Webuild scende, ma raccolta ordini superiore alle stime

Webuild al vaglio di numerose banche d’affari dopo l’aggiornamento sulla raccolta ordini.

Anche la seduta odierna si è conclusa con il segno meno per Webuild che oggi ha perso nuovamente terreno.

Webuild scende ancora

Il titolo, dopo aver ceduto ieri circa un punto e mezzo percentuale, ha terminato gli scambi in flessione dell’1,01% oggi, ferma dosi a 2,166 euro, con oltre 1,6 milioni di azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 3,8 milioni.

Webuild ha perso ancora terreno dopo aver riportato un aggiornamento sulla raccolta d’ordini da inizio anno che ha raggiunto i 5,5 miliardi di euro, superiore alla stima di Equita SIM pari a 4,9 miliardi.

Webuild: i dati sulla raccolta ordini da inizio 2023

La raccolta ordini da inizio anno è pari al 47% della stima che gli analisti hanno sull’anno 2024.

Gli esperti segnalano che il dato, così come le loro stime e la guidance 2024 della società, non include la commessa relativa al Ponte sullo Stretto di Messina e le connesse opere che hanno un valore complessivo stimato di circa 12 miliardi di euro, di cui il 45% di pertinenza di Webuild.

A livello geografico, i nuovi ordini sono stati presi in Medio Oriente per 4,3 miliardi di euro, in Nord America per 0,5 miliardi e in Europa per 0,7 miliardi.

Webuild ha inoltre comunicato che la pipeline commerciale si attesta attualmente a 73 miliardi di euro, di cui 13 miliardi relativi a gare in attesa di aggiudicazione.

Alla luce dell’andamento del business e dell’attività commerciale, Webuild ha confermato la guidance 2024 che anticipa un fatturato superiore a 11 miliardi di euro, in rialzo di oltre il 10%, un Ebitda adjusted superiore a 900 milioni, una posizione finanziaria netta di oltre 400 milioni e un book-to-bill superiore a 1 volta.

Gli analisti di Equita SIM mantengono una view bullish su Webuild, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 3 euro.

Webuild: la view di Kepler Cheuvreux e di Mediobanca

A puntare sul titolo è anche Kepler Cheuvreux che oggi ha reiterato il rating “buy”, con un target price a 3,2 euro, dopo che Webuild ha acquisito da inizio anno nuovi ordini per 5,5 miliardi di euro, pari a circa il 50% di quelli attesi per l’intero 2024.

Buone notizie anche da Mediobanca Research che oggi ha ribadito la raccomandazione “outperform”, anche se gli analisti segnalano che dall’aggiornamento di ieri non sono arrivate novità, con il focus sulla regola esecuzione del portafoglio ordini.

Webuild: l’analisi di Exane e di Banca Akros

Al coro degli ottimisti si aggiunge anche Exane che su Webuild ha una raccomandazione “outperform”, confermata dopo che la raccolta ordini del primo trimestre è stata solida.

Gli analisti parlano in ogni caso di una notizia marginale, visto che la maggior parte degli ordini da inizio anno è stata già annunciata in occasione dei conti del 2023.

Infine, Banca Akros consiglia di accumulare Webuild, con un prezzo obiettivo a 3 euro, evidenziando che l’attuale portafoglio del gruppo assicura elevata visibilità sulle attività nel corso dei prossimi anni.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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