Prepara il tuo esame di comunicazione e semiotica in 5 step!

Stai per fare l'esame di comunicazione e semiotica? Abbiamo racchiuso i concetti più importanti in 5 step. Prepara l'esame velocemente con una lettura.

La teoria semiotica di Ferdinand de Saussure ti è familiare? Quando parliamo di Algirdas Julien Greimas cosa ti viene in mente? L’approccio semiotico è la base della comunicazione. Umberto Eco ha rivoluzionato il modo di vedere la semiotica. 

L’esame di comunicazione e semiotica si può preparare in 5 unici e facili step. Abbiamo riportato tutto, approfondiremo dal segno al testo al quadrato semiotico, i maggiori esponenti, le teorie della semiotica e il programma e lo schema narrativo, con uno sguardo verso il metodo semiotico, il quale, aiuta a leggere le strategie nascoste dietro i segni e viene usato come supporto nelle attività di comunicazione. 

Prima, ricordiamo una frase importante del semiologo Ferdinand De Saussure:

“Non è l’oggetto a determinare il punto di vista ma è il punto di vista a creare l’oggetto”.

Non possiamo non citare Greimas:

«Fuori dal testo non c’è salvezza!»

Eccone un’altra da ricordare durante la lettura di Jurij M. Lotman:

“Il materiale della semiotica non è costituito dalle parole, dalle frasi o dai testi isolati, ma dalla cultura come tale. Dopo aver assimilato l’esperienza della linguistica, la semiotica si rivolge alla culturologia.” Jurij M. Lotman”

Nel particolare, saprai cosa sono la comunicazione e la semiotica, concetti fondamentali per mantenere un filo logico durante l’esame. A seguire i maggiori esponenti da sapere, il segno, il testo, il quadrato semiotico, le teorie della semiotica e vedremo il programma narrativo fino allo schema narrativo. 

1. Cosa sono la comunicazione e la semiotica? Fondamentale per un filo logico!

Per comunicazione si intende condividere informazioni, opinioni, esperienze, sensazioni e sentimenti. Essa avviene mediante una relazione tra persone. Si distingue in sociale e interpersonale. Non riguarda solo la comunicazione persuasiva ma c’è molto altro.

La comunicazione sociale è detta anche comunicazione di massa, dove, tra gli esempi, troviamo l’applicazione in diversi canali: televisione, radio, stampa, pubblicità e social network.

La comunicazione interpersonale racchiude quella verbale (linguaggio scritto e orale), non verbale (sguardo e gesti) e para verbale (tono di voce, volume, ritmo, pause, silenzio). 

Che cos’è la semiotica? Indica la dottrina dei segni, ossia, la riflessione sui segni, la classificazione, le leggi e i loro usi all’interno della comunicazione. Il colore delle foglie indica in che stagione siamo: un esempio di segno. Questi ultimi si trasformano in testi in cui la società di riflette. 

La semiotica avviene mediante la comunicazione, la quale, è un processo che avviene tra esseri umani e presuppone sistemi di significazione, di conseguenza, li attiva e in un determinato momento veicola un messaggio.

Lacomunicazione.it entra ancora di più nel merito:

La s. (o semiologia) è la scienza che studia: 1) i segni intesi come ciò di cui l’uomo, in virtù della loro strutturale capacità di rinviare a uno o più significati, si serve per comunicare con i suoi simili; 2) il testo inteso come lo spazio metodologico in cui, in virtù del ricorso a codici e strategie comunicative precisi, avviene uno scambio simbolico tra un progetto di comunicazione (enunciatore) e un programma d’uso (enunciatario); 3) l’interazione tra un testo e il suo ricettore entro un determinato contesto comunicativo.

Per un maggiore chiarimento su cosa sono comunicazione e semiotica, ci riferiamo alle definizioni riportate da Wikipedia e dal dizionario Treccani:

Per comunicazione (dal latino cum = con, e munire = legare, costruire e dal latino communico = mettere in comune, far partecipe) si intende il processo e le modalità di trasmissione di un’informazione da un individuo a un altro (o da un luogo a un altro), attraverso lo scambio di un messaggio elaborato secondo le regole di un determinato codice comune.

Sinon. di semiologia, in quanto scienza dei segni (linguistici o altri): la semiotica si propone come oggetto i modi dell’attività semica o semiosi. (…)

la semiotica comprende la sintattica (che studia i rapporti formali dei segni tra loro), la semantica (che studia i rapporti dei segni con ciò che essi designano) e la pragmatica (che studia i rapporti dei segni con chi ne fa uso).

2. I maggiori esponenti da sapere per l’esame di comunicazione e semiotica

Dal XX secolo, questa parola diventa una vera e propria materia, nonché, disciplina. All’epoca, chiamata anche semiologia, ha carattere filosofico e linguistico. 

Dall’inizio, vediamo due filoni di pensiero: quello di Charles S. Pierce negli anni dell’1800 e quello di Charles Morris durante il 1900, di matrice filosofica, il secondo, di matrice linguistica, di Algirdas Julien Greimas. 

Il primo filone di matrice filosofica ha dato origine alla comune semiotica interpretativa. Il secondo diede vita alla semiotica generativa e narrativa

La semiotica interpretativa la riprende Umberto Eco negli anni successivi. Invece, la semiotica strutturale viene interpretata anche da: Ferdinand De Saussure, Louis Hjemslev e Roland Barthes. Di Greimas ricordiamo il quadrato semiotico, come attribuiamo la semiotica della cultura di massa ad Umberto Eco. 

3. Esame comunicazione e semiotica: dal programma narrativo allo schema!

Il programma narrativo nell’esame di semiotica e comunicazione è essenziale poiché si unisce allo schema da usare. Essa è una operazione sintattica elementare della narratività. Si riferisce ad una narrazione costituita da una sequenza di programmi narrativi che possono essere articolati in modo vario tra loro. 

Ad esempio, inseriti uno all’interno dell’altro, oppure, gerarchizzati. Lo schema narrativo si divide in quattro fasi. Individuato da Propp, si sviluppa in due dimensioni e in quattro diverse fasi. La prima fase è la manipolazione, che racchiude il soggetto operatore, il dovere o il volere. 

La seconda fase della competenza, dove si ottiene il sapere e il potere viene seguita dalla terza fase, quella della performance, per finire con la sanzione

La fase della manipolazione e della sanzione prende momenti cognitivi, a differenza della fase della competenza e della performance che comprende i momenti pragmatici. La semiotica viene vista in modelli: strutture semio narrativo e strutture discorsive. 

Nelle prime vi è la sintassi e la semantica, in cui, nella prima troviamo le operazioni del quadrato semiotico e i programmi narrativi con gli schemi narrativi, nella seconda vediamo le relazioni sul quadrato semiotico e i valori. Nelle strutture discorsive troviamo l’enunciazione che si divide in attori, spazi e tempi e temi e figure.

4. Esame comunicazione e semiotica: dal segno, testo al quadrato semiotico

Saussure definisce il segno un’entità a due facce, la quale, unisce il significato e il significante Questi due termini vengono intesi rispettivamente come un concetto e un’immagine acustica, cioè, la traccia psichica di un suono.

Nella semiotica, è la relazione che tiene insieme queste due facce che lo compongono. Per poter preparare bene l’esame di comunicazione e semiotica, il concetto di testo è fondamentale da sapere. Potrebbe essere sostituito al segno, un modello esplicativo definito a seconda delle necessità di analisi. 

Si intende un enunciato che sta al di là della frase, comprende elementi non verbali e riguarda i processi di significazione (non di sistemi). Esempi? I miti e i racconti sono testi tramandati oralmente. Le fiabe, i racconti e le poesie sono testi scritti e letterari, oppure, i testi visivi come le pubblicità e i manifesti. 

Il quadrato semiotico di Greimas è un modello che permette di articolare in modo logico una categoria semantica e individua cosa si nasconde dietro questa. Definisce le relazioni logico semantiche. È considerato lo strumento che permette di articolare la forma su cui si basa un testo e cosa c’è all’interno, oltre. 

Rappresenta le relazioni logiche, come diverse categorie semantiche: contrarietà, contraddizione e complementarità. Immaginiamo il quadrato come le relazioni e le operazioni e facciamo un esempio pratico. 

Mettiamo il colore bianco in alto a sinistra, il quale, ha una relazione di contrarietà con il nero in alto a destra. Quest’ultimo ha una relazione di complementarità con il “non bianco” posto in basso a destra e una relazione di “non nero” in basso a sinistra. 

Il “non bianco” ha una relazione di contraddizione con il bianco posto in alto a sinistra. Invece, se immaginiamo il quadrato semiotico nelle operazioni vedremo che con il bianco c’è una negazione con il non bianco, il nero afferma che non è bianco e nega il non nero. 

5. Semiotica e comunicazione: teorie semiotica da sapere per preparare l’esame

Le teorie della semiotica si sono evolute nel tempo e sono fondamentali da sapere per l’esame. Possiamo ripercorrerle a partire dalla riflessione sugli oggetti di Eco, ai concetti di Greimas, sulla semiotica generativa di Marsciani, Zinna. 

Più recente troviamo l’esplorazione delle possibilità del metodo semiotico in vari campi come il giornalismo e la pubblicità di Marrone, nei primi anni 2000. In particolare, ricordiamo la matrice filosofica di Peirce, quella linguistica di Saussure, la semiotica contemporanea e interpretativa di Umberto Eco. 

Per non parlare della teoria della semiotica della cultura di Jurij M. Lotman. Il tutto, parte in maniera significativo da Greimas, che, opera sulla teoria semiotica che ha l’intenzione di rendere conto alla semantica e alla grammatica. Il sistema del metalinguaggio, secondo Greimas, è organizzato per livelli di profondità progressivi, come spiega il quadrato semiotico. 

Ricapitolando, vediamo la semiotica strutturale con Saussure e la teoria del significato con Pierce. Inoltre, se guardiamo un quadro storico evolutivo, notiamo che la semiotica di prima generazione aveva un approccio strutturalista, quello testualista della semiotica della seconda generazione e pragmatico della terza. Infine, non possiamo non ricordare il quadrato semiotico di Greimas.

Concludiamo con una frase di quest’ultimo semiologo che ha fatto la storia di questa materia:

Determinare le molteplici forme della presenza del senso e i modi della sua esistenza; interpretarle come istanze (orizzontali) e livelli (verticali) della significazione; descrivere i percorsi di trasposizione e trasformazione dei contenuti: sono esempi di una semiotica delle forme. Questi campi d’indagine oggi non sono più utopici.

Solo tale semiotica formale potrà apparire in un prossimo futuro, come il linguaggio che permetta di parlare del senso. Poiché, infatti, la forma semiotica non è altro che il senso del senso.

Carmela Maggio
Carmela Maggio
Seo Copywriter e Graphic Designer, classe 1996.Di origine lucana, laureata in Disegno Industriale, indirizzo Design della Comunicazione, tesi sulla progettazione di UI e UX, presso l'Università degli Studi G. d'Annunzio” di Pescara. Dopo la laurea
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