Guerra, la Cina salverà l’economia della Russia! Il perchè

La Cina salverà l'economia della Russia, che non dovrà preoccuparsi delle sanzioni imposte da Stati Uniti e gli alleati della NATO per aver causato la guerra.

Mentre quasi tutto il globo manifesta il suo dissenso per le azioni della Russia di Putin nei confronti dell’Ucraina, Pechino cerca di minimizzare rifiutando di utilizzare il termine “invasione” per descrivere quanto accaduto. La stessa Cina, però, invita i cittadini ucraini a restare nelle proprie abitazioni, al sicuro

La portavoce del ministro degli Esteri Hua Chunying ha comunque dichiarato che la Cina sta seguendo da vicino gli ultimi avvenimenti – la guerra tra Russia e Ucraina – e invita le parti in causa a esercitare moderazione per evitare che la situazione sfugga di mano

Ma non finisce qui, poiché l’ambasciata cinese in Ucraina ha invitato i propri connazionali a restare nelle proprie abitazioni e ad esporre bandiere cinesi anche sulle proprie auto, “per sicurezza

Cina, allineamento Pechino – Mosca nella guerra contro l’Ucraina?

In molti vedono il comportamento di Pechino come un allineamento a favore della Russia, ma come spesso accade quando si parla di Cina occorre sempre vedere al di là delle azioni e leggere tra le righe. 

La potenza di Xi Jinping non sembra, però, essere pienamente in accordo con l’azione attuata dai russi, ma anzi, ha dichiarato che non provvederà mai a fornire armi a qualsiasi delle parti in guerra nel territorio ucraino. 

Questo è quanto è stato dichiarato proprio dal ministro degli Esteri cinese, che ha altresì aggiunto “a differenza degli Stati Uniti d’America”. Insomma, con questa aggiunta la Cina pare confermare la sua storica posizione contro gli USA e contro la NATO

Infine, la Cina ha contestato la scelta degli Alleati di imporre sanzioni alla Russia per lo scoppio della guerra, poiché “infiammerebbero” la crisi. Qui è terminato l’intervento, senza nulla aggiungere sulle rivendicazioni territoriali di Mosca e del riconoscimento delle repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk.

Ma mentre Pechino invita le potenze a mantenere la calma e incolpa gli Stati Uniti d’America di fomentare la tensione in Europa, altri nove caccia militari cinesi cono volati nello spazio di difesa di Taiwan, in un’ulteriore pressione sull’isola ribelle nella maggiore incursione delle ultime due settimane, “approfittando”, forse, della situazione.

In realtà, sembrerebbe che gli ultimi atti abbiano messo molto in difficoltà la potenza Orientale, che sino ad oggi avrebbe cercato di mantenersi su una posizione “neutrale”, per una guerra che rischia di minare ulteriormente i suoi rapporti con l’Occidente. 

Ricordiamo, infatti, le parole di alcuni giorni fa del ministro degli Esteri cinese Wang Yi, che alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco aveva dichiarato di rispettare l’integrità territoriale di qualsivoglia paese.

“Il principio dell’inviolabilità dei confini vale per tutti gli Stati che aderiscono alle Nazioni Unite, l’Ucraina non rappresenta un’eccezione.” 

Wang riponeva le speranze in Kiev affinché potesse divenire un collegamento tra occidente e oriente e non una linea di fronte per un contrasto tra diverse potenze dichiarando anche che 

“Nessuno è al di sopra del diritto internazionale.”

La Cina aveva comunque chiesto un rispetto generale, che riguardava le preoccupazioni di Mosca, gli accordi di Minsk e un conseguente adattamento degli alleati della NATO per uscire dalla mentalità di “guerra fredda”.

La Cina sta giustificando la Russia nella guerra?

Il ruolo della Cina è sempre stato ambiguo. Da un lato, la grande potenza d’Oriente sostiene la sovranità dello stato ucraino, come da sempre accade in trent’anni di relazione, ma dall’altro lato rivendica l’isola di Taiwan che non fa parte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite

La “riunificazione” con Taiwan, per Pechino, non è una sola questione geopolitica, pare scontato che, data la sua posizione geografica, Taipei rappresenta un hub economico che ha pochi pari nel globo. Proprio in quest’area passa il 40 per cento del commercio mondiale, per un totale di 5.3 trilioni di dollari. Inoltre, ¼ delle merci che passano da Taiwan sono americane

La Cina non ha mai riconosciuto l’annessione della Crimea, nonostante abbia sapientemente sfruttato la crisi per avvicinarsi sempre più alla Russia. In un’intervista sulla China Global Television Network, emittente televisiva di Stato, al consigliere della presidenza ucraina Mykhailo Podolyak, questo ha dichiarato, riferendosi al comportamento adottato dal presidente Vladimir Putin:

“La Cina non gioca con la storia come fa la Russia. Questo perché la Repubblica Popolare è un paese veramente forte, e proprio per questo non legittima le proprie azioni con quale affronto storico.” 

È possibile che la Potenza di Xi stia cercando di placare le agitazioni e di giustificare gli attacchi di questi giorni della Russia in Ucraina, soprattutto per cercare di uscirne pulita dopo il l’incontro solenne all’inaugurazione dei Giochi Olimpici Invernali di Pechino del 4 febbraio scorso, tra i due presidenti Putin e Xi.  

La Russia e la Cina, però, hanno in comune una forte retorica anti – Statunitense. Si pensi che i media cinesi, sul tema della guerra in ucraina non hanno mai colpevolizzato o attaccato l’Ucraina, ma hanno sempre puntato il dito sugli Stati Uniti di Biden, oltre che sugli alleati della NATO.

A tal proposito, sul Wall Street Journal parlando della guerra per una nuova supremazia del mondo, è stato fatto notare come Mosca, muovendo le proprie unità militari dal confine con la Cina ha dimostrato la sua fiducia nei confronti di Pechino

Cina e Russia, infatti, si starebbero coordinando per plasmare l’ordine mondiale per un proprio vantaggio, ma è importante sottolineare che i legami di Mosca e Pechino sono solamente al confine di una formale alleanza, che ancora non c’è.  

E, ancora una volta nella storia, gli Stati Uniti d’America potrebbero trovarsi a dover affrontare due avversari in due differenti parti del mondo, dove gli USA hanno partner stretti, oltre che importanti interessi politici ed economici.

Guerra, Cina indebolisce le sanzioni della NATO acquistando il grano dalla Russia

E, mentre gli Alleati dell’Unione Europea e gli Stati Uniti stabiliscono le forti sanzioni alla Russia per aver scatenato la guerra con l’Ucraina, in riferimento alle banche e agli export, la Cina tende una mano a Mosca e si rende disponibile ad acquistare il suo grano. L’ennesimo segno di avvicinamento tra le due potenze.

In precedenza, Pechino aveva limitato l’importazione del grano proveniente da Mosca per problemi fitosanitari – misure per il controllo delle malattie delle piante, in particolare nelle colture agricole. L’ultima dichiarazione doganale della Cina, però, asseriva che la Russia avrebbe adottato tutte le misure idonee per mitigare eventuali rischi di infestazione

In seguito, però, Pechino ha dato l’ok per far ripartire l’importazione di grano su larga scala. Ora, la Potenza di Xi potrebbe essere la salvezza dell’economia russa, soprattutto a seguito delle forti sanzioni imposte dalla NATO, proprio nella giornata di ieri.

Gli Stati Uniti, infatti, hanno imposto importanti sanzioni a due banche statali russe, costringendole ad una raccolta fondi dai mercati internazionali, mentre la Presidente della Commissione Europea ha dichiarato che il blocco di 25 membri UE potrebbe fermare qualsiasi attività russa e vietare alle sue banche l’ingresso nei mercati finanziari UE

Ecco quanto dichiarato dal presidente degli Stati Uniti su Twitter:

Il ricercatore dell’Accademia cinese delle scienze sociali, Lu Xiang ha dichiarato che 

 “La Cina è disposta ad aiutare la Russia a mantenere la sua economia. E nel frattempo attenuerà i rischi mantenendo il dialogo con l’Europa”.

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