Giorgia Meloni faccia a faccia con le opposizioni sulle Riforme Istituzionali

La presidente del consiglio Giorgia Meloni ha tenuto una serie di incontri con le opposizioni sul tema Riforme Istituzionali. Ecco come è andata.

Giornata di incontri della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che sta tenendo una serie di consultazioni con le forze di opposizione sul tema delle riforme. Meloni ha spiegato in mattinata l’obiettivo della giornata:

“Oggi, scrive Meloni, è una giornata di confronto con le opposizioni alla Camera dei deputati, nella Biblioteca del Presidente. Il Governo dialogherà con i rappresentanti dei partiti sulle riforme istituzionali necessarie all’Italia. Intendiamo ascoltare attentamente ogni proposta o critica, nel corso di quello che consideriamo un confronto importante per la nostra democrazia e per approvare misure improrogabili per il bene dei cittadini e della Nazione”. 

“Arrivo a questi incontri senza una strada definita da presentare. Mi auspico concretezza perché sul dialogo e sulla normalità del dibattito democratico credo che non ci debbano essere dubbi tra noi. Le istituzioni su questo devono dare il buon esempio. Cerco convergenze, bene se si arriva a scelte condivise, ma ho degli obiettivi da raggiungere”. 

Agli incontri è presente anche il leader della Lega Matteo Salvini.

Le ipotesi sul tavolo per la Riforma delle Istituzioni

A quanto si apprende sul tavolo ci sarebbero alcune ipotesi: il sistema presidenziale con elezione diretta del Presidente della Repubblica, che è anche Capo del Governo, il semipresidenzialismo sul modello francese, quindi elezione diretta del Presidente della Repubblica che nomina un Capo del Governo, oppure c’è l’opzione dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio che in questo caso mantiene in capo al Parlamento l’elezione del Presidente della Repubblica, che mantiene il suo ruolo di personalità super-partes e di contrappeso.

Queste sarebbero le tre ipotesi principali sul tavolo. E obiettivo del Governo è garantire “stabilità della legislatura e il rispetto del voto dei cittadini quando esprimono maggioranze di governo”.

Primo incontro della premier con il Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte

L’ex presidente del consiglio e leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, accompagnato dai capigruppo al Senato Stefano Patuanelli e quello alla Camera Francesco Silvestri, è stato tra i primi a incontrare la premier Giorgia Meloni.

L’ex presidente del consiglio Giuseppe Conte ha sottolineato che si è “condivisa nel corso dell’incontro una diagnosi su alcune criticità legate all’instabilità dei Governi”.

Conte ha detto “siamo disponibili per quanto riguarda il metodo al dialogo in una commissione parlamentare costituita ad hoc. Siamo per un rafforzamento dei poteri del premier ma in un quadro equilibrato, che non mortifichi il modello parlamentare. E ci sta molto a cuore la funzione del Presidente della Repubblica che è di garanzia e serve alla coesione nazionale, ha un ruolo chiave”.

Conte ha concluso spiegando di avere lasciato un documento a Meloni in cui si parla anche di norme per evitare cambi di casacca ribadendo anche il no “all’Autonomia differenziata spinta“.

Incontro tra Giorgia Meloni e il gruppo delle Autonomie

Meloni ha poi incontrato il Gruppo per le Autonomie e la Componente Minoranze Linguistiche. La presidente del gruppo per le Autonomie al Senato, Julia Unterberger ha evidenziato l’obiettivo di dare stabilità al sistema politico italiano. Se sia il premierato o come in Germania la sfiducia costruttiva si può discutere, l’unico punto su cui siamo scettici è il presidenzialismo”.

Serve infatti, per Unterberger “un arbitro in certe situazioni di crisi. Toccare il presidente della Repubblica non possiamo sostenerlo”.

Incontro tra Giorgia Meloni e la delegazione di Azione e Italia Viva

A seguire la premier Giorgia Meloni ha incontrato la delegazione di Azione-Italia viva, composta da Carlo Calenda, Maria Elena Boschi e i capigruppo di Camera e Senato, Matteo Richetti e Raffaella Paita.

Carlo Calenda ha sottolineato le priorità di Azione: “Poteri del premier rafforzati, l’indicazione del premier, la possibilità per il premier di scegliersi i ministri e revocarli. E mantenere intatti il potere e le prerogative del presidente della Repubblica. Perché il presidente della Repubblica è garante dell’unità nazionale. Siamo disponibili a collaborare per avere maggiore stabilità dei governi. Una commissione ad hoc sulle riforme può essere uno strumento”.

Azione e Italia Viva hanno ribadito la ferma convinzione di fare una scelta monocamerale .

“Non faremo, ora che siamo noi all’opposizione quello che fece Meloni quando era al Governo. E’ fondamentale il superamento del bicameralismo paritario”, ha aggiunto per Italia Viva Maria Elena Boschi.

“Per noi sono due i temi fondamentali. Il primo è l’elezione diretta del premier sul modello del Sindaco d’Italia e il secondo, ha sostenuto la deputata renziana, è una riforma della forma di governo non può essere separata dal superamento del bicameralismo“.

In serata atteso l’incontro tra Giorgia Meloni e la delegazione del Pd guidata da Elly Schlein

Più tardi nella serata è previsto l’incontro tra Giorgia Meloni e la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein.

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