Azimut al top dopo la vendita della quota in Kennedy Lewis

Azimut in evidenza tra le blue chip e sotto la lente degli analisti dopo l’operazione annunciata nelle ultime ore.

L’andamento cauto mostrato dal Ftse Mib, che resta poco sotto la parità, non sembra condizionare più di tanto la seduta di Azimut.

Azimut al top sul Ftse Mib

Il titolo, dopo aver chiuso la giornata di ieri con un vantaggio di quasi un punto percentuale, si spinge ancora in avanti oggi, conquistando la prima posizione nel paniere delle blue chip.

Azimut negli ultimi minuti viene fotografato a 24,7 euro, con un rialzo del 2,02% e oltre 320mila azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a quasi 900mila.

Azimut vende quota in Kennedy Lewis

Il titolo guadagna ancora terreno dopo che Azimut ha comunicato di aver stipulato accordi vincolanti per la vendita dell’intera quota in Kennedy Lewis Investment Management (KLIM) a Petershill at Goldman Sachs Asset Management per un corrispettivo cash pari a 225 milioni di dollari.

Kennedy Lewis Investment Management rappresentava, insieme a Sanctuary e Pathlight Capital, una delle principali partecipazioni all’estero di Azimut.

Ad oggi, Kennedy Lewis Investment Management presenta circa 14 miliardi di dollari in masse gestite, rispetto ai 2 miliardi nel 2020), principalmente focalizzati nel segmento del private debt mid-market negli Stati Uniti.

L’investimento iniziale di Azimut in Kennedy Lewis Investment Management, effettuato nel 2020 tramite la controllata Azimut Alternative Capital Partners (AACP), ammontava a 60 milioni di dollari per il 19,3% del capitale.

Di conseguenza, l’operazione genera una plusvalenza che, al netto delle tasse, gli analisti di Equita SIM stimano in area 120-130 milioni di euro ai tassi di cambio attuali.

A livello di conto economico, Kennedy Lewis era consolidata come partecipazione finanziaria sotto la linea operativa, contribuendo ai risultati di Azimut per un importo che la Sim milanese stima pari a circa 5 milioni di euro alla voce “Proventi finanziari netti”.

Azimut: il commento di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM valutano positivamente la notizia, poiché evidenzia il valore di alcune partnership internazionali del gruppo.

Dopo l’operazione, le masse gestite delle affiliate di Azikmut Alternative Capital Partners raggiungono circa 7 miliardi di dollari.

Gli esperti della SIM milanese hanno aggiornato le loro stime per incorporare la cessione di Kennedy Lewis, un effetto mercato positivo sulle masse considerando l’andamento dei mercati e mostrando in trasparenza l’utile della partnership con Unicredit, già in precedenza incorporata nella valutazione).

Sul 2024, gli analisti stimano ora un utile di 604 milioni di euro, rispetto ai 477 milioni precedenti includendo Unicredit, e un utile adjusted di 404 milioni di euro. Sul 2025/2026 la stima è di un utile di 513/545 milioni di euro e un utile adjusted di 440/467 milioni.

Gli analisti di Equita SIM non cambiano idea su Azimut e ribadiscono la loro view cauta, con una raccomandazione “hold” e un prezzo obiettivo alzato del 2% a 27 euro.

Azimut sotto la lente di Banca Akros

A scommettere su Azimut è Banca Akros, che oggi ha rinnovato l’invito ad acquistare, dopo gli accordi siglato per la vendita dell’intera quota in Kennedy Lewis Investment Management.

A detta degli esperti, gli introiti derivanti dall’operazione potrebbero essere usati per incrementare la remunerazione dei soci il prossimo anno o per migliorare ancora la piattaforma di Asset Management.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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