Borse mondiali euforiche, ma in Asia…

Ieri vi avevo parlato dell’incredibile performance che sta realizzando la Borsa tedesca, ebbene i rialzi non si fermano.

Ieri vi avevo parlato dell’incredibile performance che sta realizzando la Borsa tedesca, ebbene i rialzi non si fermano.

Vi avevo detto che nelle ultime trenta sedute per ben ventiquattro volte l’indice di riferimento della Borsa di Francoforte aveva fatto segnare un rialzo, e con oggi siamo passati a 25 rialzi su 31 sedute.

E decimo rialzo consecutivo, ossia decimo rialzo nelle ultime dieci sedute. Nemmeno a dirlo, nuovo ed ennesimo record storico.

Non ci resta che attendere per vedere quando si fermeranno gli acquisti sulla Borsa tedesca.

Dato che ormai da tempo si può notare che gli acquisti si concentrano soprattutto nella seconda parte della seduta è presumibile che siano fondi americani ad operare in tal senso.

Ed è anche singolare notare come lo scorso anno l’inversione di tendenza e quindi gli acquisti siano improvvisamente iniziati esattamente il 30 di settembre, e quest’anno è accaduta la stessa cosa esattamente il 30 di ottobre.

Dall’altra parte dell’oceano non abbiamo un record storico, ma nell’anno in corso il Nasdaq sta facendo segnare rialzi eccezionali.

Al momento infatti da inizio anno il Nasdaq sta guadagnando il 38%, si tratta quindi di un anno d’oro per i titoli tecnologici.

Anche questa settimana è iniziata nel migliore dei modi, la seduta odierna comincia con l’ennesimo guadagno, un guadagno che al momento si attesta intorno al punto percentuale.

Dobbiamo però segnalare l’importante rialzo che ha avuto anche la nostra Borsa, non una performance come il Nasdaq, ma da inizio anno il nostro indice di riferimento, il FtseMib ha guadagnato il 28%.

Ed ha superato quota trentamila punti, un livello che non raggiungeva da oltre 15 anni, dal giugno del 2008 per la precisione.

Per quanto riguarda la nostra Borsa va segnalato che nella scorsa settimana un titolo ha fatto segnare da inizio anno un guadagno a tre cifre.

Si tratta di Unicredit che appunto, al momento, in questo 2023 sta guadagnando più del 100%, ossia ha visto raddoppiare la propria quotazione.

Occorre segnalare che il podio della classifica delle performance è occupato per intero dai titoli del comparto bancario, dopo il +100% di Unicredit, infatti, abbiamo Bper Banca che da inizio anno guadagna l’84,45% e Montepaschi il 74,91%.

Altri tre titoli stanno mettendo a segno rialzi superiori al 70% si tratta di Leonardo, la ex Finmeccanica (+73,58%) e ahinoi, sappiamo il perché e poi due titoli della cosiddetta galassia Agnelli/Elkann mi riferisco a Ferrari (+73,11%) e Stellantis (+72,94%).

Anche l’indice di riferimento della Borsa spagnola sta facendo segnare uno straordinario rialzo, da inizio anno infatti sta guadagnando il 24%, un guadagno in gran parte dovuto al comparto bancario.

BBVA, ossia il Banco di Bilbao nel 2023 sta guadagnando il 60%, il Banco di Santander il 46,54% ed il Banco Sabadell il 43,76%. A sostenere la Borsa madrilena inoltre Inditex (+58,54%) la multinazionale dell’abbigliamento titolare di alcuni noti marchi fra i quali il più noto è il marchio Zara.

Comunque ormai a venti giorni dalla fine dell’anno, possiamo senza dubbio dire che il 2023 sarà ricordato come l’anno delle Banche in Europa e della tecnologia negli Stati Uniti.

A proposito del Nasdaq vanno segnalate alcune performances stellari.

Al momento Symbotic società che gestisce sistemi di magazzino automatizzati utilizzando l’intelligenza artificiale, sta guadagnando il 331%.

Ma nell’ultimo mese va segnalata l’impennata che ha avuto il titolo Coinbase (+288% da inizio anno), certo al momento Coinbase vale ancora un terzo rispetto alla quotazione senza dubbio siderale e fuori da qualsiasi logica, della Ipo, ossia del debutto in Borsa avvenuto nell’aprile del 2021.

E fra i titoli con la maggior capitalizzazione vanno certamente menzionate le performance di Nvidia (+220%) e Meta (ossia Facebook, Instagram e Whatsapp) che da inizio anno sta guadagnando il 170%.

Ed allora chiediamoci, in mezzo a tutti questi guadagni stratosferici c’è per caso qualche Borsa che invece viaggia in controtendenza?

In Europa no, in Europa tutte le Piazze finanziarie stanno mettendo a segno rialzi molto importanti, abbiamo visto che anche al di là dell’Oceano Atlantico i rialzi sono estremamente significativi, ma in effetti c’è una Borsa che effettivamente sta andando in netta controtendenza ed è la Borsa di Hong Kong.

L’indice Hang Seng della Borsa di Hong Kong, infatti, dall’inizio dell’anno sta perdendo il 16%, le perdite si sono distribuite un po’ in tutto l’anno, ma si sono accentuate proprio nell’ultimo mese e mezzo quando invece, come abbiamo visto, sulle altre Borse si sono registrati rialzi stellari.

Anche questo è un aspetto che deve essere tenuto in considerazione, quindi per cercare di comprendere quel che sta accadendo in Asia è bene allora magari vedere l’altra piazza importante asiatica, naturalmente mi riferisco alla Borsa di Tokyo.

Ebbene se guardiamo la performance dell’anno in corso (+17%) la potremmo paragonare alle Borse occidentali, ma negli ultimi tre mesi l’indice di riferimento della Borsa giapponese il Nikkei 225 ha avuto un ribasso di un punto percentuale, quindi in netta controtendenza rispetto alle nostre Borse.

Insomma, dall’Asia arrivano segnali non rassicuranti ed in effetti la notizia che oggi appare su tutti i siti di informazione non è proprio rassicurante.

La tensione fra Cina, Giappone e Filippine è salita alle stelle, in questo fine settimana ci sono stati ripetuti scontri in un’area contesa nel Mar Cinese.

E nel fine settimana appena trascorso, inoltre, Cina e Filippine si sono scambiate accuse per lo scontro tra le loro unità navali – civili e della guardia costiera – in una parte contesa del mar Cinese meridionale.

E naturalmente gli Stati Uniti hanno voluto entrare in queste questioni fra i Paesi asiatici,  il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller ha invitato Pechino “a rispettare le regole e a desistere dalla sua condotta pericolosa e destabilizzante”.

Per tutta risposta la Cina ha ribadito che “continuerà ad adottare le misure necessarie per rispondere a qualsiasi provocazione”.

Insomma è possibile che l’andamento delle Borse asiatiche rifletta anche queste problematiche che, auguriamoci di no, ma potrebbero aggravarsi nei prossimi mesi.

Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche all’Università di Padova. Nella sua attività professionale ha collaborato con importanti Istituti Finanziari, ricoprendo diversi ruoli. Giancarlo Marcotti è Direttore Responsabile di Finanza In Chiaro, oltre che curatore della rubrica I Mercati e redattore della sezione portafoglio nella quale, giornalmente, riporterà le scelte di investimento effettuate. Giancarlo Marcotti cura la trasmissione Mondo e Finanza su Youtube di Money.it.
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