In arrivo il Bonus 200 euro per tre milioni di Partite Iva: come funziona e quando parte

Decreto quasi ultimato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale: in arrivo il Bonus 200 euro per tre milioni di Partite Iva. Ecco come funziona e quando parte.

Il bonus 200 euro è stato introdotto, fra le misure per contrastare il caro vita, lo scorso 17 maggio 2022, mediante il decreto-legge aiuti. La platea dei beneficiari comprendeva pensionati, lavoratori dipendenti, percettori di RdC, Naspi, disoccupati ed ex indennità Covid. Tra i percettori, inoltre, era stata inserita anche la categoria delle Partite Iva. 

Queste ultime, però, a differenza degli altri beneficiari, non avevano ben chiaro il funzionamento della propria indennità una tantum, anche perché, come era stato scritto nello stesso decreto, le istruzioni dovevano arrivare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento (18 maggio 2022), dunque, entro il 18 giugno, dal Ministero del Lavoro e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze

Purtroppo, però, le Partite Iva hanno brancolato nel buio fino a qualche giorno fa, quando finalmente è stato sottoscritto il decreto attuativo. Vediamo, ora, come funziona il bonus 200 euro per P. Iva.

In arrivo il Bonus 200 euro per tre milioni di Partite Iva: come funziona e quando parte

A breve circa tre milioni di Partite Iva – lavoratori autonomi e liberi professionisti – potranno inoltrare la richiesta per ottenere l’indennità una tantum contro il caro vita, il famosissimo Bonus 200 euro

Il decreto attuativo che provvede a stanziare il sussidio economico in sostegno alle Partite Iva per sostenere il potere d’acquisto è stato sottoscritto dal Ministro dell’Economia Daniele Franco, anche se l’ultimo passaggio prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è la Corte dei conti. 

Per le Partite Iva, l’indennità una tantum contro il carovita potrà contare su un fondo da 600 milioni di euro che, rispetto a quanto l’esecutivo Draghi si era preposto di stanziare all’inizio, è stato incrementato di 100 milioni di euro. Di questi 600 milioni 95.6 saranno destinati a tutti i lavoratori professionisti iscritti alle Casse previdenziali. 

Bonus 200 euro per Partite Iva: ecco i beneficiari

Il bonus 200 euro potrà essere richiesto da tutti i lavoratori autonomi e i liberi professionisti in possesso di Partita Iva che nel 2021 hanno percepito un reddito lordo non superiore a 35 mila euro. È stato chiarito che dal computo del reddito personale assoggettabile ad Irpef, al netto di tutti i contributi assistenziali e previdenziali, vengono esclusi: 

  • il reddito della casa di abitazione
  • i trattamenti di fine rapporto
  • le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.

Questo bonus 200 euro non concorrerà alla formazione del reddito, né ai fini fiscali, né ai fini dei contributi assistenziali e previdenziali. Per poter inoltrare la richiesta per ottenere l’indennità, il soggetto dovrà essere iscritto al 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto-legge n. 50, alla gestione previdenziale e, nella medesima data, la Partita Iva dovrà essere attiva con l’attività professionale avviata. 

Inoltre, per richiedere il sostegno occorrerà aver effettuato anche solo un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020.

Viene fatta eccezione per tutti i cittadini che si sono iscritti di recente, per cui non risultano scadenze di pagamento.  

Leggi anche: Ecco il calendario dei pagamenti delle Pensioni settembre 2022. Aumenti in arrivo, per chi

Bonus 200 euro per Partite Iva: ecco come presentare la domanda e a chi

Il lavoratore autonomo o libero professionista che presenta la domanda per il bonus 200 euro dovrà dichiarare di non aver percepito la medesima indennità di cui agli articoli 31 e 32 del medesimo decreto-legge n.50

Insomma, il lavoratore autonomo dovrà dichiarare di non aver percepito già i 200 euro in qualità di:

  • pensionato;
  • lavoratore dipendente;
  • disoccupato;
  • beneficiario di Reddito di Cittadinanza;
  • ex indennità Covid-19. 

Ogni lavoratore in possesso di partita iva attiva dovrà procedere alla presentazione della domanda all’ente previdenziale a cui è obbligatoriamente iscritto, secondo i termini, il modo e lo schema predisposto dallo stesso ente.

Le Partite Iva che sono iscritte ad una Cassa previdenziale o all’INPS dovranno presentare la domanda a quest’ultimo, mentre chi risulterà iscritto a più Casse, dovrà inviare l’istanza solo ad una di queste.

Purtroppo, però, a differenza degli altri percettori, le Partite Iva saranno soggette ad un “click day”, dunque, le loro domande per il bonus 200 euro verranno prese in considerazione in ordine cronologico e le indennità verranno corrisposte fino ad “esaurimento fondi”.

Insomma, il bonus 200 euro per Partite Iva è stato paragonato ad un bonus terme o ad un bonus Tv qualsiasi. Ancora oggi non siamo a conoscenza della data in cui verranno aperte le domande per il sostegno, ma sappiamo che il click day sarà nel mese di settembre. 

È possibile che i sussidi del valore di 200 euro per P. Iva vengano erogato ad ottobre, insieme a quelli delle: 

  • indennità di disoccupazione
  • ex indennità Covid. 

Leggi anche: Pagamenti INPS: arriva l’indennità lavoratori domestici, Naspi, RdC + Bonus 200 euro. Date

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