Congedo parentale a ore: come funziona e come fare domanda all’INPS

Congedo parentale a ore per lavoratori e lavoratrici con figli: ecco come funziona e come presentare domanda all’INPS.

Tra le varie misure riconosciute in favore dei genitori con bambini piccoli, durante i primi anni di vita del figlio, c’è anche quello del congedo parentale a ore, che può essere richiesto all’INPS.

Si tratta di un aiuto ancora poco conosciuto ed usufruito dai genitori che, tuttavia, permette di soddisfare al meglio le necessità della famiglia e del piccolo.

Vediamo, quindi, come funziona il congedo parentale a ore, quali sono i requisiti e come presentare domanda all’INPS per poter fruire del congedo parentale a ore.

Congedo parentale a ore: come funziona

Il congedo parentale a ore rappresenta una misura che è stata formulata da parte del Governo al fine di riconoscere nei confronti dei genitori un aiuto nel riuscire a prendersi cura al meglio del proprio bambino, senza il rischio di dover lasciare la propria occupazione.

A questo proposito, infatti, il congedo parentale a ore riconosce nei confronti dei neogenitori che presentano apposita domanda all’INPS, la possibilità di godere del diritto di assentarsi dal posto di lavoro.

Questa possibilità viene riconosciuta sia al padre lavoratore che alla madre lavoratrice e mira ad offrire loro uno strumento per prendersi cura del proprio bambino in particolare durante i primi anni di vita.

Congedo parentale a ore INPS: il periodo di fruizione

I due genitori potranno, contemporaneamente oppure in periodi diversi, decidere di fruire del congedo parentale ad ore riconosciuto dall’INPS entro i primi 12 anni di vita del proprio bambino.

In generale, il limite massimo di fruizione del congedo parentale è di dieci mesi durante tutto il periodo dei 12 anni, valido complessivamente sia per la madre che per il padre.

Tale periodo massimo potrà essere elevatile a 11 mesi nei casi in cui il padre lavoratore si astiene dal proprio lavoro per un periodo di almeno tre mesi, sia in maniera continuativa che frazionata.

In generale, fino all’età di 12 anni del bambino, l’indennità legata al congedo parentale a ore spetta nella misura del 30% della retribuzione dei genitori lavoratori.

Per quanto riguarda i mesi di fruizione del congedo parentale, questi potranno essere fruiti facendo riferimento alle seguenti condizioni:

  • 3 mesi per il padre;

  • 3 mesi per la madre;

  • 3 mesi tra madre e padre;

  • 9 mesi per il genitore solo.

Dunque, i periodi di congedo indennizzabile saranno complessivamente pari a 9 mesi. Il primo mese sarà retribuito all’80%, mentre tutti gli altri saranno indennizzati al 30%.

A chi spetta il congedo parentale a ore INPS

Abbiamo quindi visto come funziona il congedo parentale a ore, ma è importante anche domandarsi: a chi spetta questa misura? Chi sono i neogenitori lavoratori che potranno effettivamente fruire del congedo parentale a ore per occuparsi del proprio bambino?

Il congedo parentale a ore spetta nei confronti di quei genitori che hanno un rapporto di lavoro costante.

Il congedo parentale a ore dell’INPS è rivolto, quindi, ai lavoratori e alle lavoratrici che hanno un contratto di lavoro dipendente. Si intendono, quindi, in classi anche i lavoratori marittimi, i lavoratori naviganti, così come anche i lavoratori dell’aviazione civile oppure ex Ipsema.

Va da sé che risultano essere esclusi dalla possibilità di accedere al congedo parentale ad ore dell’INPS quei lavoratori che hanno un rapporto di lavoro cessato oppure sospeso, così come anche coloro che rientrano in una delle seguenti categorie:

  • lavoratori domestici,

  • lavoratori a domicilio.

Un altro aspetto fondamentale che deve essere sottolineato quando si parla del congedo parentale ad ore dell’INPS è che questo viene riconosciuto anche nei confronti dei genitori adottivi o affidatari, entro i 12 anni dall’ingresso nel nucleo familiare.

Come fare domanda INPS del congedo parentale a ore

È arrivato il momento di chiarire come fare domanda all’INPS per poter ricevere e fruire del congedo parentale a ore.

Effettivamente, al fine di accedere al congedo parentale ad ore, i genitori lavoratori dovranno necessariamente dare un preavviso minimo fissato dalla legge.

Si tratta, nello specifico di 5 giorni di preavviso per il congedo parentale, mentre se si tratta del congedo parentale su base oraria, in questo caso è possibile dare un preavviso anche di soli due giorni.

Tuttavia, occorre anche sottolineare che per i preavvisi minimi legati alla fruizione del congedo parentale a ore, è consigliabile accertarsi delle disposizioni previste dal proprio contratto collettivo.

Infatti, in molti casi, i contratti collettivi nazionali hanno ampliato ulteriormente i preavvisi, per poter garantire una migliore organizzazione interna del lavoro da parte delle aziende e dei datori di lavoro.

In generale, per tutti quei genitori lavoratori che intendono accedere al congedo parentale a ore, bisognerà trasmettere l’apposita domanda direttamente online all’INPS, facendo riferimento al servizio dedicato.

Leggi anche: Congedo parentale: cos’è, come funziona e chi ne ha diritto.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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