Migranti, quale Stato europeo ne accoglie di più? Ecco la posizione dell’Italia

Dopo la strage di Cutro il tema dell'immigrazione è tornato al centro del dibattito politico. Ecco quale Stato europeo accoglie più migranti.

La tragedia di Cutro e la figuraccia internazionale dopo il blocco delle navi Geo Barentes e Humanity I al porto di Catania, ha posto nuovamente all’attenzione il tema dell’accoglienza dei migranti. Molti pensano che l’Italia sia tra le Nazioni che ne accoglie di più, ma i dati dicono l’opposto e i nostri numeri sono molto bassi. Vediamo dunque il paragone con le altre Nazioni europee.

Quale Stato europeo accoglie più migranti? Ecco i numeri dell’Italia

Considerate le severe politiche italiane, sono pochi i migranti a fare richiesta di asilo nella nostra Nazione. I numeri italiani in termini di accoglienza sono molto più bassi se paragonati agli altri Stati europei. Tra il 2019 e il 2021, ad esempio, sono arrivate solo il 6,5% del totale delle richieste di asilo presentate negli stati membri dell’Unione. Tra i Paesi più accoglienti del nostro continente vi sono Malta, la Svezia e la Germania. Se prendiamo come esempio l’ultima Nazione citata, essa ospita cinque volte il numero dei migranti che ospita l’Italia.

Se analizziamo dati più recenti, forniti da SkyTg24 e relativi al 2022, in Italia vi sono state solo 133 richieste di asilo ogni 100mila abitanti. Il paragone è stato fatto con la Grecia, altra Nazione con severe politiche interne in materia di immigrazione. La Grecia, rispetto all’Italia, ha accolto 279 richieste di asilo ogni 100mila abitanti nel 2022. Eppure, va considerato che molti migranti che attraversano l’Egeo, preferiscono attraccare in Italia piuttosto che in Grecia; e questo la dice lunga.

La questione dei flussi migratori: tra Unione Europea (UE) ed Italia

Tanti nostri connazionali, sebbene i dati parlino chiaro, sono convinti che i migranti in Italia siano un problema dato che ne accogliamo troppi, ma la realtà dei fatti non è così. L’Unione Europea (UE) non ha mai parlato di un numero minimo di migranti da accogliere e non ha mai promulgato leggi chiare in materia di immigrazione. L’unico trattato vincolante è quello di Dublino III, firmato anche dall’Italia. Nella Convenzione di Dublino, però, si parla solo di asilo, vincolando la Nazione in cui i migranti fanno richiesta di asilo ad esaminarla ed eventualmente accoglierla. In caso di esito negativo, però, non vi è alcun controllo o intervento comunitario. L’Italia, poi, non è particolarmente nota per le sue politiche accoglienti e nonostante ciò, oltre ai continui richiami verbali, l’Unione Europea non è mai intervenuta concretamente.

L’UE, quindi, sebbene sia molto preoccupata e reputi la crisi migratoria un problema da affrontare, non ha ancora in mente una strategia chiara e vincolante per gli Stati membri. L’Italia, anche stavolta, si è beccata una ramanzina a livello comunitario. Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei Ministri, è stata criticata sulla gestione dei migranti anche durante il suo primo appuntamento al Consiglio d’Europa.

Intanto solo la settimana scorsa, mentre i politici nazionali ed europei continuano a bisticciare, sulle coste calabresi c’è stato il naufragio di un barcone con a bordo 180 persone che ha causato la morte di tanti adulti e bambini.

Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Redattore, classe 1994. Sono nato a Napoli ma ho vissuto un po’ in Toscana dove mi sono laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena e un po’ a Milano dove mi sono specializzato in Cooperazione Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono appassionato di politica, attualità, sport (grande tifoso del Napoli), cinema e libri. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura di racconti e quando ho tempo viaggio.
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