Manovra, opposizioni protestano e occupano la commissione: slitta il voto finale al Senato

Manovra, slitta l'approvazione definitiva della Legge di Bilancio al Senato. Ecco il nuovo calendario stabilito dalla conferenza dei capigruppo.

Le opposizioni protestano per i tempi eccessivamente ridotti per discutere della legge di Bilancio al Senato. E nel tardo pomeriggio del 27 dicembre diversi esponenti delle forze di minoranza hanno occupato la commissione Bilancio a Palazzo Madama.

Dopo una riunione extra della conferenza dei capigruppo, si è deciso di fare slittare alla giornata di giovedì 29 dicembre il voto finale di fiducia alla Manovra del Governo Meloni.

Il centrodestra ha cercato di portare a casa l’approvazione della Manovra entro la serata di mercoledì 28 dicembre ma alla fine l’accordo è stato quello di concedere tutta la giornata di mercoledì al dibattito al Senato su una legge finanziaria che sarà comunque blindata e immutabile con il voto che slitta alla mattinata di giovedì 29 gennaio. Ecco il punto della situazione.

La Manovra al Senato, slitta il voto finale ora previsto per la tarda mattinata di giovedì 29 dicembre

Slitta alla giornata di giovedì 29 dicembre l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio al Senato. Le opposizioni hanno ottenuto più tempo per esaminare il testo varato all’alba di sabato 24 dicembre dalla Camera dei Deputati.

Si tratta comunque di un testo blindato visto che occorre approvarlo entro il 31 dicembre pena l’esercizio provvisorio.

Ma le opposizioni hanno ottenuto una giornata in più per esaminare e discutere il testo e anche trovare spazi di confronto politico. Il via libera della Manovra del Senato, se non ci saranno intoppi, avverrà all’ora di pranzo di giovedì 29 dicembre.

La Manovra al Senato, lo slittamento per le proteste delle opposizioni

E’ stata una giornata molto intensa al Senato. Ed è stata una giornata scandita da continui rinvii. Il Documento redatto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che è indispensabile per aprire la sessione di bilancio e dare il via all’iter in Senato era atteso per il primissimo pomeriggio invece è arrivato alle 17.

Questo ritardo ha scatenato le proteste delle varie forze di opposizione come Partito Democratico, Alleanza Verdi-Sinistra Italiana, Movimento 5 Stelle, Italia Viva-Azione.

Alcuni esponenti dei partiti di opposizione hanno occupato i banchi della Commissione Bilancio chiedendo che venisse immediatamente convocata una riunione dei capigruppo e rimandare i tempi che erano stati immaginati dall’esecutivo.

Iter compresso, oltre ogni misura, secondo le opposizioni, che a Palazzo Madama chiedono di avere almeno la possibilità di discuterne, visto che di intervenire nel merito non se ne parla. Un giorno in più non è una tragedia, si è analizzato nella maggioranza .Via libera quindi alla possibilità di dibattere della legge di bilancio nella giornata di mercoledì per arrivare all’approvazione nella tarda mattinata di giovedì 29 dicembre.

La Manovra al Senato, viene accolta la richiesta delle opposizioni di allungamento dei tempi

La riunione dei capigruppo all’unanimità ha deciso di accogliere questa richiesta di avere maggiore tempo per il dibattito in aula.

I partiti di opposizione hanno rilasciato dichiarazioni con toni soddisfatti.

Non si tratta di fare ostruzionismo o di rischiare l’esercizio provvisorio ma solo di provare a dare dignità alla discussione: la giornata a disposizione c’è e si potrebbe usare, è quella mercoledì 28 dicembre. Non si cambia questa legge di Bilancio, è chiaro che non ci sono gli elementi e non c’è il tempo per poterla cambiare – ha spiegato la capogruppo del Partito democratico, Simona Malpezzi -. Ma bisogna poter fare una discussione e far sì che la commissione possa fare il proprio lavoro.

La capogruppo del Terzo Polo Azione-Italia Viva Raffaella Paita ha dichiarato: ”Grazie alla nostra tenacia e insistenza la manovra arriverà in Aula il 29: una magra consolazione forse ma per lo meno avremo un po’ di tempo per esaminarla”.

La maggioranza di Governo di centrodestra aveva cercato di anticipare i tempi cercando di arrivare ad una approvazione definitiva già nella serata di mercoledì 28 dicembre. Questo progetto aveva alla base anche il discorso che giovedì 29 è in programma la prima conferenza stampa di fine anno di Giorgia Meloni e al centrodestra non sarebbe dispiaciuto di certo arrivare a questo appuntamento con la Legge di Bilancio già approvata in entrambi i rami del Parlamento.

Manovra di Bilancio al Senato, i nuovi tempi e le tappe per l’approvazione

Il nuovo calendario che è stato deciso dalla conferenza dei capigruppo per l’esame della Legge di Bilancio al Senato è il seguente: oggi, mercoledì 28 dicembre, dalle 10 inizia la discussione generale nell’aula del Senato.

Il Governo tramite il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani porrà in giornata la questione di fiducia sul testo della Legge di Bilancio che è stato approvato all’alba del 24 dicembre alla Camera.

Nella giornata di giovedì 29 dicembre dalle 9 inizierà la fase di dichiarazioni di voto e poi seguirà la votazione per appello nominale sulla fiducia. Il via libera definitivo alla Legge di Bilancio è atteso circa a mezzogiorno.

E negli stessi minuti la presidente del consiglio dovrebbe essere impegnata nella sua prima conferenza stampa di fine anno che al momento, salvo possibili cambiamenti di orario, sarebbe prevista per le 11.30 di giovedì 29 dicembre.

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