Assegnato ogni anno il 7 dicembre, in onore di Sant’Ambrogio, questo premio rappresenta un momento di grande orgoglio per i milanesi, un ponte temporale tra passato e presente della città.
Dalle persone della società civile, agli imprenditori, dai cantanti agli attori, sono diversi tra loro i personaggi che hanno ricevuto l’ambrogino d’oro, ma tutti accomunati da un forte legame con la città di Milano: vediamo come funziona e quali sono le sue peculiarità.
Ambrogino d’oro: come funziona e a chi viene assegnato
Ogni anno, il 7 dicembre la città di Milano esprime la propria gratitudine a imprenditori, persone della società civile. associazioni, organizzazioni o personaggi del mondo della cultura, dell’arte e dello sport che hanno reso Milano una città migliore, impegnandosi in progetti dedicati al bene comune.
Figure che hanno dato un contributo importante alla vita culturale, sociale o economica alla città, non necessariamente milanesi di nascita. Ogni anno, i contributi delle persone o delle associazioni premiate, svelano un piccolo tassello di un grande mosaico che racconta Milano nel suo continuo divenire.
Non si tratta dunque solo di una celebrazione solenne: attraverso la premiazione la comunità milanese che anima la città si specchia nei suoi valori, nella sua storia ma anche nelle tante anime diverse che la caratterizzano, rendendola la città più europea d’Italia.
Breve storia del premio
Il premio è stato istituito nel 1925, quando il sindaco di Milano Luigi Mangiagalli decise di istituire un’onorificenza da attribuire annualmente “agli uomini e alle donne, alle associazioni e alle organizzazioni che hanno saputo dare un contributo speciale alla città”.
Il nome “Ambrogino d’Oro” in realtà non è quello ufficiale ma quello comune con il quale ormai da sempre vengono denominate queste onorificenze ispirate a Sant’Ambrogio, patrono della città.
Questi riconoscimenti infatti – divisi in due categorie – vengono consegnati ogni anno il 7 dicembre. giorno appunto del patrono di Milano. Anche se il nome del riconoscimento non è legato solo all’idea generica del protettore della città ma anche a una moneta che si era diffusa nel territorio lombardo alla fine del XIII secolo. Si tratta dei cosiddetti “ambroxinis aureis” che attestavano il dominio economico della zona.
Le due categorie
Le due categorie sono la Medaglia d’Oro e l’Attestato di Benemerenza civica. Per ogni premiazione annuale, solitamente nel Teatro Dal Verme, possono essere consegnate fino a 15 Medaglie d’Oro e fino a 20 attestati di Civica Benemerenza, eventualmente anche alla memoria di personalità ormai scomparse. L’ambrogino d’oro viene solitamente identificato con la medaglia d’oro, mentre l’attestato di benemerenza civica, è rappresentato da una stampa pregiata. In realtà, il valore del premio, consiste tutto nel suo alto valore simbolico.
Chi sceglie le candidature
A scegliere i premiati è l’Ufficio di presidenza del consiglio comunale di Milano, mentre il sindaco ha diritto di veto. Nel passato ci sono state “bocciature” di candidature famose: l’ultima in ordine di tempo, quella del 2018 di Chiara Ferragni, premiata però nel 2020 insieme al marito Fedez, per il loro impegno durante l’emergenza Covid.
Vincitori illustri
Tra i nomi più noti al grande pubblico che hanno ricevuto il riconoscimento in tempi recenti ricordiamo: l’astronauta Samantha Cristoforetti (2012) e Fabiola Gianotti, direttrice del CERN di Ginevra (2012); Aldo, Giovanni e Giacomo (2010), Stefano Boeri (2009), Paolo Maldini (2009), Dolce & Gabbana (2009).