1° maggio in busta paga: ecco quanto è pagato e come cambia lo stipendio

Buone notizie per i lavoratori che continueranno a svolgere il lavoro anche durante la festa del Primo Maggio 2023. Come funziona in busta paga.

Durante le festività la maggior parte dei lavoratori resta a casa e sono esonerati dallo svolgere il proprio servizio. Per i pochi che invece dovranno lavorare ecco quanto vale il Primo Maggio in busta paga.

Solo alcune classi di lavoratori ne potranno usufruire: ecco come funziona e chi può ricevere l’aumento.

Sommario:

  • Come viene pagato il Primo Maggio in busta paga?
  • Cosa succede in busta paga il Primo Maggio
  • Chi riceve l’aumento in busta paga per il Primo Maggio
  • Quali sono le festività da pagare in busta paga?
  • Quali sono le festività soppresse in busta paga?

Come viene pagato il 1° maggio in busta paga?

Molte sono le festività che vengono pagate in busta paga, da Pasqua e Pasquetta, al Primo Maggio, fino agli arretrati.

Come tutti sanno, il primo maggio rappresenta la Festa dei Lavoratori. Ogni anno, quindi, in Italia, la giornata del 1° maggio costituisce un momento di riflessione in merito alle condizioni precarie dei lavoratori.

In tal senso, sono davvero tantissime le persone che si domandano come funziona il riconoscimento della festività del primo maggio in busta paga.

Nel caso specifico di quest’anno, va detto che si tratta di un giorno feriale, in quanto il Primo Maggio 2024 cade proprio di mercoledì.

Tuttavia, in busta paga, la festa del Primo Maggio viene considerata come una giornata festiva a livello nazionale. Questo riconoscimento prescinde dal tipo di regolamentazione del contratto collettivo nazionale a cui si fa riferimento.

Dunque, ciò significa che come accade per gli altri giorni festivi, bisogna prendere in considerazione diverse situazioni che potrebbero verificarsi per i lavoratori. Nello specifico, è possibile distinguere due categorie di persone:

  • lavoratori che svolgeranno la prestazione anche il Primo Maggio
  • lavoratori che durante il Primo Maggio restano a casa

Sulla base di questa differenziazione, possiamo quindi verificare se si ha diritto o meno ad un aumento della busta paga, quando si lavora anche durante giorni di festa come il Primo Maggio 2024.

Cosa succede in busta paga l’1 Maggio

Durante la festività del Primo Maggio, il lavoratore in generale può avvalersi del diritto ad assentarsi dal lavoro, quindi, può decidere di non prestare la propria attività lavorativa e di restare a casa.

Tuttavia, va detto che anche in questo caso, occorre fare riferimento anche a quanto specificato all’interno dei singoli contratti individuali di lavoro, i quali potrebbero prevedere l’obbligo del lavoratore a svolgere la prestazione anche durante le giornate di festa nazionale, come quella del Primo Maggio.

Dunque, nei casi in cui si tratta di lavoratori che non svolgeranno alcuna prestazione durante la giornata del Primo Maggio, in questo caso sarà considerato in busta paga come un giorno di riposo retribuito.

Cosa vuol dire? Significa che il 1° maggio sarà pagato in busta paga, anche se di fatto i lavoratori resteranno a casa.

In questo caso, chiaramente, non si avrà diritto a percepire alcun tipo di maggiorazione e di aumento in busta paga, bensì si riceverà il pagamento della retribuzione ordinaria per un giorno festivo regolare.

1° maggio in busta paga: chi riceve l’aumento

Se, invece, il lavoratore è tenuto a svolgere la sua prestazione anche durante la giornata del Primo Maggio in questo caso si potrebbe ricevere una maggiorazione. 

Tuttavia, per definire come aumenterà la busta paga effettivamente a seguito del riconoscimento del Primo Maggio come giorno festivo lavorato, è necessario prendere in considerazione il settore di riferimento a cui si riferisce il CCNL.

Solitamente, per quanto riguarda il settore del turismo e della ristorazione, in cui capita spesso che i lavoratori dipendenti siano tenuti a svolgere comunque la propria attività lavorativa, durante giorni di festa come quelli del Primo Maggio, la busta paga potrebbe essere caratterizzata da una maggiorazione.

Nello specifico, di solito per le festività lavorate, i lavoratori che appartengono al settore Ristorazione, Commercio e Turismo, possono ricevere una maggiorazione di circa il 40% in più rispetto alla giornata di lavoro ordinaria.

Quali sono le festività da pagare in busta paga?

Le festività da pagare in busta paga ai lavoratori sono le seguenti:

  • 1 gennaio: Capodanno
  • 6 gennaio: Epifania
  • Pasqua di resurrezione
  • Giorno dell’angelo: Pasquetta
  • 25 aprile: liberazione
  • 1 maggio: festa dei lavoratori
  • 2 giugno: festa della repubblica
  • 15 agosto: assunzione
  • 1 novembre: tutti i santi
  • 8 dicembre: immacolata concezione
  • 25 dicembre: Natale
  • 26 dicembre: Santo Stefano

Quali sono le festività soppresse in busta paga?

Per il 2024 sono solo alcune le feste soppresse dalla busta paga. Ecco quali sono:

  • 19 Marzo 2024: San Giuseppe
  • 9 Maggio 2024: Ascensione
  • 30 Maggio 2024: Corpus Domini
  • 29 Giugno 2024: San Pietro e Paolo
  • 4 Novembre 2024: Giorno dell’unità nazionale e delle Forze Armate
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