Giorgia Meloni in Etiopia: le parole della premier su migranti e caso Artem Uss

Giorgia Meloni a tutto campo: le parole della premier in visita ad Addis Abeba.

La premier Giorgia Meloni è ad Addis Abeba per la seconda giornata di visita ufficiale di Stato in Etiopia nella quale si svolge anche un trilaterale aperto alla Somalia.

Meloni ha visitato l’Istituto ”Galileo Galilei” di Addis Abeba, la più grande scuola italiana all’estero con oltre 900 iscritti. Le studentesse e gli studenti della scuola hanno sventolato bandierine tricolore all’arrivo della delegazione italiana.

Meloni ha partecipato a un incontro trilaterale con il primo ministro etiope e con il presidente somalo e ha visitato la scuola italiana di Addis Abeba. Poi Meloni ha tenuto un punto stampa. Ecco le sue principali opinioni espresse ai giornalisti.

Meloni ad Addis Abeba: “Il bilancio della missione è ottimo: incontro proficuo e concreto”

Interpellata sul bilancio di questa missione in Etiopia, Meloni ha sottolineato: “Il bilancio della missione è ottimo, è un incontro molto proficuo e concreto. C’è voglia di Italia e grande attenzione per la nostra capacità di cooperare in modo non predatorio”.

“Vogliamo lavorare su infrastrutture, agricoltura, turismo, che qui in Etiopia è una grande opzione di sviluppo non ancora adeguatamente esplorata. L’Africa per noi è strategica ed è “fondamentale per la gestione dei flussi migratori”.

Meloni: “L’Etiopia è uno snodo di molte cose”

L’Etiopia è uno snodo di molte cose, continua la premier, perché è un Paese la cui stabilità per l’intera Regione è fondamentale. È un Paese con cui l’Italia vanta storiche relazioni, importanti, che io intendo rafforzare ulteriormente”.

“In questo Paese – ha proseguito – sono presenti le nostre aziende con investimenti e infrastrutture, che sono anche infrastrutture riferibili a quello che io chiamo il Piano Mattei per l’Africa. C’è un sostegno del quale questa nazione ha bisogno, particolarmente sul piano finanziario”.

Gioergia Meloni e l’eliminazione della protezione speciale per i migranti

Meloni sollecitata dalle domande dei giornalisti ha anche parlato di temi non tutti collegati direttamente alla visita.

In particolare del tema di discussione dell’eliminazione della protezione speciale per i migranti:

“Io me lo do come obiettivo. Perché si tratta di un’ulteriore protezione rispetto a quello che accade al resto di Europa. C’è una proposta di maggioranza nel suo complesso, non è un tema su cui ci sono divergenze. E’ una materia complessa, è normale che nel lavoro parlamentare escano diversi emendamenti ma sugli obiettivi che ci diamo siamo tutti concordi”.

Io confido che quella sia la proposta che viene approvata. Con Salvini abbiamo abbiamo parlato per capire se lavorare come iniziativa di governo o parlamentare. Alla fine abbiamo scelto di far lavorare i gruppi parlamentari, ma non c’è divergenza sostanziale, c’è la volontà di lavorare insieme.

Giorgia Meloni e il dibattito sul possibile partito unico del centrodestra

Sollecitata poi su una possibilità di partito unico nel centrodestra tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, Meloni afferma:

Penso che la pluralità all’interno del centrodestra sia un fatto di arricchimento piuttosto che un problema. Tema fondante è la volontà di camminare insieme, e io oggi quella volontà la vedo, fermo restando quella volontà ci sono anche sfumature diverse, questo è più facile oggi farlo con i partiti, quello che succederà domani nessuno è in grado di dirlo.

Giorgia Meloni e il caso Artem Uss: ”Al ritorno sentirò il ministro Nordio”

Meloni interpellata sulla vicenda Artem Uss, imprenditore russo evaso dai domiciliari, ha parlato di un fatto abbastanza grave:

Mi riservo, quando torno in Italia, di parlarne anche con il ministro Nordio per capire bene come sono andate le cose. Ci sono delle anomalie e la principale credo sia la decisione della Corte di appello di offrire gli arresti domiciliari con motivazioni discutibili e di mantenerla anche quando c’era un’iniziativa sull’estradizione”.  

Credo abbia fatto bene il ministro Nordio ad avviare un’azione disciplinare, ha aggiunto Giorgia Meloni. Quando torno un approfondimento su questa vicenda va fatto.

Giorgia Meloni e i ritardi sul PNRR: “Il lavoro deve consentirci di spendere al meglio le risorse”

Per le modifiche al Pnrr ci prendiamo il tempo che è necessario a ottenere il vero obiettivo, che non è fare i primi della classe e presentare una settimana prima il lavoro ma presentare un lavoro che ci consenta di spendere al meglio le risorse. Non è un lavoro facile ma lo stiamo facendo quotidianamente e con grande serietà. Non so dare una data precisa ma rispettiamo le prescrizioni che ci vengono fornite”.

Il messaggio di Giorgia Meloni agli studenti

Tornando alla visita in Etiopia “Ciao ragazzi, studiate sempre”, ha detto Meloni rivolta ai ragazzi della scuola con i quali si è intrattenuta per scattare foto.

La scuola Galilei è un istituto onnicomprensivo che include infanzia, elementari, medie e superiori e opera ad Addis Abeba da circa 60 anni. Solo il 30% degli studenti totali è italiano.

LEGGI ANCHE: “I temi della visita di Giorgia Meloni in Etiopia”

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