Liliana Segre a Chiara Ferragni: “Venga al Memoriale”

Liliana Segre invita Chiara Ferragni al Memoriale della Shoah: semplice curiosità della senatrice o opera di sensibilizzazione?

La senatrice Liliana Segre ha invitato l’influencer e imprenditrice digitale Chiara Ferragni al Memoriale della Shoah, ed è subito polemica. I social impazzano e su Twitter l’hashtag #LilianaSegre è in tendenza. Ma cosa c’è dietro questa scelta?

Secondo la senatrice bisogna adattarsi ai tempi che cambiano, ma Chiara Ferragni, per quanto impegnata nel sociale, sarà davvero la persona più adeguata a sensibilizzare i giovani sugli eventi successi durante la Seconda Guerra Mondiale e sulla deportazione degli ebrei nei campi di sterminio?

Il binomio Chiara Ferragni e Shoah sembra cozzare, e non poco. Ma la senatrice Liliana Segre si giustifica così, in un’intervista al Corriere della Sera:

Trascorrendo molto tempo con i miei nipoti ho capito che il mondo è cambiato. E siccome oltre che intelligente e con 27 milioni di follower, Chiara Ferragni si è già impegnata con il marito Fedez in iniziative civili e sociali, ho pensato fosse la persona giusta da coinvolgere.

Perchè Chiara Ferragni? 

Che i Ferragnez siano impegnati nel sociale e facciano beneficenza è da encomiare, assolutamente.

Ma ricordiamo che molti personaggi del mondo dello spettacolo come attori e attrici famose e Vip fanno beneficienza o partecipano attivamente ad attività di volontariato in associazioni no-profit, che siano italiani o stranieri. 

Per chiarire il concetto ne citeremo alcuni, come Angelina Jolie, ambasciatrice per Unicef ed inviata recentemente a Leopoli per conto della stessa organizzazione, o Leonardo di Caprio, impegnato attivamente nell’ambiente e fondatore della Leonardo DiCaprio Foundation e di ReWild.org, o ancora Emma Watson, nominata Goodwill Ambassador, ossia “ambasciatrice di buona volontà”, dall’UN Women, l’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa della parità di genere e del pari ruolo delle donne nel mondo. La lista potrebbe continuare all’infinito.

Per gli attori di Hollywood, in sostanza, non è così strano fare beneficenza o usare la propria influenza per sensibilizzare le persone su questioni importanti, anzi, è la prassi.

Ad ogni modo, sui social molti sembrano appoggiare l’idea e le intenzioni della senatrice Segre, altri però si chiedono come sia possibile ricorrere agli influencer per sensibilizzare i giovani alla storia, in particolare, agli eventi legati alla Shoah. La scuola non basta più a coinvolgerli? A questa domanda, Liliana Segre risponde:

Sono due cose diverse: nelle aule italiane ci sono insegnanti meravigliosi; tuttavia, dobbiamo accettare i tempi in cui viviamo. Oggi si legge meno e tutti hanno in mano un telefonino.

Sto semplicemente facendo il possibile per far conoscere il Memoriale. Un’altra cosa a cui terrei molto è che fosse meglio segnalato, più visibile dalla strada o affiggendo indicazioni al livello dei binari superiori della Stazione.

Una scelta discutibile

Che i tempi siano cambiati è assolutamente vero e che i giovani siano più attratti dal digitale e dai social lo è altrettanto, ma il memoriale della Shoah è uno degli eventi più conosciuti al mondo, che porta con sé immagini di morti, di sofferenza e di dolore. Siamo certi che la figura di Chiara Ferragni sia in linea con tutto questo?

Nei suoi social, l’imprenditrice digitale ed influencer, Chiara Ferragni, parla del suo lavoro, della moda, di outfit, di look e di eventi mondani. Sicuramente non è una divulgatrice storica o scientifica. Ma quello che conta per la senatrice è che sia conosciuta e seguita. Una motivazione che fa discutere.

Il Memoriale della Shoah di Milano sorge attorno al binario oscuro, terribile, da cui a tredici anni fui deportata con mio padre Alberto. – racconta la senatrice – Da lì, da quell’antro della Stazione Centrale, tra il 6 dicembre 1943 e il 15 gennaio 1945 partirono venti treni pieni di ebrei inviati ai campi di sterminio oppure carichi di prigionieri politici diretti ai campi di concentramento nazifascisti.

È un luogo storico e io alla mia età, prima di morire, vorrei che fosse conosciuto da quante più persone possibile, soprattutto dai giovani.

La speranza della senatrice Liliana Segre è che la presenza della Ferragni al Memoriale della Shoah possa avvicinare e sensibilizzarli i giovani alla storia e agli eventi legati alla deportazione degli ebrei nei campi di concentramento e di sterminio.

I commenti dei social

È come se si cercasse di “vendere” la Shoah, una sorta di sponsorizzazione o collaborazione mal riuscita, che porterebbe, sì, un grandissimo pubblico, ma si tratterebbero per lo più di curiosi venuti solamente a vedere il loro idolo. Un parere, questo, molto condiviso sui social e su Twitter. Qui, infatti, possiamo leggere commenti come questi:

Il problema secondo me non è che Liliana Segre inviti Chiara Ferragni al Memoriale della Shoah; la domanda che mi faccio io è che generazione è stata cresciuta, se ha bisogno che siano Chiara Ferragni o gli influencer in generale ad avvicinarla a certe cose. (cit. Fabrizio);”

Prima guardano il bracciale della Ferragni e due minuti dopo le immagini strazianti dei campi di concentramento

Si fomenta solo una curiosità superficiale”, o ancora: “Pensa a dove siamo arrivati” o “Siamo messi male

Ma a questi, si alternano anche commenti positivi, come questi:

La senatrice #Liliana #Segre ha chiesto aiuto alla #Ferragni per attirare anche l’attenzione delle nuove generazioni sulla Shoah. Il suo è il gesto di una donna che non si arrende, che ama i giovani, che ha un intuito moderno e che vuole supplire alle carenze di scuola e famiglie (cit. Cristiana Rogledi, giornalista)”

comunque liliana segre e chiara ferragni sono due donne che ho da sempre ammirato

E ancora: “Liliana Segre fa tutto ciò che può per far sì che il tema del nostro passato, della memoria e dell’indifferenza non riguardi solo alcuni ma tutti e lo fa in modo contemporaneo” 

Fedez invita Liliana Segre al suo podcast

Al momento, però, l’imprenditrice digitale ed influencer, Chiara Ferragni, non sembra aver risposto all’appello e tutto tace. Tuttavia, a non restare impassibile di fronte un tale invito è il marito e cantante, Fedez, che su Twitter ha scritto:

Sarei felice di invitare la senatrice Liliana Segre al nostro podcast Muschio Selvaggio, spero possa accogliere il nostro invito

Ma la senatrice ha garbatamente rifiutato:

Lo ringrazio ma preferisco vengano loro in un luogo come il Memoriale – consiglia – Penso ci siano già stati dei contatti e, data la mia età, mi auguro che la visita avvenga in un futuro prossimo” 

Per la senatrice, conoscere Chiara Ferragni è importante, come altrettanto importante è l’invito a partecipare al memoriale della Shoah.

Spiega che la sua presenza possa far prendere all’evento “un’altra forma: oltre che luogo di storia e memoria, sarà anche un centro di studio e riflessione. E questa evoluzione è un merito sia di chi lo ha creato da un punto di vista architettonico e storico sia di tutti i ragazzi e le persone che, avendolo visitato, hanno cominciato a ricordare.

Come ricorda anche la stessa senatrice, dal 15 giungo saranno inaugurati nuovi spazi che ospiteranno il patrimonio del Centro di documentazione ebraica contemporanea. Al loro interno sarà possibile vedere tutte le opere arricchite di contenuti come l’intervista inedita di Corrado Augias a Edith Bruk e un filmato del regista Ruggero Gabbai con immagini inedite di Liliana Segre di trent’anni fa.

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