Mercati: sale tutto, è normale?

Quello che sta accadendo sui mercati, ormai da diverso tempo, è qualcosa di davvero anomalo, praticamente le quotazioni di tutti gli asset salgono.

Attenzione, quando le notizie sull’andamento dei mercati, non importa che siano in crescita o in calo, quando le notizie sull’andamento dei mercati vengono riportate anche dai media non specializzati, dai mezzi di comunicazione di massa, di solito si è giunti in prossimità di un’inversione di tendenza.

Spesso questo concetto viene espresso in una maniera un po’ meno elegante, a piazza Affari si dice … quando il mio salumiere mi parla della Borsa è il momento di vendere.

Ma quello che sta accadendo sui mercati, ormai da diverso tempo, è qualcosa di davvero anomalo, praticamente le quotazioni di tutti gli asset salgono.

Ed in effetti stiamo assistendo a qualcosa di assolutamente singolare, sui mercati borsistici non è solo l’ammontare della crescita che stupisce, a stupire maggiormente è la continuità di questa crescita.

Finora gli analisti hanno giustificato questa crescita attribuendola esclusivamente ad un ristrettissimo numero di titoli, i cosiddetti Magnifici sette, che poi sarebbero i Magnifici otto, li ricordo in ordine alfabetico: Amazon, Apple, Facebook, Google, Microsoft, Netflix, Nvidia e Tesla.

E forse è bene specificare subito due cose, la prima è che stiamo parlando di titoli esclusivamente statunitensi, quindi eventualmente occorrerebbe capire allora perché l’impennata dei listini di Borsa sta interessando quasi tutte le piazze, quindi anche il Giappone, ma soprattutto anche le Borse della Vecchia Europa.

La seconda cosa è che fra i Magnifici otto qualche scricchiolio si comincia a sentire, lo scorso anno, ossia nel 2023 a cedere, ossia a non beneficiare dell’euforia è stata Tesla, il titolo in Borsa non è cresciuto e così Elon Musk ha dovuto lasciare il primato di uomo più ricco del mondo.

Poco male per lui. Non ha comunque problemi a mettere assieme il pranzo con la cena.

Ma anche se sono trascorsi solo poco più di due mesi in questo 2024 altre due società, oltre a Tesla, da inizio anno hanno visto scendere le loro quotazioni, si tratta di Google le cui quotazioni da inizio anno sono in calo di due punti percentuali ed Apple che perde il 7%, oltre a Tesla che lascia sul terreno ben 18 punti percentuali.

Quindi almeno per questo inizio di 2024 dovremmo parlare dei Magnifici 5 trainati da Nvidia e Facebook.

Ma come ho già detto, se i Magnifici otto sono tutti titoli statunitensi, come giustificare l’aumento dei mercati europei?

Ed ecco allora che occorre estrarre le aziende che hanno meglio performato sui mercati europei, e così nasce il nuovo acronimo GRANOLAS che ha otto lettere, ma che comprende undici società, vediamo quali sono:

Glaxo Smithkline azienda farmaceutica, Roche, altra azienda farmaceutica, ASML comparto semiconduttori, Nestlè alimentari, Novartis farmaceutica, Novo Nordisk farmaceutica, L’Oreal settore lusso, Luois Vuitton lusso, Astra Zeneca ancora farmaceutica, SAP informatica, Sanofi farmaceutica.

Insomma non sono aziende di un unico settore, ma innegabilmente a fare la parte del leone è il comparto farmaceutico. E, purtroppo, questa non è una sorpresa, anzi è una conferma che il settore farmaceutico è visto come uno dei più sicuri megatrend anche per il futuro.

Inoltre non si riesce, neppure con i Granolas, a giustificare il boom della Borsa tedesca che continua a ritoccare continuamente i suoi massimi storici, visto che fra questi undici grandi aziende che hanno avuto ottime performance solo SAP è una azienda tedesca.

L’Oreal, Louis Vuitton e Sanofi sono aziende francesi, Glaxo Smithkline e Astra Zeneca sono inglesi, ASML è olandese, Novo Nordisk è danese, Roche, Nestlé e Novartis sono svizzere.

Non si spiega così neppure il boom avuto dalla nostra Borsa, quella di Milano, che sta facendo segnare le migliori performance degli ultimi dodici mesi ed il nostro indice di riferimento è tornato su livelli del 2008.

Ma sono certo che molti di voi mi diranno che queste valutazioni dei titoli in Borsa sono giustificate dall’aumento degli utili registrati negli ultimi anni da queste multinazionali.

Ok ma allora perché stanno salendo anche i titoli obbligazionari? Beh in questo caso si cerca di anticipare una politica monetaria maggiormente espansiva, in altre parole una riduzione dei tassi di interessi che per il momento è stata rinviata, ma che viene data per certa nella seconda parte dell’anno.

E, va bene anche questa, ma allora arriviamo al dunque, se noi diciamo che tutte queste quotazioni sono giustificate dall’ottimo momento dell’economia, queste aziende fanno utili mai registrati in passato, allora dovremmo attenderci che gli asset considerati difensivi, o meglio ancora anticiclici dovrebbero soffrire.

Abbiamo sempre detto, no … un attimo, io no, meglio quindi che dica … si è sempre detto che l’oro fosse il bene rifugio per eccellenza.

E dire bene rifugio sta per bene nel quale rifugiarsi nei momenti di turbolenza del mercato, ah sì perché mi sono dimenticato di dire una cosa importantissima.

C’è un asset che oggi troviamo sui minimi storici ed è il Vix, ossia l’indice di volatilità, quello che viene spesso chiamato “indice della paura” perché è nei momenti di turbolenza dei mercati che gli investitori prendono paura, e quindi sale la volatilità e l’indice Vix che la misura.

Ed allora se oggi troviamo il Vix ai minimi storici, significa che gli investitori non hanno per nulla paura, anzi sono molto fiduciosi che le cose possano continuare bene in questo modo ancora a lungo.

Quindi dicevo, ci hanno sempre detto che l’oro era il bene rifugio per eccellenza, ossia era l’asset da acquistare quando si voleva difendere il proprio patrimonio dai crolli dei mercati.

Ma oggi invece troviamo l’oro sui massimi storici.

Ed abbiamo sempre detto, anzi, io non l’ho mai detto, quindi anche in questo caso è meglio che specifichi … si è sempre detto che anche le cryptovalute fossero un asset nel quale rifugiarsi durante i momenti di turbolenza del mercato, ed invece troviamo la crypto per eccellenza, ossia il Bitcoin sui massimi assoluti, come spiegare anche questa anomalia?

Io ritengo che questa euforia sia veramente esagerata e che nel mondo ci sia ancora una marea di liquidità in eccesso.

La prova?

Beh, semplicemente, il fatto che le due principali Banche Centrali al mondo, ossia la Fed e la Bce continuano a mantenere alti i tassi di interesse ed a posticipare l’inizio di una riduzione degli stessi.

Loro naturalmente giustificano il mantenimento di una politica monetaria restrittiva col fatto che nonostante ciò, ossia nonostante i tassi siano a livelli storicamente alti, i dati macroeconomici rimangono molto sostenuti, più che soddisfacenti.

Personalmente, però, ritengo che nella realtà le banche Centrali abbiano ancora bisogno di tempo per sgonfiare quella bolla nata già anni fa e alimentata in maniera spropositata con la pseudo pandemia.

E quindi hanno paura che questa bolla gli scoppi in mano.

Dico questo perché questi straordinari dati macroeconomici non mi pare vengano percepiti così dall’opinione pubblica, non credo che i lavoratori manifestino lo stesso ottimismo e la stessa euforia dei mercati.

Voi che ne dite?

Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche all’Università di Padova. Nella sua attività professionale ha collaborato con importanti Istituti Finanziari, ricoprendo diversi ruoli. Giancarlo Marcotti è Direttore Responsabile di Finanza In Chiaro, oltre che curatore della rubrica I Mercati e redattore della sezione portafoglio nella quale, giornalmente, riporterà le scelte di investimento effettuate. Giancarlo Marcotti cura la trasmissione Mondo e Finanza su Youtube di Money.it.
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