Ftse Mib: il punto della situazione su questo titolo

Ecco una blue chip che finisce sotto la lente degli analisti: confermata la view bullish, ritoccato il target price.

Chiusura di settimana debole per Exor che dopo aver guadagnato poco meno di mezzo punto percentuale giovedì, è tornato un po’ indietro ieri, fermandosi poco sotto la parità.

Exor chiude la settimana in lieve calo

Il titolo ha terminato le contrattazioni a 63,84 euro, con un calo dello 0,25% e quasi 150mila azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 220mila.

Exor si è mosso in lieve controtendenza rispetto al Ftse Mib, che pure non ha fatto registrare variazioni degne di nota, fermandosi appena sopa la parità.

Exor: Equita resta bullish per diversi motivi

Ieri il titolo è finito sotto la lente di Equita SIM, i cui analisti hanno fatto il punto della situazione.

Gli esperti hanno confermato la loro view positiva su Exor per diversi motivi, in primis per l’elevato sconto sul NAV (net asset value), pari attualmente al 43%, vicino al picco storico del 45% di marzo 2020 e ben sopra la media del 26% dal 2013.

In secondo luogo, gli analisti citano il track record positivo, con il NAVPS a 3,5 volte negli ultimi 8 anni, inclusi i dividendi.

Da non dimenticare la solida struttura finanziaria di Exor che dopo la cessione di PartnerRE ha una cassa netta di 2,8 miliardi di euro, pari all’11% del net asset value. 

Infine, Equita SIM cita il migliorato profilo di rischio con la creazione di Stellantis.

Exor: i motivi dello sconto elevato

Gli analisti ritengono che l’elevato sconto, da inizio anno in media pari al 42%, oltre che all’incertezza macroeconomica, sia attribuibile al rischio reinvestimento: sommando cassa netta e la leva finanziaria, Equita SIM stima che Exor possa investire 8 miliardi di euro, pari a circa un terzo del NAV.

L’elevato sconto è attribuibile anche al rischio placement da parte del socio di maggioranza G. Agnelli BV, che coi diritti di voto moltiplicati per 5 detiene oltre l’80%.

Da segnalare anche la quota crescente di asset non quotati con visibilità limitata, pari al 16% del NAV e il cash burn di Juventus: negli ultimi 4 anni sono stati sottoscritti aumenti di capitale pro-quota per 0,45 miliardi di euro.Rischio di reinvestimento? Il track record non dovrebbe preoccupare.

Exor: focus su 3 divisioni chiave

Equita SIM ricorda che nel Capital Markets Day di novembre scorso, Exor aveva chiaramente indicato il focus su:

  • healthcare: i recenti annunci riguardano il 10% in Institut Merieux. Si tratta di 800 milioni di euro che gli analisti ritengono un primo passo all’interno di una partnership di lungo termine che aumenta il know-how di settore;
  •  lusso: dopo Shang Xia in Cina e Christian Louboutin (2% del NAV), la SIM milanese non esclude che Armani possa tornare d’attualità;
  • tecnologia, tra cui info-mobility (come Via, 2% del NAV) e fintech.

Gli analisti di Equita SIM mantengono una view bullish su Exor, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo rivisto al ribasso dell’1% a 84 euro.

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