto che il ricalcolo della pensione con il sistema contributivo non abbia i suoi vantaggi. Ecco quando conviene.

A partire dal 1996 in poi, il ricalcolo pensione avviene con il sistema contributivo. Questo sta a significare che chi ha iniziato prima di questa data, è in sistema misto.

Ma il ricalcolo della pensione conviene? E in quali circostanze?

Ecco le opzioni da valutare.

Quando si deve fare il ricalcolo della pensione

Se la propria iscrizione all’Inps è antecedente al 1995 e c’è almeno un accredito prima del 31 dicembre 1995, allora si può quantificare la pensione interamente con il sistema contributivo.

Questo avviene in particolare, se ci si avvale di:

  • opzione donna
  • pensione quota 103
  • computo presso la gestione separata
  • totalizzazione
  • opzione per il ricalcolo contributivo.

Come è evidente, la necessità del ricalcolo proviene dal fatto che di per sé il sistema di calcolo contributivo è penalizzante, rispetto a quello retributivo misto.

Questo perché non si calcola il valore dell’assegno pensionistico sulla base degli ultimi anni (che essendo di fine carriera dovrebbero essere più sostanziosi, dal punto di vista della retribuzione) o a ogni modo di quelli migliori.

Il calcolo avviene invece sulla base dell’intera contribuzione versata nel corso della carriera.

Tale rendimento tiene conto anche della variazione quinquennale del Pil nominale e si adegua ogni due anni alla speranza di vita. Ciò nonostante, si verifica in media un taglio pensionistico più basso del 30%.

Non a caso, proprio per cercare di gravare il meno possibile sulle casse statali, il Governo cerca di ritoccare i requisiti anagrafici per abbassare l’età in cui andare in pensione ma sempre a patto che si passi ormai al sistema contributivo.

Ricalcolo pensione, conviene? Ecco quando

A ogni modo, non è detto che il ricalcolo della pensione con il sistema contributivo non abbia i suoi vantaggi.

Uno di questi consiste senza dubbio nell’uscita anticipata per la pensione, come appena accennato. Potendo beneficiare di andare in pensione qualche anno prima, si accetta anche che l’assegno dia meno consistente.

Non va dimenticato inoltre il fatto che è possibile usufruire, ricalcolando la pensione con il sistema contributivo, anche del riscatto agevolato degli anni di laurea che dal 2019 è possibile riscattare con onere forfettario ridotto.

Addirittura c’è un caso in cui il contributivo risulta essere più conveniente del sistema retributivo stesso.

Si pensi ad esempio ai casi in cui si hanno contributi Inps versati ma che sono molto datati. Può essere il caso di un ex dipendente che ora lavora come libero professionista e che versa i contributi alla cassa previdenziale a cui appartiene.

A questo punto può scegliere di calcolare la pensione di vecchiaia sia in totalizzazione che in regime di cumulo.

Ebbene, in totalizzazione, solo contributiva, la quota spettante per l’assegno della pensione è maggiore rispetto a quella che si avrebbe con il sistema di cumulo.

Il secondo caso in cui è conveniente effettuare il ricalcolo della pensione in base al criterio contributivo è quello in cui è presente un vuoto importante, a livello di contributi versati (anche per 10 anni, per intenderci).

La differenza non sarebbe sostanziale, in questo caso, ma comunque il sistema contributivo risulta più vantaggioso di quello misto.

Riepilogando, il ricalcolo della pensione può convenire in diverse situazioni:

  • cambiamenti nella legislazione previdenziale: se vengono introdotte nuove leggi o regolamenti previdenziali che influenzano i calcoli della pensione, potrebbe essere vantaggioso ricalcolare la pensione in base alle nuove disposizioni
  • carriera lavorativa prolungata: se si continua a lavorare oltre l’età pensionabile, è possibile accumulare ulteriori contributi previdenziali per aumentare l’importo della pensione. In questo caso, ricalcolare la pensione dopo aver accumulato ulteriori anni di contributi potrebbe portare a un beneficio maggiore
  • aumento del livello di stipendio: se si beneficia di aumenti di stipendio significativi durante la carriera lavorativa, ricalcolare la pensione potrebbe portare a un importo più elevato, poiché le pensioni spesso dipendono dal reddito medio su cui sono basate.

Infine, anche cambiamenti nelle circostanze familiari, come il matrimonio, il divorzio o la morte del coniuge, così come nelle condizioni di salute, potrebbero rendere necessario il ricalcolo della pensione.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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