Minacce al ministro Luigi di Maio: “Putin, uccidilo!” Ultime

Il conflitto tra Russia e Ucraina sconvolge anche gli equilibri politici interni tanto da portare filorussi a minacciare il ministro Luigi Di Maio!

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha ricevuto delle minacce di morte da parte di filorussi direttamente sui suoi social, dopo alcune sue dichiarazioni che condannavano Putin e la guerra in Ucraina. 

Non sembra, però, che le minacce arrivino da fedelissimi del presidente russo, Putin. Proprio in queste ore ha creato un po’ di confusione la notizia rimbalzata sui social. Di fatti, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, non sarebbe stato minacciato da qualcuno vicino alla figura di Putin, ma da personaggi filorussi. Ma vediamo di fare un po’ di chiarezza.

Attualmente, Luigi Di Maio, per chi se lo fosse dimenticato, è il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, ma lo era anche durante il governo Conte bis. Nel corso di questa sua carriera politica, è stato anche ministro dello Sviluppo economico, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e vicepresidente del Consiglio dei ministri durante il governo Conte I.

Inoltre, ha anche ricoperto il ruolo di leader del Movimento 5 stelle, in particolare dal 23 settembre 2017 al 22 gennaio 2020. Una carriera culminata, come sappiamo, con il ruolo di ministro degli Esteri. Una carriera fatta da molti alti e bassi, che sicuramente hanno portato anche diverse inimicizie lungo il suo corso.

Proprio per questo il ministro degli Esteri ha ricevuto e continua a ricevere insulti e minacce da parte degli haters, come quelli ricevuti proprio in questi giorni a seguito di alcune sue dichiarazioni sull’andamento della guerra in Ucraina, contro Putin e la Russia.

Il ministro Luigi Di Maio minacciato: ecco cosa è successo!

Ma cosa è successo? Ecco alcune delle minacce destinate al ministro degli Esteri Di Maio:

Putin, manda qualcuno ad ammazzarlo”, “Prelevarlo e spedirlo nei gulag”, “Lo spedirei in Donbass”, “Ti faranno fuori

Non proprio delle minacce velate, ma delle vere e proprie minacce di morte contro il nostro ministro degli Esteri. Tuttavia, Luigi Di Maio non demorde e non si lascia intimorire dalle minacce continuando a rilasciare dichiarazioni che condannano apertamente la Russia e la guerra in Ucraina.

Continuiamo a lavorare per arrivare a un cessate il fuoco e chiediamo la de-escalation. Non saranno le minacce a fermare la nostra azione di condanna della guerra di Putin

Naturalmente, questa non è la prima volta che il ministro degli Esteri Di Maio riceve delle minacce. Il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ha commentato così la vicenda, come ha scritto anche l’ANSA:

Di Maio è nuovamente oggetto di minacce di morte da parte di fanatici. Non basta però la semplice solidarietà: questi codardi vanno assicurati alla giustizia. […] A lui va il mio sostegno e quello di tutto il Movimento 5 Stelle: non ci faremo intimidire

Tutti i gruppi politici hanno manifestato solidarietà al ministro degli esteri, come il leader del Pd Letta, così come anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e tutto il governo:

Esprimo massima solidarietà al Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per le ignobili minacce ricevute. Il Governo appoggia in pieno il suo impegno a difesa dell’Ucraina e a favore della pace

Dal ministro della salute, Roberto Speranza, alla ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, tutti i componenti del governo hanno manifestato solidarietà e vicinanza al ministro degli esteri, Luigi Di Maio. Purtroppo, la guerra in Ucraina non ha contribuito solo alla nascita di un sentimento russo fobico, ma anche di un movimento filorusso, contrario al primo. Ma non solo.

La minacca al ministro Di Maio e la solidarietà del governo!

Certamente, anche adesso, i rapporti tra Russia e Italia non sono facili e anche da Mosca sono arrivate diverse minacce al nostro paese. A scatenare l’ira dei russi è certamente la mancanza di riconoscenza del nostro paese verso Mosca, che durante la pandemia si è resa disponibile offrendo aiuti e cure mediche.

Nel mirino della Russia, più nel nostro paese che in altri, un ministro facente parte dell’attuale governo, presieduto dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, ovvero il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini.

Gli attacchi arrivano direttamente da, Aleksej Paramonov, direttore del Dipartimento europeo degli Affari Esteri russo, in un’intervista rilasciata direttamente all’agenzia Ria Novosti. Paramonov ha aggiunto anche che i paesi occidentali sono stati colti da un’isteria antirussa e di aver dimenticato tutti i trattati, gli accordi e la natura dei rapporti che ci legano.

Ma le critiche non sono finite qui. Sempre Paramonov, ha continuato a rinfacciare al nostro paese gli aiuti forniti dalla Russia durante l’emergenza Covid, in pieno lockdown, attaccando, inoltre, il ministri della Difesa italiano, Lorenzo Guerini, definendolo un “falco anti russo”.

Il malcontento russo si rivolge ancora una volta alle sanzioni appoggiate dal nostro paese, dirette alla Russia. Aleksej Paramonov ha aggiunto che se non ci sarà un cambio di direzione da parte dell’Italia, molto probabilmente la risposta russa sarà ferma.

A cosa si riferisce la minaccia da parte del direttore del Dipartimento europeo degli Affari Esteri russo? Ma naturalmente alle forniture di gas. Come abbiamo visto, proprio in questi giorni, il presidente Putin ha introdotto delle ulteriori limitazioni sui rifornimenti di gas russo. 

In particolare, il nostro paese, così come anche altri paesi europei, saranno costretti ad effettuare i pagamenti in rubli e non più in euro. La Russia, difatti, non accetta più i pagamenti effettuati con la nostra moneta.

Si tratta di una vera e propria guerra economica e finanziaria tra Russia e paesi occidentali. Non potremmo definirla in altro modo. 

Ma per quale motivo la Russia, e in particolare il direttore del Dipartimento degli Affari esteri russo, ha minacciato proprio il ministro della Difesa italiano, Lorenzo Guerini? I partiti italiani hanno interpretato con sospetto le accuse russe verso il ministro del governo Draghi, e ovviamente anche qui non sono mancate le critiche.

In un mio precedente articolo, abbiamo parlato della vicenda e delle parole del senatore Quagliariello in merito alla vicenda, in un’intervista realizzata da Radio Radicale.

Proprio nell’intervista di Radio Radicale, il senatore Quagliariello ha mostrato particolare perplessità per l’attenzione e lo spazio che la Russia sta offrendo all’Italia. Molto probabilmente – continua il senatore – tra i membri del governo ve ne sono alcuni che hanno degli scheletri nell’armadio da nascondere. I pizzini che girano in Parlamento servono a tenere sotto pressione i politici e le istituzioni.

Molto probabilmente il nostro paese è finito sotto il mirino russo perché, insieme anche alla Germania, è il paese che dal punto di vista economico risulta più influente di altri, in quanto dipendente dal gas russo. Una variazione degli accordi, potrebbe certamente danneggiare la Russia, così come anche spiegato dallo stesso ministro Guerini.

Ovviamente, questo clima di tensioni ha delle ripercussioni anche sugli equilibri interni. Uno scisma tra Italia e Russi potrebbe causare anche delle fratture tra i partiti, ma contribuendo d’altro canto alla creazione di nuovi rapporti con altri partiti. Insomma, si tratta di una situazione certamente difficile e che cambierà inevitabilmente non solo gli equilibri interni, ma anche gli equilibri internazionali.

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