Ftse Mib ora soffre di vertigini. Occhio ai sell improvvisi

Il Ftse Mib si è riportato sui valori antecedenti lo scoppio della guerra Russia-Ucraina: un rialzo destinato a durare?

L’ultima settimana di gennaio è stata archiviata con una seduta frazionalmente positiva per le Borse europee.

Gli indici del Vecchio Continente si sono fermati tutti poco al di sopra della parità, con variazioni percentuali molto contenute.

Il Cac40 e il Ftse100 hanno mostrato un lieve progresso dello 0,02% e dello 0,05%, mentre il Dax è salito dello 0,11%.

Ftse Mib in maglia rosa in chiusura di settimana

Ad avere la meglio su tutti è stata Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha terminato gli scambi a 26.435 punti, con un rialzo dello 0,83%, dopo aver toccato nell’intraday un top a 26.473 e un bottom a 26.196 punti.

In luce verde anche il bilancio settimanale, visto che nelle ultime cinque sedute l’indice delle blue chip ha messo a segno un rialzo del 2,56% rispetto al close del venerdì precedente.

Nelle prime tre sedute della scorsa settimana il Ftse Mib ha dato vita a un consolidamento, con un movimento in trading range tra 25.600 e 25.900 punti.

Nella giornata di giovedì l’indice ha rotto gli indugi e ha allungato il passo oltre i precedenti top di periodo, per poi salire ancora prima del week-end e spingersi a un soffio da area 26.500.

Ftse Mib su livelli pre-conflitto: fin dove può salire?

Il Ftse Mib è tornato su livelli di prezzo che non venivano più toccati dagli inizi della seconda metà di febbraio, quindi prima dello scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina.

In poco meno di un mese l’indice ha percorso davvero tanta strada, con un rialzo di oltre l’11% da inizio anno.

Gli indicatori sono ormai da diverse sedute in territorio di ipercomprato e questo dovrebbe preludere a una pausa del rialzo, ma al momento non si scorgono segnali che lascino pensare a un’interruzione della tendenza in atto.

Conferme in questa direzione si avranno con il superamento di area 26.500, preludio a un allungo del Ftse Mib verso i 27.000 punti, con estensioni fino a 27.150/27.200 punti.

L’eventuale sfondamento anche di questa soglia aprirà le porte a una salita ulteriore verso i 27.600 e i 28.000 punti, da raggiungere più in là nel tempo.

Ftse Mib: occhio ai sell improvvisi

La mancata rottura rialzista dei 26.500 punti potrebbe far scattare qualche presa di profitto, con un possibile ritorno del Ftse Mib verso i 26.150/26.000 punti.

Sotto tale soglia ci sarà il rischio di flessioni più ampie verso i 25.700 e i 25.500 punti, con proiezioni successiva a 25.200/25.000 punti.

L’impostazione del Ftse Mib resta positiva, ma più si sale e più aumentano i rischio di uno storno che potrebbe essere anche veloce.

Molta attenzione sarà riservata al duplice appuntamento della prossima settimana con le Banche Centrali, ossia Fed e BCE.

I due meeting potrebbero anche imporre una battuta d’arresto al rialzo del mercato, specie se dovessero arrivare cattive notizie sulle prossime mosse in materia di politica monetaria.

I dati macro e societari negli Stati Uniti

Sul fronte macro USA, per lunedì non sono previsti aggiornamenti degni di nota, mentre sul versante societario si segnalano prima dell’apertura di Wall Street i conti degli ultimi tre mesi di Whirlpool Corp con un eps atteso a 3,25 dollari, mentre a mercati chiusi si guarderà alla trimestrale di NXP Semiconductors che dovrebbe riportare un utile per azione pari a 3,6 dollari.

Gli aggiornamenti macro e gli eventi in Europa

In Europa si conoscerà l’indice relativo alla fiducia economica che a gennaio dovrebbe calare da 95,8 a 94,6 punti.

L’indice relativo alla fiducia dell’industria a gennaio dovrebbe peggiorare da -1,5 a -1,7 punti, mentre l’indice della fiducia dei servizi è visto in frenata da 6,3 a 4,3 punti.

Il dato finale della fiducia dei consumatori dovrebbe confermare la lettura preliminare a -20,9 punti.

In Italia sarà reso noto l’indice dei prezzi alla produzione che a dicembre dovrebbe salire del 2,4% dopo il rialzo del 2,6% precedente.

In Germania la lettura preliminare del PIL del quarto trimestre dovrebbe attestarsi sulla parità dopo il rialzo dello 0,4% dei tre mesi precedenti.

Sempre in terra tedesca sarà da seguire l’asta dei titoli di Stato con scadenza a 5 e a 11 mesi per un ammontare massimo di 2 miliardi di euro per la scadenza più breve e di 3 miliardi per quella più lunga.

I titoli da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari da seguire Clabo, Fervi e Rocket Sharing Company che presenterà i dati relativi ai ricavi e alla posizione finanziaria netta del 2022.

Lunedì prenderà il via, per concludersi il 22 febbraio, l’OPA volontaria obbligatoria di Femto Technologies su Prima Industrie.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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