Venerdì 24 febbraio il Consiglio di amministrazione di Telecom, avrebbe dovuto vagliare le offerte presentate per l’acquisizione di Netco, la nuova Newco, di Telecom, tuttavia, a seguito di una richiesta da parte del governo Italiano, la scadenza dell’offerta è stata rimandata al 24 marzo.
L’offerta di Kkr
Ad inizio febbraio il fondo statunitense di private equity Kkr, ha presentato un offerta di partecipazione in NetCo, una newco di Telecom, che si occupa di gestire la rete Telecom.
Per essere più precisi, negli scorsi mesi, il fondo Kkr ha presentato un offerta vincolante da 20 miliardi di euro più un bonus sulla Netco, con scadenza prefissata al 24 febbraio, ed un offerta non vincolante, per l’acquisizione di una quota, non definita, della newco Netco.
Il rinvio della valutazione
Il consiglio di amministrazione di Telecom, avrebbe dovuto riunirsi in questa settimana per discutere le offerte vincolanti e non vincolanti, presentate da Kkr, tuttavia, su richiesta del governo italiano, il fondo Kkr ha prorogato di ulteriori quattro settimane il termine dell’offerta vincolante.
Stando a quanto si legge in una nota pubblicata da TIM, la richiesta di posticipare la scadenza dell’offerta vincolante di Kkr è stata motivata dal governo dalla necessità di disporre di ulteriori quattro settimane per poter effettuare un analisi congiunta degli aspetti pubblicistici dell’operazione concernenti i poteri esercitabili dal governo nel settore.
Sempre nella nota si legge che il fondo Kkr ha dato la propria disponibilità a continuare un dialogo costruttivo e proseguire con la due diligence. Si legge inoltre che la riunione del cda prevista per Giovedì 23 febbraio in cui sarebbe stata discussa l’offerta non vincolante presentata da Kkr è confermata. Ne consegue che, giovedì 23, il Cda valuterà l’offerta non vincolante.
In attesa di un offerta da parte di CdP
Il governo Meloni ha più volte espresso interesse ad investire nell’infrastruttura di rete, e più volte è stata ventilata la possibilità di una proposta di acquisto per alcuni asset Telecom da parte di Cassa depositi e Prestiti. Nonostante le avvisaglie tuttavia, nessuna offerta è stata ancora presentata a Telecom e molti ipotizzano che la richiesta di prorogare la scadenza dell’offerta vincolante sia un tentativo di temporeggiare in attesa della proposta di CdP.
Cassa depositi e prestiti, è , insieme al fondo australiano Macquarie, tra i primi azionisti in Open Fiber, e, secondo alcune voci, il gruppo starebbe lavorando ad un offerta da circa 18 miliardi più la cessione di alcuni asset, per ottenere l’approvazione delle autorità di regolamentazione, all’acquisizione di parte della rete Telecom.
Secondo altre voci invece, potrebbero essere in corso delle trattative di ripartizione delle aree di competenza, tra CdP e Kkr. Si ipotizza infatti che per aggirare eventuali limitazioni da parte delle autorità, il fondo statunitense potrebbe concentrarsi sulle aree ad alta concorrenzialità, dette aree nere, mentre cdp potrebbe concentrarsi sulle restanti aree grigie e bianche, are a minore concorrenzialità, dove sarebbe più semplice ottenere il via libera dell’antitrust per l’operazione.