Cosa accadrebbe se uscissimo dall’Euro

Dopo una serie di video molto seri e rigorosi, direi che ci siamo meritati di fare due risate.

Dopo una serie di video molto seri e rigorosi, direi che ci siamo meritati di fare due risate. L’occasione ce la fornisce il mio desiderio di fare un po’ di pulizia sul mio computer, anni fa infatti memorizzavo una serie di articoli per vedere se successivamente quanto previsto dai giornalisti si fosse verificato o meno.

Ebbene ho riscoperto quindi un articolo del Sole 24 Ore a firma Enrico Marro che deve essere tutt’ora un giornalista del Sole, comunque questo era un articolo datato 30 maggio 2018. Un articolo dal titolo:

Uscire dall’euro? Cosa succederebbe a stipendi, pensioni, mutui e bollette

Preparatevi a fare quattro risate e vabbé leggiamo cosa ci scrive Enrico Marro

Cosa accadrebbe se l’Italia uscisse dall’euro? Quale sarebbe il contraccolpo su stipendi, risparmi, pensioni, mutui, inflazione e spesa al supermercato?

Bella domanda, dai Marro dicci cosa accadrebbe, sentiamo

Proviamo per un attimo a mettere da parte i colossali e pressoché insolubili problemi iniziali, dal quadro giuridico all’inevitabile fuga dei capitali (menzionata anche dal famoso “piano B” firmato da Paolo Savona , che ha studiato seriamente gli esempi della dissoluzione dell’Impero Austro-ungarico e dell’Unione Sovietica), fino alla possibilità più che concreta che l’Italia finisca in default.

Inutile andare avanti, direi, ma Marro naturalmente non si ferma qui

Senza contare gli almeno 350-400 miliardi di euro che il nostro Paese dovrebbe pagare immediatamente perché in enorme deficit nel Target 2, il sistema di pagamenti delle banche centrali dell’eurozona. Fino alla prospettiva della stessa disgregazione dell’Unione monetaria.

Sapete tutti che questa storia del Target 2 è una panzana, semplicemente per una questione contabile le operazioni vengo registrate due volte, quindi tutti i pagamenti all’interno dell’eurozona sono stati onorati regolarmente, altrimenti chi ha venduto qualcosa non sarebbe stato pagato, figuriamoci!

Ma questo solo Marro e Draghi non lo sanno. Ma Proseguiamo con l’articolo.

Scogli insuperabili, prospettive sudamericane che nessuno vorrebbe vivere sulla sua pelle. Ma facciamo un piccolo esercizio d’accademia per capire come sarebbe l’Italia nella fantascientifica ipotesi di un ritorno alla lira, pianificata e composta anche se organizzata all’improvviso per non creare crisi di liquidità (come prevedeva il “piano B”).

Uscire dall’euro: cosa succede all’inflazione
Libera dai vincoli comunitari, Bankitalia inizierebbe a stampare selvaggiamente moneta per sostenere il debito pubblico. Con un primo importante risultato: ritorneremmo all’inflazione a doppia cifra, quella che chi ha i capelli grigi ha già toccato con mano negli anni Settanta e Ottanta (quando sorpassò il 21%). Il caro vita farebbe volare i prezzi dei generi di consumo, schiacciando a terra il potere d’acquisto degli italiani, come potrebbero agevolmente raccontare i poveri venezuelani che pagano una sigaretta circa il 12% del loro stipendio minimo mensile. I prezzi di generi alimentari e materie prime importate andrebbero infatti alle stelle.

Uscire dall’euro: cosa succede a stipendi e pensioni
Il carovita rappresenterebbe insomma una colossale tassa patrimoniale sul collo degli italiani, soprattutto quelli con entrate fisse, facendo a pezzi il potere d’acquisto di stipendi e pensioni. Sempre che gli stipendi esistano ancora, poiché l’impennata dei costi di finanziamento delle aziende manderebbe al tappeto investimenti e imprese stesse, con il risultato di far impennare la disoccupazione. Della nuova lira ipersvalutata, infatti, incasserebbero qualche misero vantaggio solo le imprese che esportano prodotti a basso valore aggiunto, le quali comunque dovrebbero fare i conti con la perdita del potere d’acquisto delle famiglie italiane e la crisi dei consumi (ma anche con la necessità di adeguare gli stipendi alla corsa dell’inflazione, problema attuale del presidente argentino Macri). Chiunque desideri raccogliere capitali sui mercati internazionali a tassi accettabili, probabilmente sposterà l’azienda all’estero.

Uscire dall’euro: cosa succede a immobili, mutui e bollette
Anche i mutui immobiliari, dovuti a banche che probabilmente sarebbero state in buona parte nazionalizzate per garantirne la sopravvivenza, esploderebbero per l’effetto inflazione, per l’effetto tassi ma anche per l’effetto cambio: essendo stati stipulati in euro, diventerebbero sempre più cari perché la nuova lira difficilmente riuscirebbe a mantenere il passo con la vecchia moneta unica, resa forte dalla presenza della Germania nell’unione monetaria.

Stendiamo un velo pietoso sul capitolo bollette, visto che non siamo autosufficienti dal punto di vista energetico e che comprare elettricità e gas sui mercati esteri, con una lira svalutata, costerebbe un capitale (che poi finirebbe nelle bollette).

Uscire dall’euro: cosa succede a risparmio e investimenti
Anche i titoli di Stato perderebbero rapidamente valore, divorati dall’inflazione, mentre ovviamente il debito pubblico italiano diventerebbe sempre più difficile da collocare, con i mercati in grado di imporre tassi d’interesse enormi per prestare soldi all’Italia della nuova lira. Una valuta a livelli di fragilità simili a quelli del peso argentino e della lira turca, in caduta libera proprio nelle ultime settimane. Diventeremmo insomma un Paese emergente, in un triste tango a braccetto con Buenos Aires.

Enrico Marro

30 maggio 2018

Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche all’Università di Padova. Nella sua attività professionale ha collaborato con importanti Istituti Finanziari, ricoprendo diversi ruoli. Giancarlo Marcotti è Direttore Responsabile di Finanza In Chiaro, oltre che curatore della rubrica I Mercati e redattore della sezione portafoglio nella quale, giornalmente, riporterà le scelte di investimento effettuate. Giancarlo Marcotti cura la trasmissione Mondo e Finanza su Youtube di Money.it.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
785FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate