La moda approda al metaverso: 2 novità curiose da sapere!

La moda diventa sostenibile e digitale, in un modo che mai avremmo potuto immaginare! In questo articolo, le 2 novità da non lasciarvi sfuggire:

Sostenibilità e tecnologia sono due facce della stessa medaglia, due aspetti che collaborano l’uno in relazione all’altro per consentire al nostro pianeta di durare più a lungo.

Negli ultimi tempi, l’idea di uno sviluppo sostenibile si è  fatta strada in molti ambiti, da quello ecologico a quello socio-economico fino a toccare quello della moda.

Stilisti, designer, rivenditori e clienti costituiscono oggi un unico mondo, in cui l’attenzione verso i procedimenti e la realizzazione di capi di abbigliamento etici e sostenibili è il trampolino di lancio verso il futuro.

Un futuro che conoscerà tendenze fuori dall’ordinario e un metaverso incredibile.

Moda 2022 e sostenibilità: cos’è e perchè è importante?

Per mia convinzione ho sempre pensato che il concetto di sostenibilità fosse una novità degli ultimi anni.

Un specie di rivoluzione ambientale ed una sorta di coscienza umana verso il futuro di un pianeta che, da un giorno all’altro, potrebbe smettere di esistere.

Ma, al di là di queste considerazioni, l’esigenza di una crescita economica e sociale più rispettosa dell’ambiente circostante prese forma già dagli inizi degli anni ’70.

In quest’epoca l’intera società si era resa conto del fatto che il modello di sviluppo tradizionale a lungo andare avrebbe causato più male che bene all’intero ecosistema terrestre, causandone il collasso.

Mediante l’Accordo di Parigi sul clima, gli esperti hanno dato certezza ai limiti del pianeta, rendendoli ancor più reali che mai.

Conseguentemente a ciò, negli anni a venire si sono compiuti diversi sforzi per rimediare quanto più possibile alla situazione, creando un modello di sviluppo che rispettasse le basi per un futuro migliore.

L’idea di sviluppo sostenibile, quindi, è molto vasta  e complessa e il concetto di sostenibilità così come lo conosciamo oggi è stato il frutto di una grande evoluzione.

Il punto di partenza per determinarne il significato è stato il rapporto Brundtland intitolato “Our common future” nel quale, come spiega esg360.it:

“Si identifica per la prima volta la sostenibilità come la condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere le possibilità delle generazioni future di realizzare i propri.”

Ovvero di implicare un benessere ambientale, sociale ed economico costante e crescente nel tempo, senza mai abbandonare la prospettiva di lasciare una qualità della vita migliore per le generazioni future.

L’articolo di Umberto Cesarotto amplifica ancor di più il concetto di sostenibilità. 

Potremmo dire, dunque, che lo sviluppo sostenibile nella sua interezza significhi, come precisa qualcherisposta.it:

“imparare a vivere nei limiti di un solo pianeta, in maniera equa e dignitosa per tutti senza sfruttare i sistemi naturali da cui traiamo risorse e senza oltrepassare le loro capacità di assorbire scarti e rifiuti generati dalle nostre attività.”

Come poter arrivare a questo?

Semplicemente scegliendo strategie e pratiche che mirino ad aumentare l’efficienza delle attività e dei processi aziendali.

In questo modo anche le risorse verranno utilizzate in maniera più razionale e misurata, riducendo sprechi inutili e costi altissimi.

È il caso della grande produzione, del consumo quotidiano e della moda sostenibile.

Moda 2022: come scegliere gli abiti in modo sostenibile?

Come abbiamo visto poco fa, il concetto di sostenibilità può essere applicato a molti aspetti globali quali ambiente, società ed economia.

In un’ottica completamente diversa, la sostenibilità può essere applicata anche ad un settore “secondario” come quello della moda.

La moda sostenibile è forse l’esempio che più ci permette di capire attivamente come poter cambiare semplici abitudini di tutti i giorni senza rinunciare a quello che ci piace.

Il video di TEDx Talks riporta lo speech di Francesca Boni

Il rispetto per l’ambiente e la società viene misurato in tutte le fasi del processo di realizzazione di un capo di abbigliamento, ovvero dalla concezione alla produzione e dalla distribuzione alla vendita.

Le materie prime lavorate sono meno inquinanti e più durevoli nel tempo, i costi di acqua ed elettricità si dimezzano notevolmente, i lavoratori non vengono sfruttati come schiavi ma remunerati e considerati in maniera umana ed equa.

Dall’altra parte, i consumatori diventano più consapevoli ed iniziano ad informarsi su come vengono prodotti i capi che intendono acquistare.

Non guardano più al bello e al ricercato quanto piuttosto alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente.

Questo modo di vedere la moda appartiene ad una società nuova, avanguardista.

Come spiega esritalia.com:

“Una società caratterizzata dall’attenzione alle persone e al loro benessere, attraverso lo sviluppo di un ecosistema favorevole all’innovazione e allo sviluppo di nuove tecnologie si inserisce perfettamente in un concetto più ampio di società 5.0.”

E noi cosa possiamo fare per aiutare questo processo?

Come scegliere abiti in modo sostenibile e contribuire a far funzionare questa moda che guarda al benessere del pianeta?

Innanzitutto, la prima cosa da fare è informarsi sui marchi di moda che offrono abbigliamento ecologico ed etico ( Gucci e Chopard, sebbene di lusso, hanno ricevuto il riconoscimento Eco-Ape Brandmark per il loro impegno), magari prediligendo i prodotti handmade locali.

Gli abiti in fibra naturale sono meglio di quelli in materiale sintetico che, dopo vari lavaggi, rischia di “perdere pezzi” dannosi per gli oceani.

Bisogna preferire la qualità alla quantità, quindi pochi abiti ma che siano duraturi! Una volta acquistato il capo che ci interessa, non ci resta che prendercene cura il più possibile e farlo vivere a lungo.

Per quanto riguardo il lavaggio, bisognerebbe far partire la lavatrice solo a carico pieno in modo da ridurre i consumi idrici ed energetici.

Se il capo in questione è da buttare, non gettarlo nella spazzatura ma riporto nei punti di raccolta appositi sparsi nella vostra città, in alternativa si può sempre donarlo a qualcuno che ne ha più bisogno di voi!

Poche semplici regole che possono cambiare il mondo?

Moda: quali sono i trend di quest’anno?

È possibile essere alla moda senza allontanarsi dalla sostenibilità?

Assolutamente sì e vi dirò di più, è possibile essere alla moda comprando pochissimi capi da abbinare fra loro.

Spulciando un pò nelle riviste di moda e guardando qualche servizio speciale si può notare come l’essenzialità e la sobrietà siano le parole d’ordine del 2022.

Si abbandonano i vestiti troppo elaborati e si preferisce il Less is more ritornando al look minimal, preciso e studiato in ogni minimo dettaglio.

Gli accessori diventano il punto di svolta dell’outfit e vivacizzano la mise senza stancare.

Si apprezzano di più i look monocromatici e moderni con ispirazioni agli anni 90 dando spazio ai blazer in lana da indossare sotto ad un cappono lungo e lineare o il completo in jersey per gli incontri meno formali.

I colori di tendenza per la moda sostenibile 2022  sono accesi, vibranti.

Spopola il rosa candy/ fucsia, il verde fluorescente, il blu elettrico, l’arancione lava e il giallo canarino purché indossati da capo a piedi senza timore di sembrare uscite da un video di Katy Perry.

Le scarpe con il tacco sono le Pump mentre le borsette in tinta unita si accostano spudoratamente in contrasto con l’abito.

Insomma, tutta la moda 2022 rispetta l’ambiente, i materiali sono ecologici e di secondo utilizzo ma il piacere e la soddisfazione sono sempre di prima mano!

Che ruolo avrà la moda nel digitale?

Le poche volte in cui mi capita di vedere una sfilata in televisione mi chiedo sempre quanto passione ci voglia per realizzare qualcosa che, a distanza di anni, potrebbe passare di moda.

Eppure è l’amore per quest’arte e la dedizione ad un lavoro sempre in continuo mutare che dona respiro a stilisti, designer e sarti che presenziano fisicamente per catturare tutta la bellezza dell’opera.

Purtroppo o per fortuna, con il protrarsi di questi anni cupi (2020-2021) la moda ha subito un enorme cambiamento non solo nella forma ma anche nella condivisione con il pubblico, affidandosi all’avvento del digitale quasi ad occhi chiusi.

Come spiega agendadigitale.eu:

“Siamo definitivamente nell’epoca in cui i servizi e i beni vengono a noi e non viceversa: chi avrebbe mai pensato che anche la moda potesse diventare virtuale?”

Eppure è così.

La moda diventa digitale si espande in ogni dove, realizzando prodotti e servizi mediante l’utilizzo di software 3d in grado di creare quello che loro chiamano “tessuto digitale” sul corpo dei consumatori.

Adattando digitalmente l’abito sulla figura inviata, il consumatore può scegliere di comprare o meno l’articolo riducendo l’inquinamento derivante dalla fast fashioning.

Per capire la funzione di questo processo innovativo vi consiglio di vedere per intero la Milano Digital Fashion Week che ha offerto un’esperienza multi-canale ai suoi partecipanti mettendo a disposizione:

  • videochiamate
  • ologrammi
  • spazi virtuali
  • intelligenza artificiale

Tutto in grado di dare vita al fantomatico metaverso.

Moda 2022: quale possibile futuro in arrivo?

Pensavo fosse un’anticipazione cinematografica dell’ennesimo film Marvel e, invece, non avevo capito proprio niente.

Che cosa vuol dire metaverso e come si applica al campo della moda?

Riporta internet-casa.com:

“Di per sé il metaverso è un termine ampio che si riferisce generalmente ad ambienti virtuali condivisi in cui le persone possono accedere via internet e nel quale si è rappresentati da un proprio avatar 3d [..] l’ideaconsiste in interazioni più multidimensionali, dove gli utenti sono in grado di immergersi nei contenuti digitali piuttosto che semplicemente vederli.”

I clienti del futuro saranno sempre più inclini a fare shopping online e ad adornare al meglio il proprio avatar.

Grazie agli NFTs ( token tacciabili ed unici) le persone potranno immergersi completamente nell’industria della moda di lusso e non temere più di incorrere nei falsi perché ogni articolo digitale sarà verificabile sulla blockchain.

I brand potranno raggiungere un numero infinito di appassionati di moda dimezzando i costi di gestione e di produzione, offrendo un’esperienza futuristica.

Vi immaginate un futuro della moda così assurdo?

Potremmo indossare vestiti fatti d’acqua, di luci al Led o di un tessuto che varia in base a quanto siamo tristi o felici!

Volete saperne di più?

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