Elezioni europee: i primi sondaggi, le prime sorprese

A due mesi e mezzo dalle elezioni europee cominciano ad essere diffusi i sondaggi elettorali, vorrei in questo video limitarmi all’analisi.

A due mesi e mezzo dalle elezioni europee cominciano ad essere diffusi i sondaggi elettorali, vorrei in questo video limitarmi all’analisi del nostro Paese.

In particolare mi soffermo su due sondaggi perché anche se apparentemente sembra non ci siano particolari difformità nella realtà invece si potrebbero configurare risultati molto differenti.

Mi riferisco all’aspetto più importante ossia alla soglia di sbarramento che, ricordo, alle elezioni europee è fissata al 4%.

Ricordo poi che in Europa il sistema elettorale è assolutamente proporzionale, quindi tutti i partiti si presentano singolarmente.

Come anticipato mi riferisco a due sondaggi: quello della società IPSOS commissionato da Euronews e quello della società SWG commissionato dalla rete televisiva La7.

Allora partiamo dall’alto ossia dai partiti che dovrebbero ricevere il maggior numero di voti, per quanto riguarda la vetta della classifica non dovrebbero esserci sorprese, SWG attribuisce a Fratelli d’Italia il 26,8% ed IPSOS il 27,0%, quindi nulla da dire.

Al secondo e terzo posto per entrambe le società di rilevazione dati il Partito Democratico ed il Movimento 5 Stelle, ma qui si può notare una differenza, forse non eclatante, ma significativa, per SWG infatti il PD è al 19,8% mentre il Movimento 5 Stelle è al 15,3% quindi una chiara differenza fra i due del 4,5% a favore del PD.

Per IPSOS invece il PD si ferma al 19% ed il Movimento 5 Stelle sale al 17,4% quindi la differenza fra i due partiti sarebbe di soli 1,6 punti percentuali.

Scendiamo di un gradino, per SWG Lega e Forza Italia sono pari all’8,2%, mentre per IPSOS la Lega è leggermente avanti, all’8% contro il 7,8% di Forza Italia.

Ma eccoci arrivati ai risultati che potrebbero maggiormente cambiare l’esito elettorale, perché, come vi ho anticipato la soglia di sbarramento è fissata al 4% quindi sotto questo livello si è fuori.

Parto dal dato per il quale le due società di sondaggi concordano, ebbene seppur per poco ma sia SWG che IPSOS ritengono che Alleanza Verdi sinistra riesca a superare la soglia, SWG la dà al 4,2% mentre IPSOS al 4,1% … poi ecco le sorprese.

Secondo SWG anche Azione di Calenda supererebbe la soglia di sbarramento addirittura al 4,3%, mentre non avrebbe chances Italia Viva di Renzi lontana al 3,2%

Secondo IPSOS, invece sia Calenda che Renzi non supererebbero la soglia di sbarramento, ma mentre Italia Viva raggiungerebbe il 3,4%, Azione si fermerebbe addirittura solo al 3%.

Eccoci quindi a quella che è senza dubbio la maggiore differenza fra i due sondaggi: Azione di Calenda che per IPSOS riuscirebbe ad eleggere due europarlamentari superando la soglia di sbarramento ed arrivando al 4,3%, mentre per SWG sarebbe fuori dall’europarlamento con solo il 3%.

Arriviamo a +Europa che non riuscirebbe ad entrare nell’europarlamento fermandosi per SWG al 2,9% e per IPSOS al 2,6% quindi senza alcuna possibilità di eleggere suoi rappresentanti.

Infine gli altri che IPSOS raggruppa senza nominarli in un 7,1%, occorre qui fare una precisazione in questo 7,1% ci sono partiti più piccoli, ma comunque si tratta di voti validi, non di astensione che dovrebbe arrivare al 36%.

SWG invece fa un’ulteriore suddivisione, e stima Italexit all’1,7% e Democrazia Sovrana e Popolare all’1,4% che sommati insieme arriverebbero quindi al 3,1%.

Più indietro Noi Moderati ed Unione Popolare all’1,1% con altre liste al 2,6%.

Ebbene due veloci considerazioni conclusive da parte mia.

Faccio fatica a capire come si possano votare ancora certi partiti, in particolare quelli che hanno più di ogni altro tradito i loro programmi elettorali nelle scorse elezioni, avete quindi capito che mi riferisco a Fratelli d’Italia e al Movimento 5 Stelle.

Non mi stupisce il PD ormai stabile al 19/20%, che significa il 10/11% del corpo elettorale vista l’astensione, possono pure eleggere a Segretario la persona più improbabile che nulla cambia, gli arrivano quei voti di default.

Per quanto riguarda i Partiti che definiamo euro critici, anzi direi fortemente antieuropeisti, molto dipenderà dal fatto che certamente saranno oscurati completamente dalla disinformazione mainstream.

Qualora dovessero anche avere un minimo di visibilità mediatica personalmente ritengo, anche per il vento che sta soffiando in tutta Europa, che uniti potrebbero tranquillamente superare la soglia di sbarramento posta al 4%.

Nei prossimi giorni ritengo di poter fare un video di questo tenore non limitandomi all’Italia ma estendendo l’analisi a tutti i Paesi europei.

Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche all’Università di Padova. Nella sua attività professionale ha collaborato con importanti Istituti Finanziari, ricoprendo diversi ruoli. Giancarlo Marcotti è Direttore Responsabile di Finanza In Chiaro, oltre che curatore della rubrica I Mercati e redattore della sezione portafoglio nella quale, giornalmente, riporterà le scelte di investimento effettuate. Giancarlo Marcotti cura la trasmissione Mondo e Finanza su Youtube di Money.it.
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