Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianluigi Raimondi, Direttore ITForum.it e responsabile Bluerating Mercati (gruppo Bfc Media) con domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.
Il Ftse Mib è tornato indietro dopo aver superato quota 29.000 punti nei giorni scorsi. Quali le attese per le prossime sedute?
Molto dipenderà a questo punto da Wall Street, fermo restando che sul Ftse Mib il segnale ribassista è stato l’incrocio al ribasso a 28.630/28.620 punti delle medie mobili a 21 e a 50 sedute.
Questo, a mio avviso, potrebbe portare a una correzione di breve termine verso i 28.245 punti, livello dove transita al momento il supporto dinamico ascendente di breve termine.
Ftse Mib: segnale ribassista. E ora?
Sulla soglia di prezzo appena segnalata, il Ftse Mib potrebbe disegnare un bel triplo minimo ascendente, figura tecnica che anticipa in genere un rimbalzo dei corsi.
In quest’ottica i prossimi potenziali obiettivi sono individuabili oltre i 29.000 punti prima e poi sul top di inizio agosto a 29.760 punti, con target successivi oltre la soglia dei 30.000 punti.
Cruciale sarà la tenuta dei 28.220 punti, al di sotto dei quali si profilerebbe una correzione verso i 27.560 punti prima ed eventualmente verso area 27.000.
La view su Unicredit e Intesa Sanpaolo
Unicredit si sta comportando meglio di Intesa Sanpaolo, mostrando più forza relativa. Cosa può dirci di questi due titoli?
Unicredit ha oltrepassato di recente a quota 22,6 euro la trendline discendente che limitava i tentativi di rialzo dalla fine di luglio scorso.
Ora i prossimi potenziali obiettivi in ottica rialzista sono individuabili a 24,65 euro prima e poi oltre 25 euro, con stop loss molto rigido sotto area 22,6 euro.
Intesa Sanpaolo si sta muovendo ancora in un trading range compreso tra 2,35 e 2,54 euro.
Operativamente, solo con il superamento dei 2,54 euro potremo avere nuovi allunghi, con obiettivi a 2,6/2,65 euro, top di inizio agosto.
Sotto il supporto a 2,35 euro, target potenziali a 2,25 euro e poi fino a 2,15/2,1 euro.
L’analisi di Telecom Italia
Come valuta i recenti movimenti di Telecom Italia e quali strategie ci può suggerire per questo titolo?
Non vedo benissimo Telecom Italia che di recente è stato respinto dopo il test a quota 0,33 euro della resistenza statica di medio termine.
Il ritracciamento potrebbe proseguire fin verso area 0,305/0,3015 euro, con step successivo a quota 0,28 euro.
Oltre il top a 0,33 euro, Telecom Italia potrebbe salire verso 0,37 euro prima e poi fino a 0,4 euro.
Sotto la lente Mediobanca
Cosa può dirci in merito al recente andamento di Mediobanca, anche in vista del rinnovo del Cda?
Mediobanca appare graficamente inserito in un canale ascendente dalla seconda metà di marzo scorso.
Nelle ultime sedute il titolo ha confermato questo movimento, mantenendosi al di sopra della media mobile a 21 sedute, passante ora a 12,14 euro, che fugne da supporto dinamico ascendente.
Al rialzo, una volta oltrepassata la resistenza a quota 12,3 euro, i successivi target diventerebbero 12,7 euro prima e poi oltre la soglia dei 13 euro, con stop loss da posizionare in area 12 euro.
Riflettori puntati su Moncler
Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?
Uno sguardo a Moncler che sta tentando di consolidare e quindi di rallentare intorno ai 57 euro il ribasso accusato da inizio settembre.
L’eventuale ritorno sopra la resistenza di breve a 58,1 euro favorirebbe un più convincente recupero verso 61 euro prima e poi fino a 61,9/62 euro, con proiezione successiva a 64,4 euro.
Sotto i 56,1 euro, Moncler avrà come target i 54,25 euro prima e in seguito i 52,5 euro.