Le novità del congedo parentale, ecco quanto viene pagato e quanto tempo dura

Il congedo parentale è un diritto per i genitori per prendersi cura dei propri figli. Ecco come funziona e come viene pagato.

Il congedo parentale è un diritto fondamentale per i genitori lavoratori che desiderano prendersi cura dei propri figli. Con le nuove normative introdotte nel 2023 e 2024, è importante comprendere come queste influenzino la retribuzione e la durata del congedo.

Quanti soldi si prendono con il congedo parentale

Il congedo parentale offre ai genitori lavoratori una retribuzione variabile in base all’età del bambino e alla situazione economica del nucleo familiare. Nel 2023, il primo mese di congedo parentale è retribuito all’80% della retribuzione ordinaria.

Da gennaio 2024, anche il secondo mese di congedo sarà pagato all’80%, ma dal 2025 la percentuale scenderà al 60%. Per i genitori con reddito sotto una certa soglia, il congedo è estendibile fino a 11 mesi con la stessa percentuale di retribuzione.

Quando il congedo parentale è retribuito al 100%

Il congedo parentale non è mai retribuito al 100%. La retribuzione massima raggiungibile è dell’80% della retribuzione ordinaria, applicabile ai primi due mesi di congedo a partire dal 2023 per il primo mese e dal 2024 per il secondo.

Questa modifica, introdotta nelle recenti normative, rappresenta un passo significativo per supportare maggiormente i genitori nel delicato periodo post maternità/paternità. L’incremento della retribuzione nei primi mesi mira a offrire un sostegno economico più consistente durante le prime fasi di crescita e sviluppo del bambino, facilitando così una migliore conciliazione tra le esigenze lavorative dei genitori e quelle familiari.

Quando il congedo parentale è retribuito all’80%

Nel 2023, il primo mese di congedo parentale veniva retribuito all’80% della retribuzione ordinaria, una misura introdotta per offrire un sostegno più robusto ai genitori nel periodo immediatamente successivo alla nascita o all’adozione del bambino. Questa percentuale si applica per i genitori che richiedono il congedo entro i primi 6 anni di vita del bambino, consentendo una maggiore flessibilità e supporto.

Leggi anche: Congedo parentale a ore: come funziona e come fare domanda all’INPS

Dal 2024, anche il secondo mese di congedo sarà retribuito all’80%, fornendo così ulteriore assistenza finanziaria ai genitori. Tuttavia, è importante ricordare che a partire dal 2025, questa percentuale scenderà al 60%, indicando una progressiva riduzione del supporto economico fornito in questa fase del congedo parentale.

Come viene pagato il congedo parentale nel 2023

Nel 2023, il congedo parentale per i lavoratori dipendenti prevedeva che il primo mese fosse retribuito all’80% della retribuzione ordinaria. Questo pagamento è responsabilità del datore di lavoro, che in seguito può richiederne il rimborso all’INPS.

La retribuzione viene calcolata sulla base della media dei guadagni dell’ultimo mese lavorativo prima dell’inizio del congedo, offrendo così un supporto finanziario significativo nel primo mese critico post-nascita o adozione. Per i lavoratori autonomi, invece, l’indennità è stabilita al 30% della retribuzione convenzionale, riconoscendo le diverse dinamiche lavorative di questa categoria.

Il congedo parentale rappresenta un supporto cruciale per i genitori lavoratori, consentendo loro di dedicarsi alla cura dei figli senza perdere completamente il sostegno economico. Con le recenti modifiche, il congedo parentale diventa ancora più vantaggioso, offrendo una retribuzione maggiore nei primi mesi cruciali di vita del bambino, rimanendo all’80%.

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Roberta Luprano
Roberta Luprano
Copywriter, classe 1995. Creativa e sempre a caccia di nuove cose da imparare che stimolino la mia innata curiosità, ho iniziato la mia carriera con il diploma di Perito Informatico, in quanto da sempre appassionata di tecnologia e social media. Successivamente ho proseguito la mia formazione in ambito di Copywriting e Social Media Marketing che mi ha poi permesso di lavorare per imprese, startup e small business in diversi settori. In parallelo, ho approfondito la mia passione per i libri e il mondo editoriale, formandomi e lavorando anche come curatrice editoriale per agenzie letterarie e case editrici. Motto: I grandi cambiamenti partono dalle semplici parole.
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