Non si ferma l’ascesa del petrolio che oggi è arrivato a segnare nuovi top di periodo, riportandosi sui massimi da ottobre 2014.
Petrolio ancora su, al top da ottobre 2014
Dopo aver chiuso la sessione di ieri con un progresso di circa due punti percentuali, l’oro nero si spinge ancora in avanti oggi.
Negli ultimi minuti il petrolio si presenta a 85,95 dollari, in rialzo dello 0,58%, con gli occhi puntati già sul report relativo alle scorte strategiche USA che sarà diffuso domani, con un giorno di ritardo rispetto al consueto per via della festività di lunedì scorso negli Stati Uniti.
Saipem corre a Piazza Affari, sale anche ENI. Stona Tenaris
Il nuovo rialzo messo a segno dal petrolio offre un sostegno ai titoli del settore oil che oggi salgono in controtendenza a Piazza Affari, ma non tutti.
A indossare la maglia rosa è Saipem con un rally di oltre tre punti percentuali, seguito da ENI che sale dell’1,13%, mentre stona Tenaris che cala dello 0,42%.
Petrolio: Opec conferma stime su crescita domanda nel 2022
A mantenere alta l’attenzione sul petrolio e i titoli oil contribuiscono anche le ultime indicazioni arrivate dall’Opec. Nel suo rapporto mensile, il Cartello ha lasciato invariate le sue proiezioni di crescita della domanda mondiale di greggio per il 2022, a 4,15 milioni di barili giornalieri, per un totale di 100,79 milioni di barili.
Dal lato dell’offerta, l’Opec ha confermato la sua previsione di crescita della produzione per le geografie non-Opec a 3,02 milioni di barili giornalieri nel 2022. Anche la “call on OPEC” è invariata a 28,85 milioni di barili al giorno.
Le scorte commerciali di petrolio dell’OCSE sono scese di 16 milioni di barili giornalieri a novembre a 2,72 milioni, ovvero 389 milioni di barili al giorno in meno rispetto allo stesso mese del 2020, 247 milioni sotto l’ultima media quinquennale e 221 milioni sotto la media 2015-2019 che l’Opec+ usa come base per stabilire le quote di produzione.
Petrolio: Equita SIM punta su ENI e Tenaris
Gli analisti di Equita SIM fanno sapere che la loro ipotesi corrente sul prezzo del Brent e del gas per le stime degli utili 2022-2023, pari a 70 dollari al barile, è circa in linea con il 2021.
La SIM milanese evidenzia che il movimento recente dei prezzi spot rendono conservative queste stime.
Gli analisti fanno sapere che i loro titoli favoriti nel settore sono ENI fra le integrate e Tenaris nel segmento dei servizi.