Guerra, allerta nucleare di Putin: il ricatto all’Occidente

Guerra, Putin minaccia l'Occidente con il Nucleare. Secondo il presidente russo, questa è solo una conseguenza al comportamento "aggressivo" della NATO.

Guerra, allerta nucleare di Putin: il ricatto all’Occidente.

È arrivata nella giornata di ieri la minaccia del presidente russo Vladimir Putin, ormai con le spalle al muro dopo le pesantissime sanzioni imposte dagli Alleati della NATO, riguardo l’uso delle armi nucleari.

Putin ha ordinato al ministro della Difesa, oltre che al Capo di Stato maggiore delle Forze Armate, di mettere in allerta il sistema difensivo nucleare con queste parole:

“Ordino il ministro della Difesa e al capo di Stato maggiore delle forze armate russe di inserire le forze di deterrenza dell’esercito russo in una modalità speciale di servizio di combattimento.”

Secondo il presidente russo l’attivazione del sistema difensivo nucleare non sarebbe altro che una diretta conseguenza alle azioni dei Paesi occidentali, che attaccherebbero la Russia sia danneggiando la sua economia, mediante le pesantissime sanzioni, sia lanciandosi in dichiarazioni “aggressive” contro il Paese.

“Vedete che i paesi occidentali non sono solo ostili al nostro paese nella sfera economica – intendo le sanzioni illegittime – gli alti funzionari dei principali paesi della NATO consentono anche dichiarazioni aggressive contro il nostro Paese.”

Questa retorica aggressiva di Putin è fortemente criticata dall’Alleanza Atlantica soprattutto riguardo alla “minaccia” di utilizzo delle armi nucleari, inoltre, il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, avrebbe dichiarato che, della guerra in atto, è Vladimir Putin il solo responsabile.

Sul sito ufficiale della Casa Bianca, infatti, si legge che:

“Russia’s war represents an assault on fundamental international rules and norms that have prevailed since the Second World War, which we are committed to defending. We will hold Russia to account and collectively ensure that this war is a strategic failure for Putin.”

Tradotto: “La guerra che sta portando avanti la Russia rappresenta un assalto alle regole e alle norme internazionali fondamentali che hanno prevalso dalla Seconda Guerra Mondiale, che ci impegniamo a difendere. Risponderemo alla Russia e ci assicureremo – gli alleati della NATO – collettivamente che questa guerra non sia altro che un fallimento strategico per Putin.

Ecco un video YouTube di Quotidiano Nazionale in cui Putin definisce l’Occidente “l’Impero della menzogna“:

Guerra ancora in corso; Putin e la minaccia di utilizzare armi nucleari

Secondo alcuni esperti, l’ordine di Putin al comando militare russo, di mettere in allerta le forze di deterrenza nucleare, sarebbe stato fatto solo per propaganda e per “minacciare” l’Ovest per le durissime sanzioni imposte alla Russia, per aver causato la guerra.  

Per altri, invece, non sarebbe una vera e propria minaccia all’Occidente, quanto più una minaccia a Kiev per fare pressing durante le negoziazioni di oggi, che si stanno svolgendo al confine con la Bielorussia guidata da Aleksandr Lukashenko, fedelissimo di Vladimir Putin. 

Resta il fatto che il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha dichiarato che nonostante la minaccia nucleare, l’Ucraina non cederà alla pressione russa.

Il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, dall’altro canto, ha criticato aspramente il comportamento di Putin (porre in stato di allerta le forze di deterrenza nucleare), definendolo come “pericoloso” e “irresponsabile

Guerra, di quali armi nucleari dispone la Russia?

La Russia di Vladimir Putin risulta essere in possesso di un cospicuo arsenale atomico, composto da 6.255 armi, di cui 1.625 nelle diverse unità operative. Tra queste, troviamo anche due missili da crociera ipersonici e Kinzhal. 

Sappiamo già che la Russia è uno dei Paesi che ha aderito al TNP, il Trattato di non Proliferazione Nucleare approvato dall’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite il 1° luglio 1968, originariamente firmato da tre Stati nucleari dichiarati: Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, Stati Uniti d’America e Gran Bretagna, che ha tre obiettivi: il disarmo, la non proliferazione e l’utilizzo pacifico del nucleare (non per la guerra).

Il Trattato stabilisce che i Paesi che dispongono di armamenti nucleari devono impegnarsi a non cedere il materiale fissile e la tecnologia nucleare a terzi, mentre gli stati che non dispongono di armi nucleari, sono obbligati a non mettere a punto armi di distruzione di massa o a non procurarsene.

Sempre secondo il Trattato del 1° luglio 1968, anche il trasferimento del materiale e delle tecnologie nucleari utilizzabili per fini pacifici deve obbligatoriamente avvenire sotto il controllo dell’AIEA, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica.

Gli arsenali atomici, però, non sono posseduti unicamente dalla Russia e dagli States, ma 215 sono presenti anche in Gran Bretagna, 300 in Francia e 280 in Cina. Tutte queste potenze hanno aderito al TNP

Posseggono arsenali atomici e NON hanno aderito al Trattato di non Proliferazione Nucleare il Pakistan con 150 arsenali, l’India con 140 e la Corea del Nord con 20 arsenali.

Guerra, il patto NEW START tra Russia e Stati Uniti d’America sul nucleare

Ma la Russia, l’8 aprile 2010 ha sottoscritto anche un accordo bilaterale proprio con gli storici rivali: gli Stati Uniti d’America. Il patto sulla riduzione delle armi nucleari, chiamato anche NEW START New Strategic Arms Reduction Treaty è stato firmato da Barack Obama e Dmitrij Medvedev, a Praga. Tale accordo è stato esteso fino al 4 febbraio 2026 e prevede che:

  • Non venga superato il limite massimo di 1.550 bombe e testate nucleari
  • Non venga superato il limite di 800 vettori nucleari tra: ICBM – Missili Balistici Intercontinentali, SLBM – Sottomarini Nucleari Lanciamissili e Bombardieri Pesanti
  • Non venga superato il limite massimo di 700 vettori nucleari tra: ICBM, SLBM e Bombardieri Pesanti operativi in contemporanea

Dall’accordo si evince che è stato fissato un margine di cento vettori nucleari non operativi che entrambe le potenze (Russia – Stati Uniti) possono tenere.

Guerra, l’Ucraina firma la richiesta formale di adesione all’UE, ultime news

In queste ore, i negoziati tra Ucraina e Russia sono andati avanti, anche se per adesso non ci sono notizie certe riguardo all’andamento delle trattative. La guerra, però, non si è fermata e i bombardamenti nelle città ucraine sono proseguiti.

Arrivano notizie da parte del Presidente ucraino Zelensky che negli ultimi minuti ha firmato la richiesta formale per l’adesione all’Unione Europea. Questa mattina il presidente aveva dichiarato in un video:

“Facciamo appello all’Unione Europea per l’adesione immediata dell’Ucraina nell’ambito della nuova procedura speciale. Il nostro obiettivo è stare insieme a tutti gli europei. È importante essere uguali. Sono certo che ce lo siamo meritato. Sono sicuro che tutto è possibile.”

La richiesta di adesione all’Unione Europea è arrivata in serata dopo che stamane la Presidente della Commissione Europea avrebbe dichiarato ai microfoni di Euronews che “L’Ucraina è una di noi e la vogliamo nell’Unione.” 

Nonostante le parole della Von der Leyen, però, l’alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente per Un’Europa più forte nel mondo, Josep Borrell avrebbe dichiarato:

“L’Ucraina ha una prospettiva europea, ma l’ingresso nella Ue non è in agenda”

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