Telecom: spunti dall’intervista al CEO. Ecco i temi chiave

Telecom Italia sotto i riflettori dopo l’intervista all’AD: ecco i messaggi principali.

Tra le blue chip che non partecipano al rialzo odierno del Ftse Mib troviamo anche Telecom Italia, che continua a muoversi poco sotto la parità.

Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un rialzo di oltre un punto percentuale, oggi da subito si è posizionato al di sotto della parità.

Telecom Italia cauto dopo il rialzo di ieri

Mentre scriviamo, Telecom Italia viene fotografato a 0,2661 euro, con un frazionale calo dello 0,19% e oltre 32 milioni di azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a quasi 178 milioni.

Telecom: l’intervista al CEO. Alcuni spunti chiave

Il titolo finisce sotto la lente dopo Repubblica riporta un’ampia intervista al CEO Labriola, in cui si sottolineano le opportunità e gli obiettivi, non solo finanziari, della nuova TIM.

In particolare, il manager vede una necessità di consolidamento nel segmento Consumer, dove l’azione del gruppo sarà concentrata sulla semplificazione della relazione con i clienti, anche attraverso il lancio a gennaio della nuova app.

Inoltre, vede significative opportunità di crescita nel segmento Enterprise, l’infrastruttura di Data Center più sviluppata sul territorio italiano, impegnata nell’offrire servizi di connettività, cloud, cybersecurity alle grandi imprese e alla pubblica amministrazione, anche grazie al contratto con il PSN della durata di 13 anni che sosterrà la crescita del business, attesa salire a 5 miliardi di euro al 2030, dai 3 miliardi attuali.

L’Ad Labriola ha altresì confermato la sostenibilità industriale del business domestico, strutturato con 16 mila FTE – dipendenti a tempo pieno – (mentre 20 mila sono stati allocati in NetCo), di cui 5mila in Enterprise e 11 mila in ConsumerCo, inclusi 4 mila operativi nei call center, che i concorrenti hanno invece esternalizzato.

Telecom: le novità sul dividendo

Il piano di marzo potrà ritornare a parlare di crescita, anche per vie esterne grazie

alla ritrovata flessibilità e solidità finanziaria con debito/EBITDA inferiore a 2 volte.

Per lo stesso motivo sarà possibile pensare a una politica di dividendi, implementabile post closing, magari anche con operazioni sul capitale che oggi è di 11 miliardi di euro.

Nel corso dell’intervista il CEO Labriola ha ribadito la propria disponibilità per un nuovo mandato e ha confermato che la cessione di NetCo non può essere bloccata anche da un eventuale cambio di CdA.

L’AD intende proseguire nel tentativo di trovare un accordo con tutti gli azionisti e ha ribadito l’impegno dell’azienda anche sul fronte sociale, in particolare sui

temi del gender gap e contro la violenza sulle donne, tema al centro delle nuove

campagne pubblicitarie del gruppo.

Telecom Italia: il commento di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM pensano che i messaggi più importanti dell’intervista siano quelli relativi alla ritrovata opportunità di crescita del gruppo e alla possibilità di riavviare una politica di dividendi, anche con una distribuzione straordinaria a valle del closing.

Gli esperti segnalano poi che secondo il Sole24ore, KKR sarebbe pronta a presentare una nuova offerta vincolante per Sparkle, alzando la valutazione dell’asset da 600 a 750-800 milioni di euro.

Equita SIM ricorda che la sua somma delle parti include la cessione di Sparkle a 750 milioni di euro, per cui si tratterebbe di un’indicazione di supporto.

Lo stesso articolo evidenzia alcune difficoltà del fondo F2i nel raccogliere fino a 1 miliardo di euro da parte dei principali soci.

Gli analisti ricordano che comunque l’operazione di cessione di NetCo è interamente finanziata e non è dipendente dalla stake che verrà assunta da F2I.

Confermata la view bullish su Telecom Italia, con una raccomandazione ”buy” e un prezzo obiettivo a 0,4 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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